l'inizio di tutto ✨𝐜𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 1✨

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Tutto iniziò quella mattina come le altre. sono chiara una ragazzina normale o almeno credevo di esserlo, prima della morta dei miei. Ho 15 anni è vivo a new York in una piccola via vicino scuola è Vado in terzo superiore.
Vi starete chiedendo perché sono un anno avanti, bhe semplice ho iniziato la scuola presto.
non ho amici e nemmeno sorelle o fratelli, sono sola. vivo con mia zia Elena non ha figli è nemmeno relazioni è sola come me, purtroppo non ci parliamo spesso io sto sempre chiusa in camera mia. Andare a scuola per me è un incubo li i popolari mi trattano male, io non gli do tanto peso più che altro perché non ho amici... però forse e meglio così d'altronde chi vorrebbe un'amica come me sempre depressa, sola, noiosa, permalosa ecc... però io non ero così! prima della morta dei miei ero sempre felice avevo un rapporto unito e speciale con loro, uscivo sempre ero gentile con tutti, dolce, simpatica ma dopo il giorno dell'incidente...
eh bene si i miei hanno avuto un incidente tutto e successo meno di 5 settimane fa... tutti pensano che io stia bene ma non lo ancora superata e non credo che accadrà. Ogni sera il cuscino e sempre bagnato dalle mie lacrime, mi mancano così tanto...

Adesso è meglio che io mi prepari per andare a scuola prima che si faccia tardi, anche se avrei voglia di andare sotto le coperte e dormire tutto il giorno. scendo giù avviso mia zia è vado a scuola. Come ogni giorno sarà uno stress! vado in classe è prendo posto, ma una strana nube blu fuori dalla finestra mi distrae, però non ci do tanto peso. dopo la lezione esco da scuola è notai che si stavano spargendo sempre più nuvole nere, all'improvviso iniziò a diluviare con tuoni è temporali, io vedendo che stamattina c'era il sole non pensai che piovesse... detto ciò chiamo mia zia è mentre aspetto che mi risponda vedo di nuovo una nube blu in una piccola svolta dietro l'angolo, allora riattacco ma stavolta sono incuriosita, faccio un leggero mini passo in avanti "allo stesso tempo avevo paura" ma mentre sto per fare un altro passo esce uno strano ragazzino alto poco più di me, occhi verde smeraldo, con una divisa da scuola è capelli neri. Io rimasi in mobile è mi ero spaventai perché ci stavamo per scontrare. Lui con un'aria da presuntuoso arrogante mi guarda è mi sposta con una spallata, io non sapendo che fare o dire mi chiesi nella mia mente "da dove cavolo era sbucano? è la luce blu?!?! dov'è finta?!".
Nel frattempo smise di piovere è decisi di tornare a casa, mia zia mi chiese perché ritardai ma io gli inventai che stavo ripetendo le ultime cose in classe, dopo di che salì in camera mia è mi buttai nel letto sospirando è pensando a l'accaduto di prima, inutile dire che mi addormentai. dopo un paio d'ore un incubo strano mi svegliò è mi alzai tutta agitata è spaventata... in pratica c'erano i miei genitori che mi urlavano "tu sei la causa di tutto! devi gestire la situazione! cinque ti aiuterà." e si viste quello strano ragazzino di oggi, lo hanno ripetuto più volte. Io presa dal panico iniziai a girare per tutta la camera con le mani tra i capelli e le lacrime che scendevano, mi chiesi cosa significasse quel incubo... non sapendo che fare decido di uscire e schiarirmi le idee.

Mentre cammino per le strade di New York una mano mi si poggia nella spalla destra da dietro, automaticamente mi giro e lo strano ragazzino di oggi mi prende il polso e incomincia a tirarmi portandomi da qualche parte... io spaventata della situazione gli urlai contro "oh ma che cazzo fai! intanto chi sei?! e lasciami!"
lui non mi rispose e continuava ad aumentare il passo a un certo punto si fermò è mi prese dalle spalle, io ero contro il muro e iniziò a fissarmi con quello sguardo da predatore.
Non sapevo che fare, all'improvviso mi disse "senti ragazzina non ho tempo da perdere! cosa hai visto oggi?!"
io confusa gli risposi "cosa avrei dovuto vedere! " (con l'aria nervosa)
lui alzò il sopracciglio "quindi mi stai dicendo che non hai visto una nube blu!? non mi prendere x il culo è non farmi innervosire di più!" disse lui tutto nervoso.
io mi ricordai del incubo è quello che i miei avevano detto... un certo cinque "senti non so di cosa stai parlando quindi lasciami cinque! " gli dissi a lui in modo arrabbiata
"come fai a sapere il mio nome!? "disse confuso, io ero sorpresa perché scoprì che cinque era davvero lui quindi gli dissi " non lo so adesso lasciami " in preda al panico scappai è lui mi fisso in modo sorpreso è stranito. tornai subito a casa è andai dritta in camera mia non sapevo se dire tutto a mia zia o no! però alla fine scesi velocemente le scale è andai da mia zia. Gli chiesi se i miei mi nascondevano qualcosa lei mi rispose che non ne sapeva nulla però... che avevano una mini cassaforte che nessuno È DICO NESSUNO doveva toccargliela. io ansiosa di sapere di più gli chiesi dove sia la cassaforte lei mi disse di seguirla, arrivammo in una strana porta in una stanza dove io non sapevo nemmeno l'esistenza. 
C'erano tutte le cose dei miei. 
"perché non me lo hai mai detto!?!" dissi io a mia zia con le lacrime quasi a gli occhi, lei mi rispose che voleva aspettare il momento giusto. detto ciò trovammo la cassaforte io la presi è mentre mi asciughai le lacrime è salì in camera mia. cercai di aprirla ma notai che c'era un luchetto a forma di chiave... provai di tutto ma era indistruttibile, allora decisi di portarla da un ferramenta.
Esco di casa e inizio a correre verso il negozio, appena arrivai (era com'è se mi stesse aspettando.)gli chiesi se riusciva ad aprirla, lui mi disse di lasciargliela, Ma non ero tanto convinta però alla fine gli e la dieti. Dopo una mezz'ora che aspettai fuori riuscì ad aprirla, mi chiamò e me la Poggio nelle mani, tornai a casa (avevo un pò di ansia) salì in camera mia è decisi di aprirla. Trovai due lettere è una collana con un diamante dentro l'argento. Io incuriosita prendo una delle lettere la apro è iniziai a leggere :

cara figlia mia... se stai leggendo questa lettera probabilmente sono morta mi spiace se non sono riuscita a raccontarti la verità ma per me era difficile... ma stai tranquilla piano piano la scoprirai da sola e spero che non mi odierai ti voglio bene addio.

io con gli occhi pieni di lacrime, chiusi gli occhi per calmarmi è una lacrima scese fino a cadere sulla collana. Riaprì gli occhi e visti la collana brillare di un blu ghiacciante, io spaventata la lanciai è mi alzai. Ero in preda al panico... non capivo che verità dovessi scoprire è soprattutto perché quella collana brillasse!!! allora mi misi seduta un attimo per calmarmi è mi sdraiai sul letto con il viso verso il soffitto è mi addormentai.

don't break my heart                |IN REVISIONE|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora