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«Sicura che te la senti ?»

Chiesi a Clara mentre aprivo la porta di casa per uscire.

«Certo, sto bene, tranquilla.»

Non mi convinse ma sapevo che restare a casa sarebbe stato peggio per lei, così sospirai e chiusi la porta dietro di noi.
Pioveva molto quella sera, per fortuna la macchina era parcheggiata sotto casa e avevo un ombrello in macchina, così quando parcheggiai lontano da casa dei miei, lo aprii per non bagnarci.
Arrivate alla porta, lo chiusii e bussai.

«Sei bellisssima stasera.»

Le dissi, mentre aspettavamo che aprissero la porta.

«Non tanto.»

Rispose fredda senza neanche rivolgermi lo sguardo.

«Ma che di...»

«Buonasera tesoro.»

Mi interruppe mia madre e in seguito anche mio padre.

«Buonasera mamma, ciao papà.»

Mentre mia madre salutava Clara e le prendeva la giacca, mio padre esordì con il primo commento non richiesto e per giunta inopportuno.

«Toglietemi una curiosità, perchè Clara è asciutta e mie figlia tutta bagnata ?»

Clara lo guardò senza dire niente, mia madre come al solito cercò di fermarmi dal rispondergli male.

«Beh, se tu non l'hai mai fatto per la mamma,  non sai cosa significa mettere al primo posto la persona che ami. Ti assicuro che è una bella sensazione e soprattutto non ti fa sentire frustrato come te.»

Ops, troppo tardi.

Mi avvicinai a Clara e le accarezzai la schiena.
Era diventato insopportabile nei suoi confronti. Le addossava tutta la colpa di non essermi fidanzata con Nathan, quando i veri colpevoli del nostro allontanamento, sono stati proprio lui e il suo caro socio.
Iniziammo a mangiare ed ero molto preoccupata a vedere che Clara si sforzava senza riuscire a ingerire nulla.

«Mi spieghi perchè hai chiesto urgentemente il mio aiuto ieri notte?»

Chiese mio padre.

«C'è una ragazza, una teppistella, con cui abbiamo avuto dei problemi un po' di tempo fa e sta continuando a dare fastidio presentandosi senza invito per chiedere cose in cambio del suo lasciarci stare. Avevo bisogno di protezione in caso fosse venuta a disturbarci.»

Risposi io.

«Quanto è pericolosa ?»

Chiese mia madre.

«Ha dimostrato di esserlo tanto quanto basta per chiedere aiuto a una delle guardie del corpo di papà.»

Cercai di non entrare nei particolari ma era inevitabile che lo chiedessero.

«Se è così pericolosa, perchè ci avete avuto a che fare in passato? »

Chiese mio padre, ragionevolmente.

«Non è facilissimo da spiegare, ci proverò. Uscivamo con un gruppo di persone e diventammo tutti amici, tra loro c'era anche questa ragazza. Si invaghì di Clara e inizio a dar fastidio sia a lei che a me, fine.»

Risposi cambiando completamente la reale versione dei fatti.

«Mh, non mi quadra. Perchè non mi dici la verità ? Forse perchè vuoi coprire la vera responsabile di tutto?»

Provocò ancora mio padre.

«Cosa stai insinuando? »

Chiesi.

La donna della mia vita. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora