"Svegliati Charlotte! è tardissimo! Muoviti, il volo è tra sole due ore! Sei sempre la solita pigrona!". Devo ammettere che ricevere ogni giorno questi calorosi gesti d'amore materno non è mica da tutti.
Ci sono persone a cui viene addirittura servita la colazione al letto perchè sennò non si alzano mica e
poi c'è mia madre, che se non comincia a strillare di prima mattina non è contenta.Decido di alzarmi lentamente, o meglio di gattonare fino al bagno. Mi faccio una doccia e corro in
camera a vestirmi. Indosso una felpa di Derek, degli skinny neri e un paio di vans e lego i capelli in due
treccie.Mezz'ora di macchina e arriviamo all'aereoporto. Dopo aver fatto il check-in ci imbarchiamo e trascorro tutto il tempo del viaggio rileggendo il mio libro preferito "il rumore dei tuoi passi",ascoltando musica e come al solito non mi accorgo del tempo che passa.
Arriviamo finalmente a New
York, la città dove ho sempre sognato di vivere, mi sembra di essere in un film. Non riesco ancora a credere che finalmente potrò svegliarmi in un posto diverso, un posto che potrò chiamare casa. Ho sempre pensato che sia molto meglio vivere in una città caotica perchè la vita che c'è ti fa sentire vivo, anziché in un minuscolo paesino dimenticato dalle cartine e dal resto del mondo dove non c'è
mai nulla di interessante. Stesse case, stessi due negozietti, stesse facce, stessa monotonia. Sono pronta a cambiare, sono pronta a conoscere nuova gente, a integrarmi in questa nuova vita, a svegliarmi in una casa più grande, ad alzare lo sguardo al cielo nuvoloso di inizio Settembre e vedere le sommità dei grattacieli imponenti che ti fanno sentire tanto piccola. Prendiamo un taxi e arriviamo davanti a quella che sarà la mia nuova casa.All'esterno è davvero fantastica: una villetta a due piani immersa nel verde. Sono riuscita a convincere i miei a non scegliere di vivere in un grattacielo perchè per quanto ami le città caotiche voglio abitare in una casa sommersa nel verde dove posso passare i pomeriggi più tranquilli senza essere disturbata leggendo libri o provando canzoni.
La casa all'interno è davvero stupenda: C'è un corridoio che conduce ad un immenso soggiorno, a destra una cucina. Accanto al soggiorno vi sono 4 camerette, una in più per gli ospiti. Al piano superiore ci sono i bagni e lo studio di mamma e di papà. C'è anche una terrazza con un panorama mozzafiato dove
scommetto già che trascorrerò la maggior parte del mio tempo libero ammirando le stelle.
Sono sempre più contenta e credo che trasferirci sia stata la decisione più giusta presa finora. Dopo aver
disfatto i bagagli mi accorgo di avere una fame pazzesca e vado in cucina. Mia madre ha preparato una torta. Ne divoro due pezzi. Devo ammettere di amare la cucina di mia madre e soprattutto le sue torte. Decido di uscire a farmi un giro per esplorare un po'. Prendo un taxi e vado in centro.WOW. Ci sono troppe cose da vedere: musei, parchi, centri commerciali immensi, locali di ogni stile e gusto. La 5th avenue è qualcosa di magnifico, anche meglio di come la immaginavo. Ci sono i negozi di moda all'avanguardia con roba costosissima. Times Square è stracolma di gente con i suoi
maestosi grattacieli e Rockfeller Center. Decido di andare nel primo centro commerciale che trovo ma mi scontro contro qualcosa.<<Ahii!>>
Devo essermi sbagliata perché quel qualcosa in realtà sembra essere un essere umano. Ed è proprio così, mi alzo cercando di ricompormi e appena sollevo la testa mi imbatto negli occhi chiari, quasi bianchi di una ragazza. Le sorrido debolmente.
<<Scusami... Davvero, sono talmente imbranata>>
<<No, scusami tu. Non so dove ho la testa>>
Ci guardiamo negli occhi. Lei è una bellissima ragazza. Poco più alta di me, magra, capelli biondi e occhi spettacolari. Chissà quanti ragazzi le sbavano dietro.
<<Comunque piacere, Nina>>
Sorride mentre mi porge la mano.
<<Charlotte, dove andavi così di fretta?>>
<<Dopo la scuola volevo fare un po' di shopping ma Daisy mi ha dato buca>>
<<Chi è Daisy?>>
<<Una delle mie poche migliori amiche qui. Mi sono trasferita da circa 3 mesi, tu invece? Perché sei da sola in questo enorme centro commerciale?>>
<<A dir la verità sono appena arrivata a New York. La vita era fin troppo monotona e ci siamo trasferiti oggi. volevo farmi un giro. Non conosco nessuno>>
<<Beh, ora conosci me!>>
Mi dice facendomi l'occhiolino. Sembra una ragazza davvero solare.
<<Che scuola frequenti Nina?>>
<<È a due passi da qui, se vuoi ti ci porto>>
<<Perfetto, ma prima devo assolutamente comprare quella gonna lí in vetrina>>
Entriamo nel negozio correndo.
POV'S NINA:
Charlotte mi sembra una ragazza fantastica, forse un po' smarrita ma ho intenzione di non abbandonarla e di aiutarla. Non so cosa c'è nel suo sguardo... Avete presente quella sensazione che avvertite guardando vostro fratello o vostra sorella? Ecco... A me sembra di conoscerla da tutta la vita. È davvero strano e inquietante.
<<Questa gonna é fantastica Charlotte! Scommetto che ti starà d'incanto>>
La gonna che ha scelto è nera a ruota con dei ricami in pizzo.
<<Grazie Nina, ma chiamami Charlie>>
<<Okay Charlie>> Le dico ridendo.
Charlotte inizia a incamminarsi verso la cassa ma io la fermo strattonandola.
<<Cosa stai facendo?>>
<<Sto andando a pagare la gonna (?)>>
<<Sei impazzita Charlie? Guarda, si fa così>>
Prendo la gonna e la infilo in borsa assicurandomi che nessuno mi stia guardando. Prendo Charlotte e la spingo velocemente verso l'uscita.
<<Che cazzo hai fatto? Hai rubato quella gonna?>> Mi dice con una faccia a dir poco sconvolta.
<<No, non abbiamo fatto niente. Tieni, è un regalo. Devi solo ringraziarmi e anniure>>
<<Grazie Nina... Ma non posso accett...>>
<<Hahaha muoviti>>
POV'S CHARLOTTE:
Oddio... Questa ragazza la adoro sempre di più. All'improvviso sento le note di "Sorry" del mio amato Justin. Nina risponde alla chiamata e mette il vivavoce.
<< Che vuoi stronzona?>>
Una voce risponde divertita:
<<Macciao amore! Ti voglio bene anch'io. Sono a scuola. Mi vieni a prendere?>>
<<Okay, arriviamo>>
<<Ehi.. Aspetta. Chi c'è con te?>>
<<Saluta Charlie. È Daisy>>
<<Ehi, ciao Daisy!>>
<<Ciao sconosciuta che conosceró molto presto!>>
<<Arriviamo tra 5 minuti. A dopo>>.
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Lost of love
Fiksi RemajaCredevo fosse amore quello che vedevo nei tuoi occhi e non capivo che era solo il riflesso del mio.