ℭ𝔞𝔭𝔦𝔱𝔬𝔩𝔬 4 : 𝔔𝔲𝔢𝔩 𝔐𝔞𝔤𝔤𝔦𝔬𝔯𝔡𝔬𝔪𝔬, 𝔇𝔦𝔳𝔢𝔯𝔱𝔦𝔱𝔬

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Ancora con l'asciugamano avvolto attorno al corpo, si fece sollevare da Sebastian che prontamente lo condusse nella camera da letto pulita e riordinata, come gli era stato richiesto

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Ancora con l'asciugamano avvolto attorno al corpo, si fece sollevare da Sebastian che prontamente lo condusse nella camera da letto pulita e riordinata, come gli era stato richiesto.

Lo adagiò su un lato del letto e si recò verso l'armadio, prendendo dei vestiti da far indossare al suo padroncino; dopotutto, il Cane da Guardia della Regina aveva del lavoro da svolgere quel giorno.

-No, Sebastian, Non voglio lavorare in studio oggi, sono stanco.- Spiegò Ciel bloccando di conseguenza le azioni del suo Maggiordomo.

-Se proprio ho qualcosa da fare, come firmare dei documenti, la farò in camera da letto.-Completò poi.

Sebastian non ribatté, assecondò l'ordine del suo padrone e lo vestì con una camicia da notte pulita ed intanto gli elencava gli impegni del giorno, consistenti solo nel leggere delle lettere e di verificare qualche bilancio finanziario.

E così fu, Ciel rimase tutta la giornata a letto, svolgendo comunque il suo lavoro. Ebbe modo di riposarsi solo prima di cena.

Quella sera non mangiò molto, la nausea che gli si era presentata prepotentemente quella mattina lo aveva accompagnato per tutta la giornata, anche durante il lavoro.

Purtroppo era stato costretto a portare a termine gli impegni del giorno; anche se lo faceva spesso, rimandare non era la moglior cosa: certe volte si ritrovava con una montagna di lavoro da svolgere, desiderato o non che questo fosse.

Dopo aver cenato a letto, decise di addormentarsi presto; magari il malore si sarebbe alleviato. Eppure non aveva troppo sonno. I minuti passavano, Ciel si ritrovava nella sua stanza buia, con suo fedele servo accanto, con gli occhi spalancati che fissava la parte superiore del suo baldacchino.

Sebastian, come già intuito, era presente nella stanza: il suo padroncino gli aveva ordinato, in precedenza, di rimanere accanto a lui fino a quando non avrebbe preso sonno.

Pertanto si ritrovava in piedi, come uno stoccafisso, in attesa che il minore si addormentasse, in modo da renderlo finalmente libero da tutte le sue mansioni. Fortunatamente Ciel, una volta giratosi su un lato, in posizione fetale, riuscì ad addormentarsi, sprofondando con la testa, appena visibile, sul cuscino e coprendosi oltre il collo con la coperta.

Fu in quel momento che qualcosa di strano, fuori dall' ordinario, accadde.

Sebastian gli si avvicinò di più, fino ad inginocchiarsi ai piedi del letto, in modo da vedere meglio il suo viso. Con una mano, spostò la coperta sotto il mento di Ciel, cercando di "prevenire un tentativo di auto-soffocamento" da parte sua, poi gli scostò con dolcezza alcuni ciuffi di capelli dalla fronte.

Era rilassante vedere la figura del suo superiore, a sua volta, rilassata.

"É proprio carino quando dorme", recitavano le famose parole che, per la prima volta, aveva approvato in un essere umano.

【𝕭𝖑𝖆𝖈𝖐 𝕭𝖚𝖙𝖑𝖊𝖗 : 𝕭𝖔𝖔𝖐 𝖔𝖋 𝕿𝖍𝖔𝖚𝖌𝖍𝖙𝖘】Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora