–Macarena's pov
L'unica cosa deleteria per il mio sonno qui a Bali è l'entusiasmo che ho ogni notte per le avventure che avremmo vissuto giorno dopo giorno. Apro gli occhi lentamente, fasci di luce attraversano le tende rosso porpora illuminando la mia vista migliore, il viso innocente e dormiente di Zulema, mentre il suo profumo vanigliato mi penetra le narici. Siamo faccia a faccia, le nostre gambe sono intrecciate tra loro e lei ha la presa, seppur flebile, sul mio fianco destro, quello dal quale mi sono girata durante la notte; mentre io la tengo per il costato laterale sinistro, poco sotto al suo seno. Porto quella mano sulla sua testa e mentre le accarezzo i capelli inizio spontaneamente a sorridere, e cosí bella, perfetta, tutto ciò che pur non sapendolo, ho sempre desiderato, e mi sento la più fortunata dell'universo ad avere questa vista di prima mattina.
Dopo cinque buoni minuti di contemplazione, la sento lentamente muoversi, sgranchirsi le gambe per poi aprire piano piano gli occhi assonnati, ha le sopracciglia aggrottate per la troppa luce che penetra dalle persiane, ma decide di tenerli aperti per guardarmi. Senza dire nulla abbozza un sorriso e mi si avvicina con la testa ancora sul cuscino per darmi un bacio, lento, dolce, che mi fa sentire quel solito vuoto profondo per tutto il mio corpo.
"Buongiorno amore" mi dice con la voce ancora grave e flebile.
Stringe la presa sul mio fianco facendo aderire i nostri bacini l'uno all'altro, e poi posa una mano sul mio gluteo.
"Buongiorno dea, come hai dormito?" Le chiedo giocando con un ciuffo dei suoi capelli neri pece, arricciandoli col dito.
"Divinamente" risponde sospirando lentamente, per poi ritornare a guardarmi piú intensamente e profondamente di prima.
Stavolta mi avvicino io per baciarla, ma alzo la testa dal cuscino fino a portare il mio corpo a cavalcioni sul suo, i miei capelli le toccano il viso e porto le mie mani a prenderglielo dolcemente, come per proteggerla da qualcosa. Lei mi cinge i fianchi e ricambia, a ciò approfondisco, le nostre lingue si sfiorano e le nostre labbra si consumano, respiriamo all'unisono e cosí credo che anche i nostri cuori battano.
"Sei troppo tutto quello che voglio, continuerei all'infinito" le sussurro col fiato sulle sue labbra.
"Oggi andiamo in spiaggia, prendiamo il sole e magari ci facciamo un giro in barca, ti va?" le chiedo sorridente mentre affonda le sue pupille nelle mie, illuminate dai raggi di sole che penetrano nella camera.
"Perfetto, purché sia tutto con te" mi risponde spostandomi i capelli da un lato.
Ci vestiamo, prepariamo la borsa e uscite di casa prendiamo un taxi che ci porta a Dreamland beach, una delle spiagge più suggestive di tutta Bali, a soli quarantacinque minuti dalla nostra villa.
–Zulema's pov
"Che spiaggia mozzafiato..." esordisce Macarena a bocca aperta girando su se stessa; siamo appena arrivate ed il contatto dei miei piedi nudi con la sabbia fa risvegliare in me sensazioni che mi riportano a quando scappammo da Cruz del Sur in Marocco... il mio cuore perde un battito a ripensare a quante volte abbiamo rischiato la vita io e la bionda, ma soprattutto quanta strada abbiamo fatto. Lasciarci, odiarci, lanciarci sguardi di velato interesse, pensare fugacemente che ci fosse attrazione tra noi due, per poi convincerci di star completamente vaneggiando. Queste sensazioni mi risultano estremamente scomode e strane ora, ma sono state per oltre dieci anni quelle che mi hanno accompagnato, e non riuscivo a darmi pace al fatto che potessi realmente nutrire sentimenti per lei.
"Tutto bene Zule? Che hai?" mi chiede Macarena preoccupata spostandomi la frangetta dalla fronte; il tornado di riflessioni, che viene tradotto all'esterno con uno sguardo fisso alle onde del mare, svanisce, e rivolgo istintivamente i miei occhi ai suoi, sorridendole.
"Sei bellissima" le dico dopo aver preso il suo viso nelle mie mani e averle lasciato un bacio di quelli che esprimono 'quanto sono fortunata ad averti'.
"Vieni" mi risponde sorridendo e porgendomi la mano, che subito prendo, per andare a stendere gli asciugamani sulla riva e spogliarci per fare il bagno e prendere il sole.
Io mi sbottono i bermuda e mi levo la canottiera mentre Macarena si slaccia il copricostume. Nel mentre non posso fare a meno di notare il suo sguardo bruciare sul mio corpo, lo squadra da cima a fondo senza sbattere le palpebre. Al che io arrossisco e abbasso lo sguardo, essere corteggiata dalla bionda mi fa uno strano effetto, e mi piace come non é mai successo. Mi mordo il labbro senza darlo a vedere e mentre sono chinata a riporre i vestiti nello zaino, anche io lancio un'occhiata sulle sue forme, il bikini bianco che indossa le sta da Dio, sembra una modella, i capelli biondi scompigliati dal vento la rendono una bellezza della natura incomparabile.
–Macarena's pov
Che curve da pantera che ha Zulema, non riesco a staccarle gli occhi di dosso, forse perché non mi sono ancora abituata a vederla nuda, o forse perché mi incanta che quel corpo sia ora di mia proprietà. Il costume a due pezzi nero le fascia il seno e le copre a malapena i fianchi, la sua carnagione candida fa contrasto rendendola ancora più preziosa ai miei occhi, vorrei poterci fare di tutto anche qui in spiaggia, riesco a stento a contenermi.
"Ah, la vecchiaia" sospira sedendosi sull'asciugamano guardando verso il mare, con le ginocchia alzate ed i gomiti poggiati su di esse a tenere il viso.
"Sei bianchissima, lascia che ti metta un po' di crema" le dico con la scusante per toccarla.
"Va bene mamma" mi fa lei sarcasticamente sorridendomi.
Prendo la protezione 50+ e mi avvicino al suo collo per farle una coda bassa, cosicché i capelli non si impiastrino con la crema, poi inizio a spalmargliela prima seduta su dorso, spalle e braccia
"Stenditi sull'asciugamano" le faccio portandola indietro, io le vengo a cavalcioni davanti e continuo.
Gentilmente poso un po' di crema sul decollete e sul ventre, per poi delicatamente iniziare a massaggiare. Percepisco che mi stia guardando, benché io abbia i miei occhi da tutt'altra parte, so che le sta piacendo perché mentre sono con le mani sul suo petto sento il suo cuore battere a mille, e a stento trattengo un sorriso. Passo le mani sui fianchi per idratarle bene la zona, stringo con vigore e al che lei inarca leggermente la schiena.
Non dico nulla, mi alzo e prendo un altro po' di crema posandogliela sulle gambe, precisamente sulle coscie, iniziando a strisciare lentamente sugli inguini.
"Sembra quasi un massaggio zen" mi dice rilassata, lasciandosi scappare qualche sospiro.
"Il bello non é ancora arrivato." le faccio mentre arrivo sotto ai polpacci e risalgo con le mani fino a farle ripassare dagli inguini ai fianchi.
"Girati, la devo mettere anche dietro" le ordino.
Lei sta a quello che le dico e si gira, ed io mi rimetto a cavalcioni sul suo fondoschiena, spalmando la crema sotto al pezzo di sopra del costume, poi scendo e comincio a massaggiarle i glutei, a tratti li palpo con potenza. La sento quasi gemere, al che continuo spostando di poco la mia presa verso l'interno coscia, e sento un altro gemito, trattenuto a stento.
Fanculo la crema.
Mi stendo su di lei, che é a pancia in giù, e le inizio a toccare i capelli, a sfiorarle i fianchi con le dita, mentre le nostre membra combaciano. Ha la testa gurata a sinistra, gli occhi chiusi e la bocca semiaperta, le braccia sono sotto la fronte. Mi avvicino al suo orecchio e le chiedo sussurrando: "ti piace?"
"mi piace piú questo" risponde e d'improvviso si sposta e mi fa ribaltare al posto suo, a pancia rivolta in su. Mi sale addosso a cavalcioni e mi prende il viso tra le mani, si attacca alle mie labbra come scotch ed una danza infinita ha inizio tra le nostre lingue. Una voglia irrefrenabile di farla mia si manifesta attraverso un brivido lungo tutta la spina dorsale, ma è giorno e non possiamo lasciarci andare, benché la spiaggia sia deserta.
"Andiamo a fare un tuffo, dai" le dico staccandomi e ridendo, ma lei non scende da me, nè molla la presa dal mio viso.
"Il mare può aspettare" continua scendendo con una mano verso il mio basso ventre, ma le blocco lesta il polso stingendolo saldamente.
"Sai che possiamo finire in carcere per atti osceni?" continuo, ironica ma comunque seria.
"Che fa? Stavolta ne vale la pena per aver scopato su una spiaggia libera la bionda più bella del pianeta" risponde tra un bacio e l'altro, tentando di liberare il polso dalla mia mano, ma stavolta le blocco anche quella che ha sul viso e mi stacco.
"Zule, abbiamo tempo per farlo. Bene, con calma e intimità, anche se siamo eccitate e non riusciamo più a contenerci. Pensa a quanto poco sarebbe consono farlo qui, con la sabbia, al sole e al caldo, con persone che potrebbero arrivare da un momento all'altro. Andiamo a tuffarci e prendiamo il sole come due donne che nn hanno solo il sesso in testa, dai." esordisco seria, benchè con tono dolce e rassicurante.
Lei sbuffa e fa per alzarsi da me, ma io la riporto sulle mie labbra e le sussurro per consolarla un "ti amo ancora di più quando fai così". Lei sorride, ora sembra stare meglio, e in men che non si dica siamo già nell'acqua a sguizzare come due anguille. Che bello godere di posti tanto tropicali ed esotici con la persona più importante della mia vita.
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Pillowtalk
FanfictionZulema e Macarena dopo il carcere, si ritrovano iniziando a scoprire diverse sfaccettature di loro stesse, che le porteranno inevitabilmente al vivere una vita che mai avrebbero immaginato fosse possibile sperimentare.