𝑪𝑨𝑷𝑰𝑻𝑶𝑳𝑶 𝟐| 𝑮𝒖𝒂𝒊 𝒊𝒏 𝑨𝒍𝒕𝒐 𝑴𝒂𝒓𝒆

296 20 8
                                    

(𝚀𝚞𝚊𝚕𝚌𝚑𝚎 𝚘𝚛𝚊 𝚙𝚛𝚒𝚖𝚊...)

~▪︎~

‹‹Di nuovo a pesca, Burdock?›› chiede un ragazzo, avvicinandosi alla barca dell'amico.

Con una mano sorregge un vassoietto dall'aria invitante, mentre con l'altra gioca distrattamente con dei bulloni; buona parte dei suoi abiti è ricoperta di fuliggine e ha tutta l'aria di essere appena uscito da un comignolo.

‹‹No, Burium. Quei brutti nuvoloni laggiù non promettono nulla di buono, faccio solo manutenzione. Com'è andata da Martagon? Senza offesa, ma sembri appena sfuggito a un drago!›› trattenendo a stento una risata, gli porge un panno pulito e subito si fionda sul suo vassoio, mancandolo di pochissimo.

‹‹E no, caro mio, anche tu dovrai guadagnarlo›› il ragazzo moro allontana prontamente il cibo, accennando un sorriso divertito.

‹‹Accidenti a te Jim, ho una fame da lupi e sono anche in ritardo! Meglio che mi muova, se arrivassi tardi all'appuntamento quell'impaziente di Vì mi trasformerebbe di sicuro in "qualcosa che striscia e tace"›› sbuffando, il giovane Mago del Buio cerca di sbarazzarsi in fretta con la magia di teredini e molluschi, ma senza troppo successo.

‹‹Tranquillo Grisam, ti prendevo solo in giro! Dai, ti do una mano, prima che Pervinca trasformi anche me in ramarro per non averti aiutato›› subito Jim si arrotola le maniche e, armato di spatola e spugna insaponata, si mette al lavoro sulla piccola lancia.

Il porto è completamente deserto quando, verso l'ora di pranzo, i due finiscono la manutenzione.

Il tempo si è andato a peggiorare e ora una densa cortina di nebbia invade il paesaggio, rendendolo lattiginoso e spettrale e nascondendo il fioco sole autunnale.

Seduti sulle umide pietre del porto, con le gambe a mollo nel mare, i due ragazzi mangiano i panini ancora caldi comprati da Jim alla Bottega delle Delicatezze, discutendo animatamente:

‹‹Razza di imbroglione, allora non avevi un appuntamento!››.

‹‹No, Burium, ma grazie a te ora ho un bel pranzo romantico...›› il ragazzo biondo lo canzona divertito, ma Jim non ci fa caso, tutta la sua attenzione rivolta a qualcosa avvistato a largo:

‹‹Cof-cof, Grisam! Cof, fumo all'orizzonte! Qualche peschereccio sta andando a fuoco!›› quasi si strozza con il pranzo per lo spavento, indicando all'amico una massa di fumo informe, appena visibile nella nebbia.

Grisam scatta in piedi, scivolando per poco sul molo bagnato, cercando di vedere meglio oltre la bianca coltre: essendo un Mago del Buio la sua vista è molto più acuta di quella di Jim e non conosce ostacoli.

‹‹È il Santuomo... non dirmi che...›› il suo cuore salta un battito e subito si precipita alla sua lancia, trascinando Jim per una manica e distruggendo gli ormeggi con un incantesimo.

‹‹Dannato giorno, non posso ancora volare!›› remando come un pazzo Grisam tenta di tenere a bada i brutti pensieri, ma senza successo: più si avvicinano al rogo più quella nube nera sembra invadergli la mente e il cuore, affievolendone le speranze.

Arrivati sul posto del denso fumo impedisce loro di respirare, ma gran parte delle fiamme è già stata domata dalle onde.

Con le fiancate completamente divorate dal fuoco, il sartiame e gli utensili inceneriti o parzialmente fusi, il Santuomo naviga infelice il suo ultimo viaggio, imbarcando lentamente acqua.

Nessuno si trova a bordo.

‹‹ROBIIIIIIIIIIIN!›› grida Jim a pieni polmoni, sbracciandosi fuori bordo nel vano tentativo di scorgere qualcuno tra le torbide onde.

‹‹SCRICCIOLO, DOVE SEIII!›› gli fa eco Grisam che, pronto a trasfigurarsi in squalo per cercare l'amico, fa per tuffarsi in mare quando qualcosa lo colpisce in pieno, attraversandogli il corpo con una gelida scossa.

"Oh, ragazzo, sei forse tu il mio Grisam?" una voce, poco più di un sussurro, si fa strada nella sua mente mentre i suoi arti si paralizzano, presi di sorpresa da un qualche incantesimo.

"Non c'è dubbio, hai lo stesso sguardo di tuo nonno e i tratti gentili della tua prozia. Mi ricordi tanto il mio Delus, siete così simili..." la misteriosa voce si rompe in pianto, la sua sofferenza è come una lama che lacera la mente del ragazzo che fa di tutto per reagire e rompere la fattura.

Con un enorme sforzo riesce a sbloccare la bocca, cercando con fatica di chiedere aiuto a Jim:

‹‹A-aiuto Jim... u-un incantesimo... non r-riesco a m-muovermi...›› il dondolio della barca gli fa perdere l'equilibro, ma viene sorretto in tempo dall'amico.

‹‹S-sento u-una voce... l-la voce di una d-donna. Lei mi c-conosce e ho l-l'impressione che anch'io d-dovrei...›› la fattura si fa più forte e Grisam è costretto a zittirsi di nuovo.

‹‹Un incantesimo!? Ma siamo soli, chi lo avrebbe lanciato?›› Jim si guarda preoccupato attorno, non trovando altro che i pochi resti del Santuomo non ancora inabissati; non sa cosa sta succedendo e sicuramente non è niente di buono.

‹‹Ok, la situazione ci sta sicuramente sfuggendo di mano. Ti riporto indietro, madama Tomelilla saprà sfatturarti facilmente e chiarire la faccenda, mentre Robin sarà sicuramente riuscito a trasformarsi in volatile e a raggiungere il porto...›› qualcosa colpisce la barca con un suono sordo, interrompendo Jim.

‹‹Non cercare di opporti, ti prego... Ho aspettato a lungo questo momento, finalmente potrò conoscerti e nessuno, nemmeno Lui, mi porterà via anche te...›› Per poco i due ragazzi non urlano nel sentire entrambi quella voce, così sottile e irreale, mentre pallide braccia cominciano a issarsi leggere sulla lancia.

Appartengono a una donna molto bella dalla lunga chioma corvina e dalla carnagione di un pallore mortale, vestita con un abito blu d'altri tempi che riflette il colore dei suoi occhi.

La sua figura è tremula e sfocata, senza contorni ben definiti e per quanto sia appena uscita dal mare l'acqua non da segno di averla sfiorata.

Avvicina con timore una cerea mano al volto di Grisam, accarezzandogli dolcemente una guancia e scoppiando in un pianto carico di gioia e dolore.

Il suo volto si fa improvvisamente duro quando, con un improvviso strattone, trae a sé il ragazzo, trascinandolo nel gelido mare.

‹‹GRISAAAAAAM!›› come ridestatosi da un sogno, Jim cerca di tuffarsi e trattenere l'amico, ma una forza improvvisa lo respinge, facendogli picchiare la testa e afflosciarsi sulla fiancata.

Un fioco raggio di sole fende d'improvviso le dense nubi, andando a illuminare la superficie del mare ormai immota.

Poco prima di svenire, con inquietante chiarezza, Jim intravede una luminosa statua con le sembianze di Robin Windflower adagiata sul fondale.

FᏘIRᎽ ᎧᏘK| 𝑻𝒉𝒆 𝑹𝒊𝒔𝒆 𝑶𝒇 𝑻𝒉𝒆 𝑭𝒐𝒓𝒈𝒐𝒕𝒕𝒆𝒏 𝑳𝒐𝒓𝒅Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora