‹‹Fate spazio, lasciatelo respirare!››.
Sdraiato sull'acciottolato umido del porto e circondato da un drappello di curiosi, Jim Burium cerca di riprendere coscienza.
Un dolore sordo gli martella la nuca, non riesce a mettere a fuoco la vista e una cacofonia di voci e rumori indistinti gli invade la mente, ben lontana dal ricordare i precedenti eventi.
Un improvviso odore di pesce avariato lo riporta bruscamente alla realtà; cerca subito di mettersi seduto, ma le vertigini e l'emicrania lo bloccano al suolo.
‹‹Tutto bene ragazzo?›› qualcuno lo afferra saldamente, aiutandolo a tirarsi su, allontanando con un calcio il fetido secchio di scarti usato per rinvenirlo.
‹‹...Signor Pollimon? C-che cosa è successo?›› chiede Jim disorientato, scrutando i curiosi intenti ad allungare il collo e a bisbigliare tra loro, senza capire o ricordare come sia finito in questa situazione.
Si sente come se stesse smaltendo una pesante sbornia e, per quanto una nebbia gli nasconda gli ultimi eventi, una sensazione di disagio e pericolo gli invade il cuore, mettendolo subito in allerta.
‹‹Pensavo che me l'avresti detto tu, Burium›› risponde il signor Bernie con una piega amara, allontanandolo da occhi indiscreti e imboccando le strette viuzze del villaggio.
È tardo pomeriggio, il sole spunta appena dall'orizzonte e una fitta pioggia sta cominciando a cadere.
La gente si sta ritirando di fretta nelle case e Jim, senza quasi rendersene conto, si ritrova alla Bottega delle Delicatezze difronte ad una fetta di torta appena sfornata e a un bicchierino di grog per fargli riprendere colore.
La signora Marta sembra agitata e quasi rischia di far cadere una bottiglia nel versare il liquore ai tre uomini seduti al tavolo del ragazzo.
‹‹Lascia stare cara, ci penso io›› il signor Vic si alza, aiutando la moglie a servire da bere, mentre lei si abbandona su una poltrona, cercando di non apparire preoccupata e di non incrociare lo sguardo di Jim.
Seduti all'unico tavolo occupato del locale, chiuso con anticipo alla clientela serale, i signori Bernie Pollimon, Vic Burdock e Cicero Periwinkle scrutano funerei Jim, preparandosi a una lunga conversazione:
‹‹Allora ragazzo, ci vorresti spiegare...›› inizia pacato il signor Pollimon, ma subito viene interrotto.
‹‹Jim, cos'è successo a Grisam?›› il signor Vic arriva immediatamente al dunque; il suo tono si mantiene calmo, ma le mani gli tremano visibilmente e il suo volto è sbiancato.
Il cuore di Jim salta un battito, una sensazione di gelo gli invade il petto nel sentire il nome dell'amico e i ricordi irrompono a cascata, trascinandogli lontano la mente.
Lui e Grisam intenti a sistemare la sua lancia, parlando del più e del meno, scherzando sulle ragazze, pranzando con delizie fresche di panetteria con le gambe a mollo nel mare...
E poi tutto che volgeva al peggio:
Il denso fumo all'orizzonte, l'ultimo viaggio del Santuomo, la paura per Robin, l'incantesimo scagliato dal nulla contro l'amico e la misteriosa voce, addolorata e rancorosa udita da entrambi...
A Jim manca il respiro nel ricordare quelle bianche mani spettrali, così trasparenti e irreali, cingere quasi con dolcezza il volto di Grisam per poi trascinarlo in uno scatto d'ira nell'abisso.
"No. Non è possibile" un macigno gli pesa sulla coscienza, la verità di quei ricordi lo schiaccia, mozzandogli il fiato.
Non osa piangere, non osa urlare, né alzare lo sguardo: il dover dare una simile notizia ai signori Burdock gli devasta l'anima, ma non si permetterebbe mai di paragonare la proprio sofferenza alla loro.
‹‹Lo hanno preso›› la sua voce è piatta, resa inespressiva dal dolore; vorrebbe poter essere più chiaro e offrire almeno il proprio conforto, ma non riesce, la mente troppo sconvolta per poter anche solo pensare.
Un urlo acuto spezza l'orribile silenzio seguito alla notizia; la signora Marta piange disperata afflosciata sulla poltrona, urlando il nome di suo figlio.
Il signor Vic accorre dalla moglie scossa dai singhiozzi, offrendogli conforto e riaccompagnandola a casa:
‹‹Torno subito...›› avverte gli altri con un soffio di voce poco prima di congedarsi.
Il signor Cicero, dopo aver scambiato qualche parola solidale con i due, riprende subito il discorso, cercando di consolare anche Jim:
‹‹Non devi temere, nel momento stesso in cui non abbiamo trovato Grisam sull'Oleander insieme a te e Robin abbiamo allertato tutti i Magici. Duff era convinto che gli fosse successo qualcosa di grave e ha dato subito inizio alle ricerche, ma Vic e Marta non volevano crederci e hanno sperato fino all'ultimo che tu avessi potuto smentire›› si ferma, versandosi un altro po' di liquore prima di continuare:
‹‹Ora però dovrai raccontarci cos'è esattamente successo questo pomeriggio. Quanto accaduto a Robin Windflower è inspiegabile anche per Ortensia e Tomelilla e il tuo resoconto potrebbe essere fondamentale sia per trovare una cura che per capire cosa vi ha attaccato›› si interrompe, invitando Jim a iniziare, ma quanto detto deve averlo sconvolto:
‹‹Non mi starete dicendo che... non è possibile, pensavo di averlo sognato... Robin pietrificato...›› questa rivelazione per Jim è il colpo di grazia, ma prima che possa dire altro il Sindaco Pimpernel fa irruzione nel locale.
‹‹Buon cielo, siete qua!›› affannato e paonazzo in viso si abbandona su una panca, guardando tutti disperato:
‹‹Che disastro, un vero disastro! Avevo pregato i Magici al corrente della situazione di non divulgare la notizia per non destare scompiglio, ma qualcuno si è lasciato sfuggire troppo e ora il villaggio è nel panico. Credono tutti che sia tornato Lui e come dargli torto?!›› si ferma un attimo, riprendendo fiato.
‹‹Come se non bastasse anche i giovani Bugle sono scomparsi. Ortensia e Pestemon sono occupati con Robin, Duff con Grisam, Tomelilla è volata senza preavviso a Frontebosco, fuori nessuno ha intenzione di lasciare le mura e io sono a corto di uomini per cercare quei ragazzi...›› con sguardo implorante cerca l'aiuto dei presenti, ben sapendo di non poter gestire da solo la situazione.
‹‹Saremo dei tuoi Pancrazio, conta pure su di noi!›› rispondono prontamente i due signori, includendo anche Jim nelle ricerche.
~▪︎~
Appollaiato in un cantuccio nascosto vicino all'insegna del locale, un pettirosso osserva il gruppo allontanarsi da Piazza della Quercia, raggiungendo gli altri volontari presso le porte del villaggio.
È riuscito ad origliare l'intero discorso senza dare nell'occhio e ancora non riesce a crederci:
"Non è possibile... Grisam, in che guaio ti sei andato a cacciare? E mia sorella e Tommy che si sono infiltrati nella spedizione del signor Burdock, verranno attaccati anche loro da quella cosa?" questo pensiero la lascia sgomenta e per poco non si ritrasforma.
"Non rimarrò con le mani in mano, non con i miei amici in pericolo. Mi unirò alle ricerche di Acanti e Margherita e non sarò la sola" e tuffandosi nella pioggia vola subito a radunare la Banda.
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FᏘIRᎽ ᎧᏘK| 𝑻𝒉𝒆 𝑹𝒊𝒔𝒆 𝑶𝒇 𝑻𝒉𝒆 𝑭𝒐𝒓𝒈𝒐𝒕𝒕𝒆𝒏 𝑳𝒐𝒓𝒅
FanfictionSono passati cinque anni da quando Felì ha lasciato il suo incarico e molto è cambiato nel villaggio della Quercia Fatata. Il Male non ha mai lasciato la Valle di Verdepiano e ora si prepara a colpire, più forte che mai, proprio il suo simbolo. Scon...