Il nostro è un villaggio di montagna situato nel nord Europa prossimo al circolo polare artico, qui è talmente freddo che siamo sommersi dalla neve per praticamente tutto l'anno. Sporadicamente però nella settimana di ferragosto abbiamo la fortuna di vedere i prati e anche la fioritura di alcune piante. Quando ciò accade è sempre uno spettacolo fantastico, il nostro villaggio diventa colorato e bello come non lo è mai, in questi giorni facciamo tutti tantissima festa e esploriamo zone solitamente difficili da raggiungere a causa della neve. Una di queste è sicuramente la zona del lago, questa infatti in inverno si trova dietro ad un muro di 10 metri di neve invalicabile, con lo scioglimento però è possibile vedere questo laghetto naturale meraviglioso dalle acque cristalline. La scena è particolarmente suggestiva anche perché è totalmente circondata da alte montagne rocciose dall'imponente figura. Inoltre c'è una bellissima leggenda per la quale se due persone si fidanzano in una giornata senza neve queste sono destinate a stare insieme per sempre.
Comunque anche d'inverno non ce la passiamo male, infatti le nostre case sono costruite appositamente per trattenere più calore possibile e ciò assieme alle stufe e ai camini ci permette di vivere serenamente. Poco lontano da dove abito ci sono pure delle bellissime terme le cui acque arrivano da una sorgente situata dentro una porzione di montagna. Si formano dunque delle piccole cascate di acqua termale che finiscono in delle vaste vasche nelle quali si può fare il bagno.
Visto che non l'ho ancora fatto, mi presento. Il mio nome è Martin e frequento la terza superiore, per chi come i miei nonni si confonde sempre sull'età corrispondente all'anno scolastico io ho la bellezza di 16 anni. La mia famiglia è una delle più antiche del posto, pensate che quando i miei bis-nonni arrivarono qui videro giusto una casetta e un paio di igloo. Innamorati però dalla neve e dal paesaggio mozzafiato sulla valle decisero di stabilirsi sfidando tutti e tutto. Negli anni il posto si è ingrandito e ora possiamo vantare di un villaggio di ben 6000 abitanti. Poiché tutti coloro che abitano qui sono totalmente innamorati della montagna, 4 anni fa ci fu una proposta da parte del comune di dare ad ogni infrastruttura pubblica il nome di una montagna famosa. Ed è così che il mio liceo scientifico ha preso il nome di K2.
Nella mia classe siamo in 18 divisi perfettamente in 9 ragazzi e 9 ragazze. I miei migliori amici sono: Nicolas, un biondino piuttosto vispo a cui piacciono gli sport e le macchine, nello studio però è una frana, infatti viene aiutato praticamente sempre dall'altro mio migliore amico, David. Lui è totalmente l'opposto rispetto a Nicolas, infatti è un patito dello studio che aspira a fare lo scienziato da grande, per questo è molto rispettato da tutti noi ma tende ad essere evitato dalle ragazze. Infine c'è il pezzo forte del gruppo, cioè io. In realtà io sono esattamente la via di mezzo tra i due già citati. Sono un ragazzo abbastanza semplice, a tratti timido. Ho i capelli rossi, sono un appassionato di musica, per la precisione suono il pianoforte ma apprezzo tutti gli strumenti, nella scuola vado bene ma a dirla tutta non mi interessa granché. C'è una cosa però che adoro, l'esplorazione.
Non so perché ma il concetto della scoperta mi affascina, nelle mie zone ci sono tanti posti ancora inesplorati e pensare che potrei essere il primo a trovarli mi eccita da morire. Questa è una caratteristica che ho fin da piccolo. Per questo motivo da quando ho 5 anni mio papà mi porta a fare passeggiate tra i boschi e ogni tanto scaliamo pure delle montagne.
Con mio Padre ho un rapporto davvero bello, facciamo assieme un sacco di cose ed è stato proprio lui ad insegnarmi a suonare. Lo stimo tanto. ciò che ha fatto lui poche altre persone ne sarebbero in grado. Oramai 11 anni fa io e mia madre eravamo in una casa vacanze a circa 20 chilometri dal villaggio, lui come ogni domenica era a caccia e mentre era occupato a catturare un capriolo scorse una grande nube. Quella non era altro che il posto dove stavo soggiornando. Sinceramente non ricordo quasi nulla di quella giornata ma dentro di me il terrore per il fuoco non è mai scomparso. Io e mia madre ci eravamo chiusi in una stanzina nella speranza che i soccorsi arrivassero presto, ciò che non sapevamo però è che a valle c'era una nebbia fittissima e poiché l'unica pattuglia dei vigili del fuoco era laggiù loro non sarebbero mai arrivati. Non so come ma mio papà intuì ciò e si precipitò verso di noi, in nemmeno 20 minuti ci raggiunse, a quel punto però tutta la casa era ricoperta dalle fiamme. Coraggiosamente però lui entrò e si fece strada fregandosene del calore e del dolore. Io ero disteso, semi cosciente, non ero quindi in grado di comprendere bene ciò che stava succedendo ma sentii chiaramente la sua voce. Poi finalmente lo vidi, vidi di nuovo la persona più forte del mondo, quella che non perde mai la calma, quella sempre allegra o meglio quella che io pensavo fosse così. in quel momento io, lui e tutto il mondo intorno a noi crollò. Lui si mise a piangere, poco dopo capii anche io e a quel punto svenni. Non ricordo altro ma so che lui si fece forza, mi prese in braccio e uscito dall'inferno dove ci trovavamo mi portò all'ospedale. Rimasi diversi giorni in condizioni piuttosto critiche ma alla fine sono sono riuscito a riprendermi completamente e da qualche anno ho ripreso con le esplorazioni che puntualmente ogni volta dedico a mia mamma.
<<Martin!!>> urla la professoressa di scienze. Io, disteso sul banco e assorto nei miei pensieri, faccio un balzo notevole. << Devi prestare attenzione alla lezione>> mi dice con voce confortante anche se dietro la sua gentilezza si notava un po' di rabbia. Lei è nuova nel paese, si nota molto dallo stile. Qui dove siamo la moda non è un fattore rilevante. Il nostro unico obiettivo è di essere abbastanza coperti da non sentire freddo. Solo d'Estate qualcuno prova a sentirsi alla moda e ciò è uno dei fattori che rende il periodo estivo il più bello dell'anno. La nostra prof invece si veste cercando di apparire bella e ci riesce, peccato però che praticamente ogni giorno prende una gelata incredibile. Sinceramente non ho idea di come sia possibile che non si sia ancora ammalata. Comunque. Dopo le sue parole ho iniziato a fingere di seguire la lezione, non nutro nessun interesse nella struttura della cellula e poi ho per la testa cose decisamente più interessanti. Io e mio papà stiamo organizzando un'escursione. Questa sarà probabilmente la più bella di tutte quelle che ho fatto nella mia vita oltre che alla più lunga. Il piano è di intraprendere un viaggio di un paio di giorni col fine di raggiungere la città di Salzu. Questa è una località molto simile alla nostra. I primi insediamenti hanno avuto origine giusto un paio di anni dopo quelli del nostro paese e le caratteristiche sono molto simili. La differenza sta probabilmente che è in una conca un po' più larga che ha permesso uno sviluppo maggiore e che le temperature sono più miti. Da casa mia ci sono due possibili strade per arrivarci: la prima passa dalla valle e nonostante ci siano in linea d'aria solo 7 km il viaggio dura un paio d'ore. Infatti evitando tutte le montagne il tragitto si allunga fino ad un totale di circa 90 km. L'alternativa è il percorso che percorreremo io e mio papà. Questo è un tragitto di circa 10 km che passa sui crinali di diverse montagne ed ha una visione incredibile su entrambi i lati della catena montuosa. In teoria quando saremo a metà strada ci troveremo nel punto più alto della nostra zona e dovremmo riuscire a vedere persino il mare guardando nella direzione opposta a casa nostra.
STAI LEGGENDO
La montagna e il ragazzo
Pertualangansiamo nel nord europa, qui si trova un villaggio sperduto nel quale però si vive in tranquillità. il protagonista è un adolescente che va matto per la musica e per l'avventura. Durante una gita con suo papà la sua voglia di esplorazione lo metterà t...