Per questa trattazione farò riferimento alla gelosia nei rapporti interpersonali, quel sentimento che ci travia perché qualcosa/qualcuno sembra minare il nostro idilliaco rapporto.
La gelosia è quando il fiume dell'amore straripa indomito.
Essa non deve essere considerata alla stregua di un evento catastrofico: ci hanno insegnato sin da bambini che, nell'antico Egitto, quando il Nilo straripava rendeva i terreni fertili.
Quindi, per certi versi, la gelosia può avere una connotazione positiva poichè sintomatica del fatto che l'amore che permea il tuo cuore arde come il primo giorno.
La gelosia, a basse dosi, rende inconsciamente colui che la subisce felice delle attenzioni che gli riservi.
Essa è presente in tutti i stadi della nostra vita in maniera più o meno intensa; basti pensare quando da bambini con un pizzico sulla pancia accettavamo di dividere il nostro gioco con un altro bambino.
Sono stato sempre attento sino ad ora di specificare che, così come un farmaco, la gelosia deve essere ben dosata.
Bisogna essere abili destreggiatori per far sì che una sana gelosia non sfoci nel più grande dei malanni: una gelosia che ti corrode l'anima e la dilania, o ancora più importante fa del male proprio alla persona che ami.
È possibile affermare che la gelosia sia il paradosso dell'amore: si vuol proteggere una persona aggredendola.
Come fare, dunque, ad imparare a cavalcare le onde del sentimento?
Innanzitutto è necessaria una buona imbarcazione, che in chiave metaforica sei tu stesso. È di fondamentale importanza che tu abbia fiducia nei tuoi mezzi e in quanto tu possa dare all'altra persona.
Un altro requisito che sembra banale ma non lo è praticamente: la FIDUCIA. Questa magica parola è un lusso che devi concederti se ami. La fiducia è qualcosa che va donata al prossimo a nostro rischio e pericolo, alla stregua di un investimento. Solo con il tempo scopriremo se quest'ultimo ha dato i suoi frutti oppure si è rivelato completamente sbagliato.
Quindi, a mio modesto parere, le cause della gelosia sono due: te stesso e la persona della quale sei geloso.
Nel primo caso la gelosia nasce da un'insicurezza di fondo, ossia credere che le proprie azioni o le proprie peculiarità possano essere il motivo di sconfitta in una fantomatica sfida all'ultimo sangue con una persona X. In questo caso bisogna lavorare su se stessi e partire dall'ipotesi che il tuo partner/amico conosce i tuoi pregi ed i tuoi difetti e ha SCELTO di stare con te.Il verbo scegliere non è casuale ma sottolinea la volontà indipendente dell'altra persona. Caso diverso se tu hai mostrato solo quelli che pensi siano tuoi pregi e non i tuoi difetti, in questo caso la gelosia nasce dal senso di colpa per aver nascosto una parte di te.
Nel secondo caso la gelosia nasce dal frequentare una persona che non è in sintonia con la tua filosofia di vita: se per lei/lui un abito firmato é di cruciale importante contrariamente al tuo modo di essere, allora tu avvertirai un senso di inadeguatezza. In questo caso l'ipotesi di base è di NON pensare di essere sbagliato ma di trovarti semplicemente in un contesto diverso da quello a cui ti senti più vicino. A tal proposito è emblematica la poesia di Baudelaire, tratta dalla raccolta I fiori del male intitolata "L'albatro". L'albatro è un uccello che in volo è il " re dell'azzurro", ma quando si posa sulla tolda di una nave, a causa delle sue grandi ali, risulta goffo ed impacciato scatenando il riso dei marinai.
In conclusione, credo che bisogna convivere con l'idea che non potremmo mai sbarazzarci del tutto della gelosia, anzi è bene non sopprimerla altrimenti il dolore sarà amplificato.
Bisogna prendere coscienza del fatto che non è qualcosa di sbagliato, meditare sui motivi alla radice di questa nostra indole così da accettarlo in maniera serena e automaticamente l'intensità tenderà ad attenuarsi.
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Diario di un romantico
SpiritualSalve a tutti, in questa opera intitolata "Diario di un romantico" ho deciso di inserire piccoli pensieri su qualunque tematica in relazione a ciò che accade nella mia vita. L'idea è quella di impostare ogni discorso come una lettera riferendomi ad...