VII

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-smart,

Jimin e Yoongi nel frattempo si erano allontanati e il minore era finito col seguire il maggiore negli spogliatoi.
- Jimin mi dispiace che tu sia dovuto venire qui, ma ecco non ce la facevo proprio più. Se vuoi puoi sederti.- disse Yoongi indicando la panchina, mentre dal suo armadietto prendeva i vestiti puliti.

- Eh?- Ah si... va bene hyung.-

- Allora, io vado a fare una doccia veloce, nel frattempo se ti va ho un pacchetto di sigarette, potresti fumarne una.-

- No grazie, non fumo.- disse Jimin.

- Va bene.- detto questo, Yoongi si diresse in bagno chiudendosi poi la porta dietro.

Il tempo di farsi la doccia, asciugarsi, vestirsi e mettere del profumo al muschio per poi tornare dal minore.
Aprì nuovamente l'armadietto, ripose la divisa sporca in un sacchetto e infilò il camice con tanto di stetoscopio attorno al collo.
- allora Yoongi...-

- Dimmi tutto.- disse lui chiudendo l'armadietto.

- A che ora finisci di lavorare?-

- Per le nove, nove e mezza.-

- Oh.. - rispose Jimin.

- Cosa c'è? Devi chiedermi qualcosa?-

- N-no era giusto per sapere. Sai vorrei che ogni tanto ti affacciassi da mia sorella.-

- Per lei non preoccuparti, loro sono bravi. Dagli fiducia.-

- Come dici tu. Non so... hai bisogno di qualcosa?-

- No...-

- Jimin..-

- Davvero non ho bisogno di nulla.-

- Vieni con me.-

- No davvero sto bene così.-

- Fidati.- disse Yoongi uscendo dallo spogliatoio seguito da Jimin.

I due arrivarono in quella che era una piccola sala ristoro. C'era un po' di tutto: un piccolo frigo, una macchinetta del caffè, una per le tisane, una piccola cucina e qualche pentolino. Diciamo che era un piccolo paradiso per chi ogni tanto cercava di fare lo spuntino in un momento di tranquillità.

Yoongi entrò e fece accomodare Jimin su una delle poltrone e gli porse una ciotola di vetro con diversi tipi di tisane.
- Jimin, vorresti una tisana in particolare?-

- mmh prendo questa.- disse Jimin prendendo quella alla pesca.

- Oh ottima scelta,anche se non amo particolarmente le tisane dolci e particolarmente intense.-

Yoongi mise il pentolino d'acqua sul fornello e mentre si scaldava prese una tazza. Aspettò e dopo averla portata all'ebollizione, aprì la bustina, mise il filtro nella tazza, versò l'acqua e poi due cucchiaini abbondanti di zucchero.
- ma Hyung! Poi sarà dolcissima!-

- Jimin, in questo momento gli zuccheri non ti fanno male. Su bevi. -

- Okay.- Jimin prese la tazza e dopo aver bevuto un po' della bevanda aranciata strinse la tazza tra le mani.

- Jimin, così ti bruci.-

- Ma non é così calda, e poi, serve anche per scaldarmi.-

- Hai freddo?-

- Si ma penso che sia qualche brivido dovuto alla stanchezza.-

- Senti... riguardo a prima... insomma..-

- Mmh?-

- Si risolverà tutto. Non serviva fare scenata e litigare così con tua sorella perchè di certo non è stata colpa sua. Se fosse così le persone stesse sarebbero responsabili della propria condizione.-

- Hai ragione. È che mi ero fatto prendere dalla situazione.-

- Ti capisco perché per un familiare non è mai semplice accettare queste brutte notizie, però devi cercare di non farglielo pesare.-

- Ma tanto lei ha Tae-

- Si ma tu sei suo fratello, avrà sempre bisogno di te.-

- Non lo so. Non so quanto potrò essere forte.
- Jimin... credo in te.- disse Yoongi sorridendo al ragazzo.

- Grazie..-

- Ecco.. mi chiedevo.. hai impegni stasera?-

- Mmh no.-

- Ti andrebbe di bere una birra insieme? Magari mangiamo anche qualcosa tipo dello street food.-

- Ci sto, mi piace.- accennò Jimin.

- Perfetto!-

- Hyung, potresti aprire un po' la finestra per favore?-

- Sì certo. Tutto okay?-

- Mi gira solo un po' la testa, ma tutto okay.- sussurrò Jimin.

- Probabilmente tel'ho detto, sarà una combinazione tra stress e stanchezza. -

- Ecco... ho lavorato durante tutta la settimana, penso sia plausibile. -

- E dimmi, lavori solo al ristorante di pollo?-

- Attualmente sì ma sto cercando anche qualche altro lavoretto.-

- Io credo che il ristorante di pollo possa essere sufficiente.-

- Hyung davvero è tutto okay.-

- Sisi vedrò che fare. - disse Jimin per poi finire la tisana e appoggiare la tazza sul tavolino.

- Che ne diresti di fare un piccolo riposino nel mio ufficio? Certo non avrò un letto morbido ma ho una poltroncina niente male e una copertina. Non ho molto da fare se non sistemare le cartelle, a meno che non succeda qualcosa di improvviso. -

- Credo che possa andare bene.- sussurrò Jimin.

Entrambi si diressero nell'ufficio di Yoongi e il minore con la piccola coperta gialla di lana, si ranicchiò sulla poltrona e si accoccolò nel morbido tessuto per poi addormentarsi dieci minuti dopo.

Yoongi ,nel frattempo, versata qualche goccia di olio essenziale all'interno dell'umidificatore, si sedette alla scrivania e iniziò a compilare le varie schede. Di tanto in tanto osservava Jimin con la coda dell'occhio che sembrava un piccolo pulcino avvolto in quella piccola copertina e sorrideva per la vista graziosa.


Il tempo passava e il maggiore era ancora lì a controllare e ricontrollare ciò che aveva scritto per evitare di sbagliare.

Dopodiché si alzò, uscì dall'ufficio assicurandosi di aver chiuso la porta e si recò dal paziente che aveva operato proprio prima dell'arrivo di Jimin. Lo visitò, fece le sue osservazioni e le appuntò sul foglio della cartella clinica.
Poi scambiata qualche parola con i familiari, andò via e tornò da Jimin.
Lo trovò ancora a dormire tranquillo e per quanto era carino, gli scattò una foto.

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