Don't Leave Me.

188 9 3
                                    

Passarono due giorni e Ippolita era andata da Carol per salutarla, visto che la bionda era intenzionata a partire e nulla pareva farle cambiare idea, ma almeno voleva sapere il motivo della decisione.
"Regina Ippolita... Come mai qui?"
"Volevo salutarti. E, se possibile, sapere il motivo per cui vuoi andartene..."
Carol chinò il capo e sospiró "Io... Ecco... Non voglio soffrire. Ma vi prego, non chiedetemi altro..."
All'Amazzone non serví sentire altro perché capí a cosa, o meglio, a chi si riferisse Carol "Va bene, rispetto il tuo volere, anche se mi dispiace molto per la tua partenza."
"Vi sarò sempre grata di tutto."
Ippolita sorrise un poco "Spero che tu possa ripensarci... Che la notte ti porti consiglio, Carol. Passa una buona serata!"
"Vi ringrazio... Buona serata anche a voi." Rispose la bionda e poi la Regina se ne andò.
Carol la guardò andare, chiuse la porta e si poggió ad essa, sospirando, perché lei era la prima, a non volersene andare, ma il suo cuore quasi le imponeva di farlo.
La bionda prese e andò in cucina per prepararsi qualcosa da mangiare, si sedette e cenó, nel silenzio della sua casa, con troppi pensieri che occupavano la sua mente, uno su tutti, che non la lasciava mai.
Decise poi di prendere dei vestiti di cambio e andare nelle terme reali a rilassarsi un po'.
Uscì sul balcone e, volando, si diresse piano verso le terme, atterrando fuori dalla grotta nella quale si trovavano, posò poi i vestiti su uno dei massi attorno alla grande vasca, si spoglió ed entrò nell'acqua calda.
Si poggió ad un altro masso e cercò di rilassarsi, finché non sentí una presenza che la portò ad aprire gli occhi, trovandosi davanti nientemeno che Diana, con indosso solo un asciugamano, che nascondeva le sue forme ad occhi indiscreti.
Asciugamano che la mora fece scivolare lungo il corpo, come solitamente faceva e Carol lasciò che i suoi occhi si perdessero su quel fisico perfetto, prima che l'Amazzone entrasse in acqua e si sedette accanto a lei "Non pensavo di rivederti..."
"Nemmeno io..."
"Lo so, hai fatto di tutto per restare chiusa in casa." Ribadí la mora, con un filo di ironia misto a tristezza "Mi sono sentita molto sola..."
"Perché? Hai Steve, le bambine, tua madre..."
"Le bambine sono ancora molto piccole, mia madre pensa di più a Themyscira e... E Steve è andato via, due giorni fa."
Carol allora la fissò "Mi dispiace..."
"Io... Io non sono pronta a dire addio a due persone importanti per me. Lui è già andato perché voleva la mia felicità e se tu dovessi anche solo provare questo sentimento... Non lasciarmi. Ti prego..."
La bionda specchió i suoi occhi in quelli scuri e tristi dell'altra "Certo che voglio la tua felicità!"
"Allora non lasciarmi anche tu... Io ti amo!" Ammise la mora.
Carol non credette alle proprie orecchie e, d'istinto, si voltó verso Diana e la strinse a sé "Non piangere..." Sussurró.
"Come faccio a non piangere?"
"Non piangere... Perché anch'io sono innamorata di te!" Dichiaró Carol e, quando Diana puntò gli occhi in quelli dell'altra, le loro labbra si trovarono, per la prima volta.
Il bacio, iniziato dolce e divenuto poi appassionato, lasció entrambe senza respiro "Wow..."
"So fare di meglio..." Dichiaró, facendo sorridere Diana, mentre le dava piccoli bacetti sul collo.
"Non smettere..."
"Non ho intenzione di farlo!" Ammise l'Alpha, issando la mora tra le proprie braccia per stenderla sulla parte pavimentata accanto all'acqua, così da poterla amare.
"Ti amo tanto..."
"Ti amo tanto anch'io!" Rispose Carol, prima di baciare nuovamente la sua Principessa.

Gods and Humans.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora