31 - 𝕃𝕒 𝔹𝕚𝕓𝕝𝕚𝕠𝕥𝕖𝕔𝕒

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Selene

Scendendo le scale a chiocciola di una delle torri del palazzo reale, arrivai ad un lungo corridoio.
Vi erano più di dieci porte e l'undicesima più grande delle altre era in ferro con dei bassorilievi rappresentanti scene di guerra, la stipulazione di trattati e marce vittoriose.
Passai le dita sulle figure, sulla pergamena che teneva un uomo con una corona e su un cavallo, seguendo i contorni. Volevo toccare con mano la manifestazione di quella grandezza.
Nel bassorilievo la figura di un uomo che ben poteva essere il generale dell'esercito indossava un'armatura simile a quella di Destiny e in sella ad un grande cavallo rampante, portava alta una bandiera. Il suo volto però era sfigurato e non si poteva intuire quale fosse stato originariamente il suo viso. Non poteva essere stato rovinato dal tempo o da altri agenti naturali, era evidente che era stato usato uno scalpello con l'intenzione di cancellare quel volto.
La porta era socchiusa. Entrai.
Rimasi stupefatta.
Era un'immensa biblioteca. Aveva minimo dieci piani, su ognuno dei quali eran disposti enormi quantità di libri di ogni genere e origine.
Da un grande rosone fatto di tanti vetri colorati filtrava la luce.
L'odore di legno di faggio misto a quello della carta pervadeva l'intera biblioteca.
Io ero al piano terra, dove stavano tanti alti scaffali tra i quali giravano consiglieri, bibliotecari e altri abitanti del palazzo.
Dovunque mi giravo vedevo carta, copertine colorate e titoli. Era il regno dei libri.
Un uomo anziano con indosso una tunica blu scura con una riga gialla intorno alla vita e due intorno alle spalle, sedeva ad una scrivania in legno, sulla quale vi erano una piuma per scrivere, un calamaio, pile di fogli, libri e pergamene.
Il bibliotecario dalla veste blu indossava degli occhiali. Le sue lenti erano lievemente appannate ed era intento a trascrivere delle frasi su un foglio.
Alzai lo sguardo verso il soffitto, affrescato.
Superai il bibliotecario in silenzio. Camminai tra gli scaffali del piano terra, e qusi mi perdetti. Lessi tanti titoli, " le molteplici facce del nemico", "storia dell'antico regno di Vaddan", "miti di Aderadia", "I segreti della fortezza di Droda", ecc..
Incuriosita dai piani superiori salii le lignee scale a chiocciola.
In punta di piedi, dal ripiano più alto di uno scaffale, afferrai un grande libro.
Il titolo in oro risaltava dalla rossa copertina:" le leggiadre fanciulle dei boschi"
Era un caso che lo avessi trovato, forse il destino. Quelle pagine parlavano delle fate, e forse lì dentro vi poteva essere ciò che avevo bisogno di sapere sul mio nuovo e misterioso potere.
Lo aprii. Le pagine sapevano di antico ed erano scritte con un carattere piccolo e preciso. La prima lettera di ogni capitolo era più grande rispetto alle altre e intorno ai margini delle pagine erano disegnati rami intrecciati, foglie, fiori e uccellini.
Accarezzai le pagine con una mano e per un attimo vidi i disegni muoversi.
Le foglie ondeggiare come mosse dal vento, gli uccellini volare, i rami intrecciarsi e alcuni fiori sbocciare .
Richiusi immediatamente il libro e me lo misi sotto braccio.
Andai avanti, interessata a conoscere gli altri titoli di quel particolare scaffale.
Ansimavo, con il cuore in gola intravidi più avanti un libro simile al primo.
Affrettai il passo per raggiungerlo, e non mi avvidi di urtare contro una pila di libri portata sulle braccia da un uomo.
I libri caddero a terra, rompendo il silenzio della biblioteca.
" Mannaggia" disse una dolce voce familiare
" Oh scusami, Leida!"
Non protetti fare a meno di aiutarlo a raccogliere i libri a terra.
"ma che ci fai qui, Selene?" domando, cercando di ricreare la pila.
"Sono qui per caso. Tu?"
"Delle ricerche"
"Delle ricerche?" Leida era diverso dagli altri Guardiani. Gli piaceva la cultura ed era gentile e garbato. Poteva sembrare una persona fragile all'esterno, ma dentro di lui vi era forza e determinazione.
"Tu vieni spesso qui?"
"Si" rispose sovrapponendo due libri.
Ne raccolsi uno e lessi il titolo:" Raymond Wilxes. Ricordi del fronte di Moonridge"
"Il fronte di Moonridge?"
"ah si. Un'antica battaglia. È un diario di Guerra piuttosto vecchio"
Le pagine erano ingiallite e strappate in qualche punto.
"ti interessa questo genere quindi.. Diari di guerra?"
"ah beh. Di solito non leggo questo tipo di libri, ma quello che ora hai in mano lo ho letto ben due volte".
Il libro aveva molte pagine scritte in maniera fitta, senza illustrazioni o piccoli disegni. Solo nero su bianco. Rimasi colpita dalle sue parole.
"E perché?"
" la seconda volta l'ho letto con Destiny" disse con un sorriso appena accennato.
Guardó il libro, glielo porsi.
" Ma ti annoia leggerlo ?"
"non se hai Destiny come commentatrice" ridacchió.
" vorresti leggerlo una terza volta?"
"no. Questa volta lo vorrei acquistare."
Vide il mio sguardo interrogativo.
" Lo vorrei regalare al Leader"
I due sembravano legati da un sentimento a me ancora non ben chiaro, di certo era profondo.
Eravamo ancora in ginocchio sul pavimento, dove vi erano altri due libri.
Li raccolsi e Leida li impiló sugli altri.
Ci alzammo.
"Le leggiadre fanciulle dei boschi?" Indicò il libro che avevo sotto braccio.
" questo? Lo ho preso giusto per curiosità..."
Ci incamminammo verso un altro piano, iniziando una nuova conversazione.
"Destiny dovrebbe essere già guarita. Tra due giorni Ahala andrà a prenderla." disse con occhi felici. Aspettava di rivederla.
" Kaifah ha inviato delle lettere?"
"una, quattro giorni fa"
"che diceva?"
"Il vostro Leader si è quasi ripreso del tutto. Aspetterei altri pochi giorni per una guarigione ottimale"
" Non mi fido di lui"
"Nemmeno io. Ma ha scritto che Destiny sta bene" ammise Leida.
Arrivammo al secondo piano. Mi sporsi da un parapetto e vidi che eravamo piuttosto in alto.
E pensare che sopra di noi vi erano altri piani.
" E se il Generale stesse mentendo?"
"hmm se stesse mentendo andrei subito all'Accampamento, ma non mi pare in condizioni di mentire. È Aron che gli ha affidato il Leader, non può ingannare il re."
Annuii.
Zanfi ci passó accanto, tenendosi sul suo bastone di legno.
"salve, consigliere Zanfi" disse il Guardiano, chinando il capo, e l' anziano che sembrava andar di fretta, si fermò.
"sono arrivate altre lettere dal Generale Kaifah?" domandó il giovane.
" No"
"E per quanto riguarda l'alleanza?"
"Il consiglio si è riunito da poco e abbiamo preso una decisione..."
"Accetterete?"
Il consigliere annuí e le piume bianche del suo cappello ondeggiarono.
"E quindi..." inizó a dire Leida, ma Zanfi lo interruppe: "scusate cari ragazzi, ma ho molto da fare. Buona serata"
L'anziano scomparve dietro uno scaffale e noi continuammo la nostra passeggiata tra i libri.

Zanfi si guardo attorno. Nessuno lo stava seguendo. Entrò nella sezione segreta e richiuse la porta.
Guardó velocemente I titoli e trovò quello che cercava.
Prese una lunga scala di legno e la appoggió allo scaffale. Si arrampicó su di essa più velocemente che poteva, nonostante i suoi malori di schiena e le sue doloranti ginocchia. Era ormai in cima alla scala, che ogni tanto traballava, facendolo preoccupare.
Altri libri eran vicino a quello che cercava, "storia dei demoni", "le ombre della notte".
Vi eran raccolti misteri in quei libri, informazioni che non eran mai state divulgate, scritti proibiti, e tante altre cose delle quali le persone erano rimaste all'oscuro.
Tra tutti quei libri solo uno interessava davvero il consigliere :"le maschere"
La copertina era in cuoio e su di essa vi era disegnata una maschera d'oro.

Il re Aron non sapeva molte cose delle quali erano a conoscenza pochi consiglieri, se non solo Zanfi.
L'anziano prese delicatamente il libro e tenendolo stretto al petto, scese lentamente dalla scala, passo dopo passo, cercando di non inciampare nella sua veste argentea o di non scivolare a causa dei suoi sandali piatti.
Dopo aver sceso l'ultimo scalino, emise un sospiro di sollievo. Posò il libro su un tavolo di legno, impolverato ed eroso dai tarli,
e dopo essersi guardato nuovamente intorno, si sedette.

Starnutí molteplici volte a causa della fastidiosa polvere che turbava il suo naso, che l'anziano si coprì con un pezzo della sua tunica. Finito di starnutire, aprii il libro.
Le pagine erano rovinate e alcune si erano staccate dalla rilegatura.
Sfoglió le pagine con cura e delicatezza, come fossero sacre.

Vi erano scritti molti nomi, non nomi comuni, ma quelli delle persone che nel tempo erano state i Guardiani di Aither.
L'anziano smise di sfogliare il libro, quando arrivò al capitolo da lui desiderato:" Iris Lightning"
"Eccoti, vecchio amico" mormoró Zanfi con un sorriso malinconico "mi sei mancato"
L'occhio lesse rapido le prime frasi.
<< Leader dei Guardiani di Aither. Re e protettore del regno.... >>
"Beh. Sei stato il migliore, ma penso che tua figlia ti supererà"
Prese il libro e lo portó via con sé. Aveva altre parti da aggiungere su Iris e voleva scrivere un nuovo capitolo che avrebbe riguardato Destiny.

Light Yourself: Un Passo Nell'oscurità Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora