Tra tutte le persone che vivevano in quel cazzo di castello che il vecchio aveva l'ipocrisia di chiamare casa, Martha era quella che odiava di più.
No, odiare non era un verbo abbastanza forte per descrivere quello che Justin Maverick provava per la sua matrigna. Da quando era andato a vivere con papà, nel suo grandissimo e bellissimo castello immerso nella campagna inglese, Martha doveva aver fatto voto alla sua discendenza infernale che non avrebbe fatto passare giorno senza rendere la vita di Justin un calvario. I primi anni ci era stato male: piangeva, si disperava e invocava a gran voce la mamma... dopotutto che cosa poteva fare un bambino di cinque anni a cui viene gentilmente ricordato di essere solo "il figlio della puttana di tuo padre"? Cazzo, a cinque anni uno non dovrebbe neanche sapere cosa sia una puttana! Ma Justin aveva dovuto impararlo, e pure in fretta!
All'età di otto anni aveva deciso di sbattere in faccia alla sua matrigna il libro che aveva in mano, urlandole di non azzardarsi mai più a chiamare puttana la sua mamma. In risposta, Sandy gli aveva tirato un ceffone e una delle domestiche lo aveva rinchiuso nella sua stanza, prima che riuscisse a raggiungere con i denti la gola di quella stronza della sua sorellastra. Quella sera, a cena, davanti alla famiglia riunita nell'immenso salone da pranzo, i due capi della famiglia Maverick, con aria di sdegnoso disprezzo, avevano rimarcato che nella loro casa scene del genere non sarebbero più state ammesse. Justin avrebbe voluto ribattere di rimandarlo in Irlanda da sua madre allora, ma lo sguardo arido di suo padre uccise quelle parole prima che potesse anche solo pensarle.
A tredici anni imparò a non rispondere più alle provocazioni della sua adorata matrigna. Incredibile che ci avesse impiegato addirittura otto anni tra punizioni (corporali e non) e mortificazioni per capire che quello che l'infame demonio in gonnella desiderava era soltanto scatenare le sue reazioni, in modo così da fargliela pagare nelle maniere più creative possibili. Ecco: se doveva trovare davvero un pregio in Martha, e doveva sforzarsi molto per farlo, non si poteva negare che avesse inventiva; il Diavolo ha un'immaginazione fervida quando si tratta di ideare pene e sofferenze, come lo stesso Dante poteva dimostrare!
Martha comunque, anche in tutti gli anni successivi, non smise mai di rimarcare il fatto che Justin fosse solo un bastardo, frutto di un'indegna relazione, e che sua madre altri non era che una puttana interessata solo ad adescare il ricco e meraviglioso David Maverick, per sottrargli il patrimonio e rovinare così la sua discendenza. Beh, vedendo la storia con gli occhi di un venticinquenne che non aveva più bisogno di stringere il peluche del Leprechaun Jolly O'Lucky per addormentarsi, tutto sommato non le si poteva dare torto. Quando David aveva conosciuto Sheila O'Hara, era già sposato con Clarissa, la madre di Sandy e Eugene, nonché sua prima moglie. Il primo felicissimo matrimonio era terminato quando David aveva rivelato la sua relazione; non poteva più nascondere nulla poiché, sfortunatamente, da quel rapporto illecito era nato un grosso intoppo a forma di bebè strillante dalla folta chioma bionda, che Sheila aveva insistito per chiamare Justin.
Quindi sì: a Martha si potevano criticare i modi, ma non tanto il concetto. La relazione tra Sheila e David e il conseguente arrivo di Justin avevano rotto l'equilibrio famigliare che il patriarca Alexander Maverick aveva voluto creare. In ogni caso, fino alla tenera età di cinque anni, Justin non conobbe nulla di tutto questo: aveva vissuto con sua madre in Irlanda e, con sua grande tristezza, non ricordava nulla di quel periodo trascorso con lei. I suoi ricordi più lontani risalivano al suo arrivo alla tenuta dei Maverick e al suo primo approccio con Martha Kendrick, da pochi mesi nuova moglie di suo padre.
La vita come figlio illegittimo di David non era stata meravigliosa: oltre a Martha, neanche i suoi fratellastri lo guardavano di buon occhio, e il rapporto conflittuale che si era creato tra tutti i figli di David era alimentato dal clima competitivo all'interno della famiglia. Ciascuno di loro era tenuto a essere migliore degli altri; non c'erano scuse, la debolezza non era ammessa, in nessuna forma. Un Maverick primeggia su chiunque, persino su un altro Maverick. Un bambino come potevano crescere sano di testa in un ambiente del genere?
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Il Pugnale e la Volpe
FantasyI Maverick sono la più influente dinastia di maghi del Regno Unito e, da secoli, controllano gli equilibri di potere nelle diverse comunità arcane del mondo. La loro è una famiglia spietata, dove l'affetto tra congiunti è stato sostituito da un soff...