Durante tutto il viaggio in autobus Chiara guardò fuori: il cielo, le nuvole e la città. Tutto cambiava così velocemente che faceva fatica a seguirne il ritmo, anche solo con lo sguardo. Ripensò a quella mattina, e mentre ascoltava con le cuffie una canzone, cercava di ricordarsi cosa avesse mangiato a colazione. Arrivata alla sua fermata scese. Il lunedì era sempre stato il giorno peggiore della settimana. Non aveva voglia di tornare in quella scuola. Non aveva voglia di incontrare quelle persone. Poi le tornò in mente la ragazza che aveva avuto l'incidente in motorino. Quanto le stava antipatica.
Forse se lo meritava. Ilaria, almeno credo che questo fosse il suo nome. Se la tirava troppo, ecco perché è morta. Concluse Chiara
Scese dal bus.
"Ciao Fra!"
"Hey ciao Chiara" la salutò Francesco.
Francesco era l'unico che forse poteva capirla, almeno un po'.
"Come va con Sara?" lo prese in giro Chiara.
"S-smettila! Non sei divertente"
"Ti piace ancora?! Non ci posso credere. Ma vi siete mai parlati almeno?"
"Ecco... Forse... No"
"Assurdo... Comunque, entriamo? È solo ottobre ma la mattina fa freddino" Entrarono in classe e come al solito erano i primi.
"Mmh..."
"Cosa c'è Chiara?" disse Francesco sapendo già la risposta.
"Stavo pensando... E se andassimo a prendere un caffè?"
"Cioè IO vado a prenderti il caffè e te lo porto?"
"Esattamente". Mentre Francesco era uscito, entrarono in classe Sara e il suo gruppo di amiche.
"Detestabili" pensò subito Chiara. "Come cazzo fa Francesco ad essersi infatuato di quella lì".
Le lezioni furono lente e noiose, come tutte le lezioni insomma. Chiara continuò a parlare e scambiarsi informazioni di vitale importanza con Francesco (come il fatto che il prof di inglese si fosse messo delle scarpe orribili o il fatto che quella di italiano avesse il rossetto sbavato da un lato).
"Hey Fra ma quanto ti è venuta l'espressione?! Io penso di averla sbagliata e se tu potessi farmi vedere il tuo procedimento..." "Fra...?" alzando leggermente lo sguardo notò che Francesco era concentrato a guardare Sara.
Ancora lei!
Francesco mi stai ascoltando?! Ti sto chiedendo una cosa!"
"Sì sì certo dimmi"
Ma Chiara non era più interessata alla risposta. Era già entrata in una lunga lista di pensieri.
Mi chiedo perché io venga ancora a scuola.
Perché sto facendo tutto questo?
Se lo domandava sempre più spesso ormai.
La campanella suonò subito dopo. Finalmente l'intervallo. Francesco era già scappato alle macchinette. Chiara decise allora che si sarebbe fatta un giro in corridoio. Appoggiato ad una parete vide quello che, se non ricordava male, doveva essere il ragazzo della tipa morta. Le faceva pena. Un ragazzo distrutto.
Di persone ne muoiono tutti i giorni, dovrebbe smetterla di fare la vittima e iniziare a comportarsi in modo meno egocentrico. Pensò.
Raggiunse Francesco. "Fra forse è meglio se.." ma non fece in tempo a finire la frase che un annuncio la interruppe. Era il preside.
"Cari ragazzi e ragazze, vi preghiamo gentilmente di andare subito in aula magna per riflettere e prestare qualche minuto di silenzio per la scomparsa della vostra compagna Ilaria Bocelli.
Che palle, non possiamo fregarcene?
"Mi sa che dobbiamo andare Chiara"
"Mhhhhh" mugolò Chiara ma non disse nulla.
Certo che Francesco è proprio carino quando sorride.
Arrivati in aula magna si sedettero. Il preside cominciò un lungo discorso di condoglianze agli amici di Ilaria. Successivamente un vigile stradale avvertì tutti gli studenti sulla pericolosità della strada e ripeté che bisogna sempre stare attenti e le solite cose che ci si aspetta dica un vigile a degli studenti.
"Ma quando la finisce di parlare 'sto qua?" bisbigliò Chiara
"Oh andiamo, intanto non facciamo lezione no?"
"Per quel che mi riguarda avrei preferito fare lezione"
Il preside continuò: "Bene e adesso alcuni studenti leggeranno un discorso per commemorare Ilaria"
Ci mancava solo questa!
"Come tutti ben saprete io ero la migliore amica di Ilaria..."
No ti prego tutti ma non quella lì, non Sara.
Rivolse uno sguardo a Francesco, cercando il suo appoggio, ma lui era troppo impegnato a guardare Sara. Sembravano tutti pendere dalle sue labbra. Addirittura qualcuno si era commosso.
QUESTO È TROPPO!
Chiara si alzò dalla sedia, e si diresse infuriata verso la porta.
Si giustificò in seguito dicendo che non si era sentita bene.
Non le importava se non fosse vero. Non le importava niente.
Spazio Autrice (*'▽'*)
Come andiamo miei cari lettori? Vi sta piacendo la storia?
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Behind
Teen FictionIlaria, ragazza socievole e benvoluta da tutti ha un incidente in motorino. Tutto sembra crollare. Alessio, Sara e Chiara si trovano quindi ad affrontare la grande perdita di una fidanzata, migliore amica e compagna di classe. Hanno perso qualcosa...