Quella notte i sogni di Adam furono disturbati da una violenta tempesta. Non riusciva a dormire per la paura. Un altro lampo illuminò la stanza e Adam strinse i denti, in attesa del tuono. La paura era tanta ma decise di affrontarla. Voleva osservare la tempesta e combattere quella sensazione di terrore. Scese dal letto, facendo attenzione a non urtare quello di sua sorella, che dormiva beatamente.
Un altro lampo illuminò la stanza e Adam poté vedere meglio dove mettere i piedi. Dovette combattere contro il vento per riuscire a spalancare la finestra. Di fronte a lui si estendeva la pianura erbosa, seguita dalla scogliera e dall'immenso oceano. La sabbia veniva assalita da grandi onde e l'orizzonte scuro del mare si confondeva con le enormi nuvole nere. Queste si sovrapponevano e si scontravano, creando forme storte e aggrovigliate. La cosa che lo spaventava di più erano i fulmini improvvisi.
Era assorto nei suoi pensieri, quando un lampo illuminò per qualche secondo qualcosa sul mare. Adam aguzzò la vista per capire cosa fosse. In mezzo a tutto quel nero, scorse una nave. Chi poteva essere tanto folle da mettersi a navigare con un tempo simile? Decise di aspettare un altro lampo. Il cielo lo accontentò e arrivò un rapidissimo fulmine. La luce del lampo consentì ad Adam di non perderla di vista. A quel punto non ebbe alcun dubbio, quella era una nave diretta verso la spiaggia.
Mentre la seguiva con lo sguardo, un fulmine la assalì con tutta la sua potenza spezzandola in due. Mancava così poco alla riva per quelle povere persone. Indietreggiò dallo spavento, urtando il letto. Si girò di scatto per vedere se aveva svegliato sua sorella ma per fortuna Ima dormiva ancora.
Richiuse in fretta la finestra e si rimise sotto le coperte. Prima di addormentarsi decise che il giorno dopo sarebbe andato a cercare i resti di quella nave.