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Quella volta alla fermata dell'autobus

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Quella volta alla fermata dell'autobus.














Jang Eunmi, ormai, era abituata al clima torrido e caldo che c'era a Degau, in Sud Corea. Ma, adesso che avrebbe dovuto vivere per due anni in Canada, si sarebbe dovuta abituare al freddo. E dato che l'inverno era appena giunto in quelle fredde terre, Eunmi si chiedeva come sarebbe riuscita a sopravvivere ad un simile gelo.

Era questo ciò che aveva pensato per tutto il tempo mentre raggiungeva la fermata dell'autobus vicino a casa sua. I suoi piedi, avvolti dai suoi stivaletti Dr. Marten's, facevano lo slalom fra le pozzanghere semi-congelate che rimanevano sempre dopo le nevicate. Quando Eunmi raggiunse la fermata, scoprì che non c'era nessuno oltre a lei. Si mise sotto la tettoia, sospirò leggermente ed aspettò. Come al solito, l'autobus era in ritardo.

Il fatto che l'azienda degli autotrasporti non riuscisse mai a fornire un mezzo pubblico in orario non faceva altro che irritare, e non poco, la ragazza; d'altro canto, questo poteva solo che essere d'aiuto a Min Yoongi, il quale stava raggiungendo a piedi quella stessa fermata. Attorno al suo collo, una sciarpa blu elettrico l'avvolgeva quasi fino a coprirgli metà faccia, ma ciò sembrava non bastare per proteggerlo da quel tipico freddo invernale.

Quando raggiunse la fermata, le porte del veicolo stavano per chiudersi. Allora, Yoongi notò che qualcuno, una ragazza, lo stava aiutando, tenendogli le porte aperte. Sospirò di sollievo, ringraziandola, sorridendo poi al di sotto della sciarpa blu. Lei annuì e velocemente si sedette al suo posto dopo aver timbrato il biglietto.

Come in tutte le storie d'amore che si rispettino, l'unico posto disponibile era proprio quello vicino alla ragazza. Yoongi si sedette, per poi tirare fuori il libro di esercizi di storia. Da bravo maestro del fancazzismo qual'era, aveva dovuto preparare tutta la tesina per il primo periodo all'ultimo minuto.

Eunmi guardò con la coda dell'occhio il ragazzo a fianco, ghignando non appena notò come stesse facendo in fretta e furia i compiti. Come se aiutasse maggiormente, la sua penna saltava e commetteva errori ogni volta che il pullman frenava o faceva una curva. Fortunatamente, Eunmi aveva finito tutti i propri compiti qualche giorno prima di visitare la sorella al collage in Corea. Come se si considerasse qualcuno di importante, la ragazza si prese un momento per ringraziarsi per non essersi cacciata nella stessa situazione tragica del ragazzo al suo fianco.

Decise di tirar fuori il telefono dalla tasca. Il giorno precedente, avrebbe dovuto chiamare la sorella non appena arrivata a casa. Ma quando aveva varcato la soglia del suo appartamento, aveva camminato lungo tutto il corridoio, fino alla sua camera da letto, buttandosi sul letto e addormentandosi ancora vestita.
Questa probabilmente era colpa della caffeina assunta durante il viaggio.

"Hey." Il suono della voce della sorella di Eunmi, ogni volta, le portava una sorta di felicità indescrivibile.
Sapeva di casa.

"Ciao, sono io. Lo so che mi avevi detto di chiamarti non appena arrivata a casa ma mi sono addormentata e ho dormito per una cosa di tipo sedici ore." Spiegò Eunmi cercando di tenere un tono di voce basso, così che le altre persone presenti non le urlassero di attaccare la chiamata.

"Ti capisco. Com'è stato il viaggio? È stato meglio rispetto che alla andata?" Chiese la sorella, dolcemente.

Eunmi sospirò, triste per il fatto che non fosse più con lei.

"No, non è stato poi così male. Nel senso, all'andata sono capitata a fianco di una sclerata vecchietta francese. Invece, al ritorno, il mio vicino mi ha anche portato un paio di caffè quando non avevo voglia di alzarmi, quindi direi perfetto."

"Scusami Eunmi, sto cercando di prestare attenzione ma sono reduce dalla peggior sbornia della mia vita. Sarebbe più semplice per me se parlassi in coreano." Esclamò la sorella.

Eunmi rise di gusto e continuò la conversazione nella sua lingua madre. Mentre la ragazza continuava a osservare con la coda dell'occhio ciò che la persona a fianco stava facendo, la sorella cominciò a chiederle se colui che aveva incontrato in aereo fosse carino, se era stato gentile e altre cose di questo genere - le risposte di Eunmi furono 'sì, è carino ma no, non è stato affatto gentile'.

Provò molte volte a spostare il discorso da lei alla vita al college. Per qualche strana ragione, i suoi pensieri erano vagati fin troppe volte verso il ricordo di quel ragazzo da quando era tornata dal suo viaggio in Corea.

Nel mentre, Yoongi scriveva velocemente la conclusione della sua tesina, inconsapevole che la ragazza seduta al suo fianco fosse colei che l'aveva distratto per tutto quel tempo, non facendolo lavorare la notte prima della consegna.

Quando finì, lasciò scivolare all'interno del suo zaino il quaderno, sospirando.

Ora che la sua attenzione non era più concentrata solo sul suo compito, realizzò che la conversazione che stava avendo la persona a fianco fosse... - è forse coreano? Pensò. Quella lingua gli riportò alla mente la voce che il giorno prima aveva sentito per molto tempo. Prima aveva solo riconosciuto l'accento tipicamente asiatico, ma adesso era diverso.

Il nome, l'accento e poi la lingua.

"Jang Eunmi." Esclamò Yoongi quando in realtà aveva solo dato voce a un pensiero, e si alzò in piedi per scendere alla propria fermata. Si diresse verso la porta, i pensieri che lo stavano estraniando dal mondo, e scese.

Quando raggiunse il marciapiede dove c'era la fermata dell'autobus, guardò verso la finestra e vide Eunmi esattamente di fronte a lui. Il pullman cominciò a muoversi e Yoongi riuscì a leggere il labiale delle parole che pronunciò la ragazza: "Oh mio dio."























Piccola nota dell'autore di cui dovreste essere a conoscenza:
"Giusto per chiarire un minimo le cose, in questa storia, Yoongi è nato in Canada e non è abiutuato a parlare in coreano (questa è la ragione ler cui ci ha messo un po' più di tempo per accorgersi di Eunmi che parlava in coreano). Dato che la sua scuola ha progettato questo viaggio, Eunmi (nata in Corea) è dovuta partire per il Canada (per viverci). Erano entrambi in Corea per delle brevi vacanze e sono finiti per prendere lo stesso volo aereo per tronare a Vancouver, in Canada. <3"

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𝘿𝙀́𝙅𝘼̀ 𝙑𝙐 || ᵐⁱⁿ ʸᵒᵒⁿᵍⁱ (Traduzione Italiana) ✓Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora