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Quella volta al negozio di musica

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Quella volta al negozio di musica.














Jang Eunmi era un miscuglio di cose: era autoritaria, emotiva, gentile, stravagante. Ma l'unica cosa che tutti notavano fin da subito era che lei non era in grado di serbare rancore.
Con nessuno. Nemmeno con il suo peggior nemico.

Per questo, Yoongi era gia stato perdonato per non averle detto che in realtà era fidanzato. Questa decisione era stata presa nel letto principalmente per due motivi: A) Gli aveva detto a malapena il suo nome, quindi perchè mai avrebbe dovuto rivelargli se fosse stato single o meno B) Quando aveva fatto mente locale di tutti i loro incontri, mai, e dico mai, il ragazzo aveva iniziato a flirtare seriamente.

Non importava cosa lei pensasse di Yoongi, principalmente perchè aveva ormai dovuto ammettere a se stessa che mai lo avrebbe più rivisto.

(Chiaramente, doveva ancora capire che tutto questo in realtà fosse più serio di una semplice coincidenza).

In ogni caso, i suoi sentimenti erano irrilevanti dal momento che quella sera sarebbe dovuta andare a una festa. Come l'avrebbe passata? Semplice. Aveva ormai gia pianificato come il suo unico obbiettivo sarebbe stato quello di ubriacarsi talmente tanto da scordarsi il proprio nome.
E quindi anche il suo.



Yoongi, per altro, era ancora confuso per l'intera scena che si era verificata ormai due giorni prima. Non poteva essere così male a flirtare con le ragazze da farle scappare, no?

Dopo che Eunmi era volata via come il vento, era tornato al proprio tavolo, aveva finito il caffè e per ultimo aveva studiato qualcosa di matematica.

La ragazza con cui avrebbe voluto provarci prima aveva tentato in vano di stabilire un contatto visivo, ma nè la mente nè il cuore di Yoongi le andarono incontro, quindi ben presto si arrese e lasciò il locale.



Tornando al presente, Yoongi stava sistemando un espositore di CD nel negozio di musica in cui lavorava. Come al solito, era totalmente deserto. Onestamente, nemmeno Yoongi sapeva spiegarsi come esso non avesse ancora chiuso, ma fino a quando lo avrebbero pagato bene e avrebbe potuto ascoltare tutta la musica che voleva, mai si sarebbe licenziato.

Proprio perchè Yoongi era l'unico di tutti i dipendenti di quel luogo a capirci un po' di musica, il titolare gli aveva affidato l'incarico di creare una playlist da mettere come sottofondo. Proprio in quel momento, una musica lenta e dolce stava passando dagli autoparlanti sofisticati che erano stati recentemente cambiati. Quella melodia gentile gli riportò alla mente come la sua amorevole madre, quando era piccolo, gli cantasse le ninne nanne prima di andare a dormire.

Forse era solo una questione di ricordi appena tornati a galla, forse aveva dormito male la sera precedente, Yoongi improvvisamente si sentì stanco. Lanciò uno sguardo all'orologio e quest'ultimo gli indicò come mancassero solo due ore alla fine del turno.

𝘿𝙀́𝙅𝘼̀ 𝙑𝙐 || ᵐⁱⁿ ʸᵒᵒⁿᵍⁱ (Traduzione Italiana) ✓Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora