II

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Spesso e volentieri l'essere umano agisce per istinto ed è ascoltando il proprio istinto che si fanno le scelte migliori.

Per molti è davvero così.

Per Zayn no perché lui non sa cosa significa l'istinto, o meglio lo sa, ma non lo usa, non lo capisce, non si ascolta.

"Quindi che fai?" gli chiede Louis dall'altra parte dello schermo "Non vieni, vero? Se decidi di non farlo, tranquillo che è comprensibile." lo rassicura "Tanto ad Harry non ho neanche detto niente, perciò non preoccuparti proprio." continua.

"No Lou, non è quello il punto. E' che ci sono corsi che non posso perdere in questo periodo ed ho bisogno di stare qui." vero, ma in parte.

"Ok, Zay." annuisce l'amico "Però sai che non hai bisogno di giustificarti con me e puoi dirmi tutto, vero?"

"E' scontato, questo." accenna un sorriso "Ora però devo lasciarti, ho un po' da fare, salutami Harry." gli dice, prima di chiudere la videochiamata.

Si lancia letteralmente sul letto, gli occhi sbarrati al soffitto e sbuffa, una parte di sé è curiosa di partecipare a quell'evento, soprattutto perché sono tematiche che ha a cuore, ma l'altra parte della sua anima è davvero troppo restia e ferma a non voler inceppare nuovamente in meccanismi che non riesce a comprendere. Inoltre, il passato per lui è ancora un tasto dolente ed a volte i tasti dolenti non vanno toccati, è bene non far riemergere a galla le brutte esperienze quando fanno del male tangente, è meglio lasciarsi tutto alle spalle e lui ormai la sua decisione l'ha presa. E' orgoglioso di aver fatto dei passi avanti, di aver voltato pagina. E' relativamente sicuro della sua scelta, però non riesce a smettere di pensarci.

"Dove cavolo sono i miei cereali?" domandò ad alta voce Zayn mentre continuava a cercare negli scaffali quel prodotto che aveva sempre visto allo stesso posto e che non riusciva a trovare più. "Scusa, ma com'è possibile? Che palle." continuò, controllando tra una scatola e l'altra innumerevoli volte. "Non puoi andare nel panico per dei cereali." gli fermò il braccio Liam, lui mollò subito la presa con uno brusco scatto e il broncio fisso in viso. "Non sto andando in panico." abbassò lo sguardo "Mi sto solo innervosendo." incrociò le braccia come faceva sempre quando voleva rifiutare la comunicazione. "Non ci sono i miei cereali." borbottò. Liam sospirò accarezzandogli i capelli "Vuoi calmarti?" "No, lasciami stare." gli urlò contro, facendo girare anche qualche signora che camminava con il proprio carrello nel reparto. "Vuoi davvero fare una scenata per dei cereali?" chiese ancora.

"Posso esservi d'aiuto in qualche modo?" si intromise un commesso avvertendo la tensione che c'era nell'aria. "Ecco finalmente qualcuno." prese parola Zayn, Liam fece per tirarselo dietro ed andare via per evitare che scoppiasse lì, proprio in quel momento, ma era ormai troppo tardi "E' mezz'ora che cerco questi benedetti cereali e non li trovo, ma ti sembra un buon omportamento? Sono stati sempre qui ed ora non ci sono, perché non imparate a fare il vostro lavoro qua dentro? eh sì uso il plurale perché ce l'ho con tutti, siete inutili, che cazzo." Liam non lo fece nemmeno terminare perché aumentò la presa sul suo braccio e se lo portò via con forza, quello però prese ed iniziò a correre nel parcheggio. Sapeva che era in preda ad un crollo emotivo, era da giorni che lo avvertiva strano, era sempre quel tipo di persona che sopportava e sopprimeva qualsiasi tipo di emozione fino allo sfinimento, per poi arrivare a quel punto dove iniziava a sbarellare come un pazzo. Ed era proprio quello che stava facendo, il pazzo. "Che cazzo hai?" "Non- non hanno i miei cereali!" "Ehi." gli si avvicinò Liam con cautela, senza avanzare un contatto diretto, semplicemente standogli davanti, vicino, lo guardò intensamente, cercando di leggergli dentro, se avesse potuto davvero avere la possibilità di leggergli dentro lo avrebbe fatto, lo avrebbe fatto davvero perché sapeva quanto fosse difficile per lui esprimere a voce le sue frustrazioni. Gli diede il suo tempo, rimasero così uno di fronte all'altro per parecchi minuti, non una parola, solo un po' di vento a scompigliargli i capelli. Zayn strinse i pugni fino a conficcare le unghie nella proprio pelle con forza. "Ti fai male, così." "Non m'importa." a quel punto prima gli sfiorò le mani con un tocco leggero, poi riscontrò che l'altro non aveva battuto ciglio e quindi circondò le braccia attorno alla sua schiena, lo tenne stretto a sé, è in quelle braccia che Zayn capì di potersi lasciar andare per un po' e semplicemente piangere, è in quello spazio che si sentì salvo e sicuro. "Ho un po' paura." pronunciò con un filo di voce "Sono quasi alla fine dell'ultimo anno, sai come vanno le cose, è tutto così incerto, che cosa accade ora?" domandò più a se stesso che al suo interlocutore "Voglio fare tutto alla perfezione, lo sai. E se qualcosa andasse male, come con i cereali? Lo so, è un esempio stupido, però è vero, cioè le cose non vanno sempre come voglio e ci sta, però io non riesco proprio ad accettarlo. Che faccio se non vengo ammesso al college? E cosa succede se vengo ammesso e perdo tutti i miei amici, e se perdessi anche te?" vomitò quello che gli passava per la testa, era così stressato, preoccupato, nervoso per il futuro imminente dal non riuscirsi a godere il suo presente e quello che di bello la vita gli stava riservando in quel momento. "Un passo alla volta." gli rispose di getto Liam "Uno scalino alla volta, un mese è fatto di trenta giorni, una settimana di sette, un giorno di ventiquattro ore, un'ora di sessanta minuti, un minuto di sessanta secondi, e potrei continuare all'infinito." "Sì, ma non capisco dove vuoi arrivare, puoi arrivarci e basta?" perché Zayn era frettoloso, le sue risposte le voleva sempre e subito, correva, correva, ma dove cazzo arrivava alla fine? "E' questo il punto, devi dare il tempo alla vita di fare il proprio corso." spiegò "Adesso devi aspettare." cercò di dirgli con calma "Ma io non voglio... voglio saperlo ora." tentò di esprimere il suo punto di vista "Voglio capire se posso considerarmi un fallimento, non dirmi che non lo sono." lo anticipò "Ma io non ti considero un fallimento e non dovresti neanche tu." gli disse comunque "Sei una persona intelligente ed appassionata con delle importanti attitudini, magari le avessi io. Sei creativo, riesci a vedere negli altri delle cose che noi non riusciamo neanche a pensare, sei sensibile, sei dannatamente attento a tutto e a tutti, sei un artista." continuò "Non puoi vederti come un fallimento, e sono certo che andrà tutto bene, e se non andrà bene sarà solo un loro problema perché tu riuscirai in un modo o nell'altro a fare quello che ti piace e ad essere quello che vuoi essere perché su questo sei determinato e caparbio. Andrà bene, comunque." "E se andrà bene, cosa ne sarà... di tutto il resto?" lo strinse più forte perché avvertiva la sua fragilità in quel momento e Zayn si sentiva così piccolo ed infantile da provare imbarazzo per se stesso, però era seriamente spaventato, perché lui era consapevole di essere capace di rovinare le cose da un momento all'altro, perché era pesante, testardo, insicuro, malpensante la maggior parte delle volte, insostenibile, insopportabile... "Zayn, chi ha imparato veramente a conoscerti non ti lascia andare." gli rispose spontaneamente "Non ti lascerei mai andare, come potrei? Scusa, hai stravolto completamente la mia vita, senza di te sarei ancora quel cagnolino frustato che sfrutta i soldi di papà, e non lo dico per dire, lo dico perché è vero. Sono cambiato tantissimo, con te al mio fianco mi sento migliore e sono orgoglioso di quello che stiamo costruendo giorno per giorno, abbiamo ancora tanto su cui lavorare, ma col cazzo che ti lascio andare arrivati a questo punto, scusa eh, hai perso la testa?" "Lo dici adesso questo, poi..." "Ma non pensarci nemmeno." "Devo pensare ad adesso?" domandò quindi, riprendendo il discorso che gli aveva fatto poc'anzi. "Devi pensare ad adesso, dobbiamo pensare ad adesso." gli confermò "Però questo non cancella che ci sarò finché mi permetterai di esserci, tienilo ben a mente."

Only the brave|Ziam| Taffy Love' Spin-OffDove le storie prendono vita. Scoprilo ora