Dopo quelle parole Kenma rimase pietrificato, non aveva mai tenuto conto del fatto che anche Shōyo potesse stare male in tutta quella situazione, non aveva tenuto conto del fatto che probabilmente l'arancione aveva iniziato a pensare di non essere mai stato abbastanza importante per il biondo, magari non aveva nemmeno mangiato in quei giorni.
Un colpo di tosse scosse il suo corpo esile, seguito da altri sempre più forti che non portarono altro che chiazze di sangue sulle mani del maggiore e petali di girasole, fortunatamente Hinata si era appena allontanato, solo non abbastanza da non notare l'accaduto.«Kenma...che succede..?» quest'ultimo scosse la testa, sentendo delle lacrime inondare i suoi occhi color ambra e dei tremiti lungo tutto il corpo.
«Kenma...» disse nuovamente Shōyo, avvicinandosi al maggiore e afferrando con delicatezza i suoi polsi.
«Seguimi, ti accompagno a lavare le mani ok?» sussurrò con un piccolo sorriso sulle labbra, muovendo qualche passo all'indietro, senza mai spostare lo sguardo dagli occhi del maggiore ed accarezzando di tanto in tanto i suoi polsi con dolcezza, fino ad arrivare nel grande bagno della casa del biondo e spostare una mano dal braccio del ragazzo, così da poter aprire l'acqua calda del lavandino e portare entrambe le mani di Kenma sotto di essa, curandosi di lavare via ogni rimasuglio di sangue e girasoli.
«Grazie...» disse il biondo con un mormorio, non capiva come quello scricciolo potesse anche solo interessarsi a lui...e come facesse ad essere così dolce e gentile...come diamine fosse in grado di farlo sorridere anche con le labbra sporche di sangue e petali.
Shōyo iniziò ad asciugare le mani del maggiore, stando attento a non lasciarle umide ma in modo che restassero soffici, sapendo bene che il biondo odiava quando le sue dita erano troppo secche o troppo bagnate, cosa che non lo aiutava a concentrarsi sui suoi videogiochi o rendeva scomodo tenere il cellulare saldo tra le mani.
Kenma guardava il più piccolo quasi senza respirare, terrorizzato dalla possibilità di infrangere quella minuscola bolla che li circondava e li proteggeva dall'esterno, sentì il suo cuore battere con forza dentro al petto, probabilmente se Shōyo non fosse stato così concentrato se ne sarebbe accorto all'istante.
Appena finì alzò lo sguardo sul viso arrossato di Kenma, con un enorme sorriso, stampando poi un bacio sulla guancia del biondo.
«Ora è tutto okay, andrà tutto bene finchè sarò con te, giusto?» Kenma annuì lentamente subito dopo l'affermazione del minore, provando ad ignorare il fatto che sentisse ancora il calore delle labbra di Shōyo premere sul suo viso.
«Mi ero quasi dimenticato di averti portato della torta di mele fatta da me e da Natsu...non so quanto possa essere buona ma ha insistito per prepararti qualcosa appena ha saputo che stavi male...» disse Hinata, arrossendo leggermente, Natsu si era presa a cuore Kenma da quando le aveva permesso di sistemarle i capelli, da quel momento con la bambina era sempre un ''Shōyo, quando viene Kenma-chan a trovarci??'', non si sarebbe sorpreso se la piccola avesse sviluppato una cotta per l'amico.
«Beh..se Natsu l'ha preparata solo per me non posso rifiutare...» sorrise leggermente pronunciando quella frase, una situazione rara che riservava solo a Shōyo, a nessun altro era concesso di fare un salto nelle sue emozioni più profonde, forse solo a Tetsurō di tanto in tanto, parlando ovviamente di Hinata.
Solo che questo Kenma non poteva saperlo, non poteva sapere quante lacrime avesse versato per Hinata e quanti sorrisi gli avesse dedicato.Quest'ultimo si prese il diritto di afferrare Kenma per una mano, trascinandolo verso la piccola e perfettamente pulita cucina del ragazzo, prendendo il proprio zaino e tirandone fuori una scatoletta di plastica colorata, contenente tre fette della tipologia di torta di mele preferita dal biondo, calda, con abbondante cannella e mele rigorosamente rosse al suo interno, assieme ad essa, Shōyo, aveva portato anche un nuovo videogame appena uscito di cui aveva parlato con il maggiore ed un paio di volumi di ''Toilet-bound Hanako-kun'' e ''Saiki K.''.
Kenma non sapeva che dire al minore, non era solito a ricevere regali di tale portata da persone che non fossero Kuroo, il quale lo faceva principalmente perchè obbligato.
Si limitò ad avvicinarsi al ragazzo e a posare la propria fronte sul suo petto, godendosi la mano dell'arancione che iniziava ad accarezzare i suoi capelli.
In seguito alzò lo sguardo e fece per ringraziare il ragazzo di quelle attenzioni ma restò scioccato sentendo del calore sulle proprie labbra, d'istinto socchiuse gli occhi, come se fosse stato colpito da una secchiata d'acqua in pieno viso, nella sua mente iniziarono a susseguirsi serie di immagini, scorrevano veloci impedendogli di capire cosa stesse effettivamente succedendo.Appena riaprì gli occhi vide Shōyo davanti a sé, piuttosto imbarazzato ma c'era qualcosa di strano, qualcosa che non capiva...
«Shōyo..quando ci siamo conosciuti?»
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Losing memories || kenhina
FanfictionKenma Kozume, secondo anno, alzatore titolare della Nekoma. Shōyo Hinata, primo anno, centrale titolare della Karasuno. I due ragazzi si incontrano per l'ennesima volta in campo, finalmente ad una partita ufficiale, solo uno dei due potrà avanzare d...