Arrivarono alla macchina della mora 2 minuti dopo, in completo silenzio.Zulema osservava di sottecchi la ragazzina, quasi ne volesse impregnare il ricordo nella mente.
Era bella, aveva un aspetto delicato, dolce, gli occhi grandi e verdi la facevano assomigliare a una cerbiatta.
<<dove stiamo andando?>> le parole brusche di Siria spezzarono il silenzio teso, e Zulema si girò a guardarla, vedendola ancora sulla soglia della portiera.
<<a casa mia.>> le rispose la mora tranquillamente, mentre si accese con mani tremanti una sigaretta.
L'incontro con quella ragazza l'aveva destabilizzata e non poco. Le faceva rinvangare ricordi brutti, dolorosi, e non era pronta per affrontarli di nuovo.
Dato che la biondina non aveva intenzione di salire, Zulema si rigirò ora spazientita.
<<non ti mangio mica tesoro.>> disse con la sua voce ironica.
Siria osservava la donna di fronte a lei, chiedendosi se quello che stava facendo era in qualche modo... sensato.
Ma poi si scosse le spalle ed entrò, fottendosene delle possibili conseguenze.
"Devo scoprire dove sia mia madre." Pensò, autoconvincendosi di fare la cosa giusta.
Le due per tutto il viaggio non parlarono, creando così un'atmosfera rilassata e pacata.
Zulema di tanto in tanto lanciava delle occhiate fugaci alla ragazza, che aveva lo sguardo fisso davanti a sé.
Arrivarono in un quartiere vicino la periferia di Madrid.
Solo dopo un paio di minuti Siria si accorse con stupore che davanti a lei... c'erano centinaia di camper.
<<oh... tu vivi in un camper?>> chiese incuriosita la ragazza, girandosi a guardarla negli occhi, una volta scese.
<<secondo te?>> la risposta secca e brusca dell'araba fece capire a Siria di non insistere troppo.
Si avviarono verso una grande roulotte, un pò in lontananza dalle altre, ai margini del fitto boschetto posto vicino il quartiere.
Una volta dentro, Siria si guardò intorno con un infantile stupore.
Scrutò ogni minimo dettaglio, accarezzando i dorsi degli oggetti e delle varie cianfrusaglie.
<<bene. Ora che la tua ispezione è finita, dimmi perché mi hai cercata.>>
Siria si girò verso la voce bassa e cupa, osservando Zulema seduta a un tavolino del piccolo cucinino con una sigaretta in bocca.
Timidamente, si avviò verso la donna, che aveva gli occhi puntati sulle finestrelle del camper.
Si sedette lentamente su una sedia, senza mai staccare gli occhi da quelli dell'araba, che ora erano su di lei.
Si guardarono in silenzio, scrutando l'altra. I grandi occhi verdi e allungati di Zulema osservavano attentamente il viso della ragazzina.
La somiglianza con Maca era tale che Zulema sentiva al centro del petto un forte dolore.
Non riusciva a guardarla.
<<te e mia madre... stavate insieme?>> il tono di voce di Siria era basso e soave, quasi avesse paura di rompere quella strana ma delicata atmosfera fra di loro.
Zulema la guardò a lungo, mentre nel suo cervello ruotavano impazziti i pensieri.
Se stavano insieme? Bè, in realtà non lo sapeva nemmeno lei.
Non erano una coppia, non erano fidanzate, non erano amiche.
Ma c'era qualcosa che le teneva legate, un sottile filo invisibile che non riusciva a spezzarsi.
Se una andava da una parte, inconsapevolmente l'altra l'avrebbe sicuramente seguita.
Perché non riuscivano a stare lontane.
Flashback
Il braccio destro di Zule era attorcigliato al busto della sua bionda, tenendola stretta a sé.
Il viso dell'araba era sepolto nel collo di Maca, inspirando il forte profumo che la sua pelle emanava.
In quel momento, non riusciva a fare altro che sentire l'odore familiare dei suoi capelli che le sfioravano delicatamente il naso, rimanendo in silenzio godendosi quel momento.
Le dita di Maca passavano dolcemente sul viso della sua mora, creando tracce in ogni punto dove passava.
Era ben consapevole l'effetto che le faceva. Il tocco delicato e gentile che le riservava Maca, Zulema non l'aveva mai provato in tutta la sua vita, e ora se ne stava comoda fra le sue braccia, accoccolata al suo corpo caldo protettivo.
Il loro silenzio rilassato fù spezzato da un leggero sospiro da parte della bionda, e Zule alzò subito gli occhi, scostandosi un pò da Maca per guardarla meglio.
I grandi occhi verdi della bionda erano puntati sulla finestra della roulotte, osservando le foglie degli alberi che si intersicano fra loro.
<<che hai?>> chiede immediatamente Zulema, ormai conoscendo a perfezione ogni minimo gesto e particolare della sua bionda.
<<niente.>> rispose neutra Maca, ancora con gli occhi fissi sulla finestrella.
Zulema capì subito che c'era qualcosa che non andava, e si alzò sui gomiti, coprendosi i seni scoperti con il lenzuolo.
Prese delicatamente il viso di Maca con due dita e lo girò verso di lei, osservandone i bellissimi occhi.
Maca si perse nello sguardo penetrante dell'araba, pensando a quanto era bella, nuda sotto le lenzuola.
<<Maca.>> la voce decisa e dura di Zulema non induceva altro che raccontarle cosa passava nella testa della biondina.
Maca sospirò un'altra volta, e si tirò anche lei sui gomiti, buttando fuori il grande peso che gravava dentro di lei.
<<sono incinta.>>
Zulema era immersa nei suoi pensieri, ma un leggero colpo di tosse la fece risvegliare improvvisamente.
Guardò la ragazza di fronte a lei che ancora aspettava una risposta, dopodiché sbuffò leggermente.
<<non stavamo insieme. Eravamo solo compagne di rapine.>> disse lei in modo categorico, alzandosi di scatto.
"Compagne di rapine." Siria rise a questa frase. Come se fare rapine risultasse del tutto normale.
Zulema si girò immediatamente al suono di quella risata.
Le sembrava di sentir ridere Maca.
I suoi occhi si addolcirono osservando la ragazzina sorridere, sentendo dentro di sé una sorta di... strana felicità.
Che non sentiva da tanto, tanto tempo.
Siria smise di ridere dopo vari secondi, prendendo poi dalla tasca del giubbotto un pacchetto di Camel Light.
Gli occhi di Zulema ora si fecero attenti, osservando con grande circospezione ogni mossa della ragazza.
<<fumi?>> le chiese, nel tono un filo di stupore.
<<secondo te?>> la provocò Siria, rivangando la risposta della donna di poco tempo prima.
Zulema si sentì immediatamente infastidita da quella risposta provocatoria, ma non riuscì a trattenere un sorriso, che illuminò il suo volto.
Dopodiché, rimase sconvolta.
Non aveva mai sorriso, mai, da quando Maca l'aveva abbandonata.
Ciao amici, ho provato ad andare avanti ma non so se continuare la storia o meno.
Fatemi sapere comunque voi cosa ne pensate.
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Un amore indissolubile
FanfictionMacarena è scomparsa da 4 anni, lasciando sua figlia, Siria, di soli 14 anni da sola. Un giorno è uscita dalla porta e non è più tornata, abbandonando sua figlia a sé stessa e sparendo per sempre dalla sua vita. Siria è confusa, arrabbiata, delusa...