La ragazza osservò silenziosamente la mora di fronte a lei. Si chiese come mai avesse una lacrima dipinta sulla guancia, una faccia sempre impassibile e seria, ma sopratutto, la cosa che la colpì più di tutto, era il suo sguardo.Era uno sguardo diverso da quelli che aveva incrociato nel corso della sua vita.
Così spento, così vuoto da ogni possibile emozione, privo di ogni allegria, spensieratezza e felicità."Nella vita avrà sofferto molto." Pensò immediatamente Siria, guardando incuriosita la donna che teneva a sua volta gli occhi bassi fissi sul tavolino.
Le sue mani tremavano leggermente nel fitto freddo del camper, e Siria ebbe l'impulso di andare da lei e stringergliele forte, riscaldandola.
Si stupì di quei pensieri, ma venne interrotta dalla voce ora brusca dell'araba.
<<bè, ancora non mi hai spiegato perché cazzo sei qui.>> le disse, con un tono di voce che sfiorava la noia.
Siria tirò un'altra boccata di fumo, dopodiché accavallò le lunghe gambe coperte da dei jeans neri stretti, sempre sotto lo sguardo attento della mora.
<<mia madre è sparita, come ti ho detto, da ben 4 anni.
Una mattina è uscita di casa e non è più tornata.>>La voce della ragazza ebbe un tremolio momentaneo, tanto che Zulema puntò gli occhi su di lei, chiedendosi se ora avrebbe pianto.
Perché se lo avesse fatto, lei non sarebbe stata in grado di fare assolutamente... niente.
Non era brava a consolare le persone, anzi, non era brava a stare con le persone.
La sua, era un'anima solitaria. Preferiva di gran lunga stare isolata da tutti.
Ma stranamente, l'incontro con quella ragazzina non le dava fastidio affatto.
Siria si perse nel cielo oltre la finestrella, e Zulema notò subito come i suoi occhi si fossero fatti malinconici.
Su una cosa era brava. Capire gli stati d'animo delle persone.
Forse per sfuggire ai propri.
<<io vado, si è fatto tardi.>> la voce ora incrinata della ragazza spezzò il silenzio fra le due, e Zulema alzò immediatamente la testa verso di lei, guardandola con occhi leggermente sgranati.
Per qualche strano motivo dell'universo, non aveva nessuna voglia di rimanere sola.
Avere vicino la ragazza... la faceva sentire in qualche modo più vicino a Maca.
<<no. Rimani qui.>>
Siria si immobilizzò, girandosi lentamente verso la mora.
Le stava chiedendo... di rimanere? Quasi le venne da ridere per quella strana situazione.
Zulema si accorse della sua risposta affrettata, e si schiarì la voce, ora con un tono leggermente più duro.
<<cioè, rimani qui per ora. Devi raccontarmi bene tutto ciò che è avvenuto prima della scomparsa di... Maca>> pronunciare il suo nome le fece battere il cuore velocemente.
Maca. Quanto le mancava quel nome. Quanto le mancava lei.
Ma non lo avrebbe mai e poi mai ammesso.
Siria annuì piano, ancora guardandola negli occhi, ma Zulema si sentì improvvisamente sopraffatta da quegli occhi penetranti, e distolse in fretta lo sguardo.
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Un amore indissolubile
FanfictionMacarena è scomparsa da 4 anni, lasciando sua figlia, Siria, di soli 14 anni da sola. Un giorno è uscita dalla porta e non è più tornata, abbandonando sua figlia a sé stessa e sparendo per sempre dalla sua vita. Siria è confusa, arrabbiata, delusa...