Eri sdraiato sul mio letto come una caramella

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Hero

"Giuro su Dio che lo uccido se la tocca" ringhio a Theo.

Stavamo pranzando a scuola e non riuscivo a smettere di fissare Alex e Jo dall'altra parte della mensa. Sono seduti da soli a parlare e ridacchiare tra loro e Alex ha la sua mano sulla guancia di Jo accarezzandole la pelle e i suoi capelli.

"Fratello, non la odiavi o qualcosa del genere?" Chiede Theo mettendosi una patatina fritta in bocca e guardando loro.

"Si" dico. Non ho mentito. L'ho odiata. La odiavo così tanto per avermi fatto sentire così per lei.

"Non sembra. Ti comporti come un fidanzato geloso" mi fa notare.

Lo guardo male. "È mia sorella. Non dirlo più" gli dico ma soprattutto a me stesso cercando di convincermi.

Mio padre mi ha detto l'altro giorno che ha intenzione di adottarla. Davvero. Allora sarebbe stata la mia vera sorella. Odio quell'idea più di quanto odi lei. Ma questa è la sua unica possibilità di avere una vera faniglia. E non le toglierei mai questa possibilità.

Li osserviamo entrambi per un pò. Anche se sono molto arrabbiato con lei perchè sta con lui, il mio cuore non può fare a meno di addolcirsi alla vista di Jo che ride con lui. Almeno sta sorridendo...

All'improvviso vedo Alex porgerle una rosa. Il suo viso diventa subito rosso. Spinge via la rosa dicendogli qualcosa ma lui continua a sorridere cercando di convincerla a prenderla. Alzo le sopracciglia.

"Lo vedi anche tu?" Chiedo a Theo. Lui si aggiusta gli occhiali e annuisce.

Alla fine vedo Jo prendere la rosa facendogli un sorriso impacciato. In cambio Alex le da un bacio sulla guancia e lei arrossice di nuovo. 

Stringo con forza la forchetta di plastica facendola rompere a metà. "Amico, rilassati. Sembra buono per lei" dice Theo.

"Segue una terapia. È fottutamente pazzo" rispondo.

"Sai che i suoi genitori sono morti anni fa. Non è facile far fronte alla perdita di qualcuno. Alcune persone hanno bisogno di aiuto. Questo non ti rende pazzo" mi dice Theo abbassando la testa.  Lo conosceva in prima persona da quando aveva perso sua madre quando era piccolo. "Sii grato di avere entrambi i tuoi genitori con te e che entrambi si preoccupano per te" poi indica Alex e Jo. "Entrambi non riescono a relazionarsi con quello".

Theo ha ragione. Dovrei essere più grato. I miei pensieri vengono interrotti quando vedo Alex appoggiare la fronte su quella di Jo e chiudere gli occhi.
Jo gli sorride goffamente e gli posa delicatamente le mani sul petto. Stava per baciarla di fronte a me. Di fronte a tutta la mensa.

I miei occhi si spalancano e inizio a prendere a pugni il braccio di Theo più volte senza staccare gli occhi dalla coppia. Alla fine Jo si tira indietro e lascio un sospiro di sollievo.

"Theo, chiedi a Jo di uscire" ordino con fermezza.

"Che cosa? Non posso farlo! Non è contro il codice fratello o qualcosa del genere? Lei è tua sorella" dice.

"Lei non è mia sorella!" Ringhio. "Inoltre mi fido di te molto più di lui. Preferisco vederlo con te che con lui."

"Perchè ci tieni così tanto Hero? Se davvero non vuoi vederla con lui, alzati e chiedile tu di uscire."

In risposta gli do una pacca sulla nuca. "Non posso farlo, idiota. È mia sorella" dico.

Theo alza gli occhi al cielo. "È tua sorella si o no? Sono un pò confuso".

Sospiro non sapendo cosa rispondere. "Quindi questo significa che se non fosse tua sorella ci proveresti?" Mi chiede.

Stringo le labbra e serro la mascella e poi mi passo una mano tra i capelli.

La ragazza che aveva un solo vestito (herophine)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora