5.

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Lo guardavo nascosta dietro a Tooru che si allontanava per poi girarmi dall'altro lato, Tooru dopo che capii la situazione si mise difronte a me e mi guardò: "sei sicura di voler andare?" Io sorrisi e lo abbracciai: "grazie per il cappello - dissi per poi sciogliere l'abbraccio - andiamo?"

Tooru è la persona più dolce e tenera del mondo, mi sopporta tanto, è gentile con me.. è diverso del rapporto con Heiji, ho il cuore che mi batte all'impazzata, penso a una cosa da dirgli e ne dico una completamente diversa, ha un sorriso magnetico e potrei andare avanti all'infinito.

Decisi che ad Akai non volevo dire nulla, prima di tutto perchè oggi è stata la nostra prima uscita, e seconda cosa mi avrebbe sicuramente vietato di uscire per la mia incolumità. Lo capisco perfettamente ma non posso rimanere rinchiusa nella stanza d'hotel manco fossi agli arresti domiciliari.

Dopo la splendida serata passata al Karaoke mi accompagnò in Hotel con la sua macchina bianca, era fantastica, sul serio, ho adorato l'interno in pelle nero. Parcheggiò difronte all'hotel e mi gira verso di lui quando spense la macchina: "ti ringrazio. Mi sono divertita tantissimo.." Lui sorrise e mi accarezzò i capelli per poi rimettere le mani sul volante: "anche io mi sono divertito tanto.". Sorrisi e gli diedi un bacio sulla guancia:" allora.. ci vediamo in giro, grazie di tutto" stavo per scendere dalla macchina ma mi fermò:

"Senti.. che ne dici di rivederci domani?"

Lo guardai con uno sguardo indecifrabile, il mio stomaco era pieno zeppo di ballerini che stavano facendo piroette, io sorrisi ed annuii visto che non riuscivo ad emettere una parola, lui sorrise soddisfatto e anche ricambiò il bacio che gli diedi precedentemente per poi lasciarmi un foglietto con scritto un numero di telefono, guardai prima il foglietto e poi lui: " ti dispiace se sta sera ti chiamo? così.. puoi dirmi nel dettaglio il luogo e l'orario.." dissi timidamente, lui scoppiò a ridere e io lo guardai falsamente offesa: " che c'è?!" lui mi guarda ancora ridendo: "sei strana quando sei dolce" disse ancora ridendo. Non ci misi tanto tempo a seguirlo a ruota: " okay la prossima volta ti insulterò prima di andarmene! Visto che non ti godi i miei rari momenti teneri e dolci!" Sorrisi sotto i baffi e lui alla fine rispose alla mia domanda: " risponderò volentieri, comunque - mi disse in tono dolce - ora vai prima che qualcuno ti veda. Tieniti il cappello che non si sa mai."

Scesi dalla macchina e dopo che lui mi fece un cenno con la mano, guardai la sua macchina allontanarsi dall'hotel. Entrai andando alla reception chiedendogli la mia chiave per poi andare davanti all'ascensore e aspettare che scendesse.

"Sei strano senza cappello, lo sai vero?" "Si si lo so, ma se ho il cappello mi viene la voglia di indagare, quindi preferisco non portarlo."

Mi irrigidii di colpo.

Era lui.

Girai lentamente il viso e inquadrai Kazuha e Heiji che parlavano del più e del meno, finche Heiji, secondo me sentendosi osservato, guardò verso la mia direzione, mi girai subito molto anti sgamo e lui si avvicinò a me, io guardavo in basso e lui continuava a fissarmi.

Cosa si faceva a Tokyo.

"Ci siamo già visti?" l'ascensore arrivò ed io entrai lentamente sempre a testa bassa.

Avevo deciso di lasciargli il desiderio del dubbio. E' un bravo detective, capirà all'istante la mia identità. So che ha una voglia sfrenata di indagare. Ma è per colpa mia se si è preso una pausa.

Schiacciai il piano della mia destinazione, lui era ancora difronte all'ascensore, e quando le porte si stavano per chiudere alzai lo sguardo e ci guardammo negli occhi:

"Maria..








"Ti ho visto."
"Ci sto lavorando."
Sorrise: "E' proprio come me."

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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 30, 2020 ⏰

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"La figlia di Vermouth - parte II" - DCDove le storie prendono vita. Scoprilo ora