Ti amavo ancora prima di conoscerti

5.

Cole's pov

Era scappata via e stava piangendo, si capiva dalla sua voce. Non sapevo cosa avessi detto per farla arrabbiare tanto, sinceramente. Pop uscì dalla cucina con la mia ordinazione e venne verso di me.

P:- Cos'è successo?

C:- Non lo so, le ho chiesto scusa per l'ultima volta e ho detto che sapevo chi era, della sua famiglia, e lei si è arrabbiata.

Pop sospirò e si mise seduto di fronte a me, dov'era seduta lei. 

P:- Non so cosa sia successo tra di voi, ne so cosa è successo con la sua famiglia, ma so che è un argomento delicato per lei e lo è sempre stato. Non ne ha mai voluto parlare, ma so che non se la passa bene.

Annuii e iniziai a magiare, però c'era qualcosa che non mi permetteva di gustarmi il mio panino. era come se qualcosa mi chiudesse la gola. 

L:- Pop, il grembiule è sporco, dove vuoi che lo lavi?

Era lei. Mi voltai verso la provenienza della voce e la vidi in piedi con un grembiule in mano. Aveva gli occhi rossi e le guance rigate dalle lacrime. Anche in quelle condizioni era bellissima. Ma non mi degnava di uno sguardo, l'avevo ferita davvero questa volta.

P:- Lascialo sul bancone, non preoccuparti, ci penso io.

Lei annuì e lasciò il grembiule sul bancone, per poi andarsene di nuovo.

C:- Dove vai se scendi quelle scale?

Chiesi alludendo a quelle che aveva appena sceso la biondina.

P:- In una specie di seminterrato.

C:- Posso andarci?

Pop annuì confuso. Lasciai Pop solo al piano di sopra e scesi le scale. Mi trovai in una stanza abbastanza grande. In un punto quasi all'angolo della stanza, c'erano varie coperte, uno zaino e altre cose. Sopra ad un paio di coperte stese a terra c'era Lili seduta, girata di spalle, che scriveva qualcosa su un block notes mentre canticchiava qualcosa. Mi avvicinai lentamente per sentire cosa cantava.

L:- Can we be seventeen? Is that so hard to do?

Mi avvicinai ancora un po' cercando di fare silenzio, ma mi sentì. Si girò verso di me e si alzò di scatto, lasciando cadere il block notes con la matita.

L:- Che ci fai qui?

C:- Volevo chiederti scusa.

Dissi mentre mi chinavo per raccogliere il block notes. Lei si abbassò in fretta e cercò di prenderlo, ma io lo avevo già preso. 

C:- Penso ti sia caduto questo. 

Dissi porgendoglielo. Mi cadde l'occhio sul foglio aperto. Lei tentò di sfilarmelo dalle mani, ma tesi il braccio verso l'alto, in modo che lei non ci arrivasse data la differenza di altezza.

L:- Dammelo!

La ignorai e iniziai a leggere.

C:- "Ti voglio in ogni tua sfumatura. Tutto il bene e tutto il male". L'hai scritta tu.

L:- Non sono cose che ti riguardano.

Disse freddamente guardando da una parte. Ritornò con lo sguardo su di me e piantò i suoi occhioni verdi nei miei. Dio, se era bella! 

L:- Ridammelo. 

Disse fermamente, protendendo una mano verso di me. Glielo diedi poi iniziai a guardarmi intorno. 

C:- Vivi qui? 

L:- Non che la cosa ti riguardi, ma si.

Mi girai verso di lei.