quando il ragazzo uscì dal bagno, con le braccia fasciate e le guance arrossate assieme agli occhi per le lacrime, si sedette sul letto, prendendosi la testa fra le mani, sentiva il cuore pesante, come se stesse per cadere e frantumarsi in piccoli pezzettini insignificanti e diventare un senza cuore. a scuola, prima, era conosciuto esattamente così. ma ora era conosciuto come un piagnucolone, nonostante non avesse mai pianto e mostrato i suoi sentimenti alla classe come a scuola. solo una volta, per un attacco di panico.
chiuse gli occhi per alcuni secondi, vedendo una figura scura, come se fosse in controluce, arrivargli man mano più vicino. la figura aveva i capelli lunghi, per il resto sembrava un ragazzo normale. quando gli si avvicinò del tutto gli occhi della creatura si aprirono di scatto, erano rossi, spaventosi. il castano si alzò di scatto tenendosi il cuore che per poco non esplodeva. si guarda attorno facendo un sospiro di sollievo, sollevato. nessuno era presente lì. quindi, si alzò e andò alla scrivania, pronto a disegnare ancora e ancora quel ragazzo inesistente che tanto amava. notò una cosa però: sul foglio, il disegno era scomparso del tutto. niente di niente, solo il suo sangue e le sue lacrime erano lì presenti.
qualche secondo dopo si sentì toccare la cresta, sobbalzò. si girò con la sedia, osservando la persona lì presente. non ci poteva credere. "c-come..." disse il ragazzo, senza parole vedendo quella persona.
la ignota persona sorrise chiudendo gli occhi, ridacchiò poi al castano scompigliandogli i capelli.
"cosa? non mi aspettavi?" disse dopo aver accarezzato per molto i capelli del punk ancora incredulo. gli si formò un sorriso dolce, innocente e con fare amichevole. "Nathan... sei solo frutto della mia immaginazione, non è così?..." gli chiese il ragazzo, distogliendo lo sguardo da lui, con di nuovo gli occhi lucidi.
"ovvio che no, mi hai invocato tu. piccolo scemotto" gli diede un bacio sulla fronte, alzandogli il viso verso di sé dopo averlo preso tra le mani. iniziò ad accarezzarlo con i pollici, compiendo movimenti rotatori. "tu sei solo un mio disegno.. quand'è che mi sono drogato?!" staccò le mani del ragazzo sbuffando. si strofinò gli occhi velocemente per poi aprirli. oltre a delle figure geometriche di luce di svariati colori che vedeva, il ragazzo era ancora lì. non se lo spiegava. non aveva idea di cosa fosse. aveva paura.
"non esistono 'ste cose. quando mi sono drogato? sono sempre stato contro queste cose del cazzo! non mi ricordo nulla?!" questi erano i pensieri del castano. non riusciva a darsi una ragione per tutto quello. fece infine spallucce, e si coricò a letto. l'azzurro fece lo stesso, sdraiandosi e abbracciandolo con un braccio, stringendolo ossessivamente a sé. cosa che fece spaventare ancora di più il ragazzo. decise di rimanere ancora lì però, desiderava le sue braccia da un sacco, solo un cretino avrebbe rifiutato, giusto?
*angolo autore*
beh, beh, beh. sembrava figo, scrivendo... è rimasto figo. boh la amo sta storia u.u
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amore disegnato.. || FudoKaze
Fiksi PenggemarCaleb, un ragazzo diventato bullizzato per colpa di un suo ex amico. è alla ricerca di un amico. ama disegnare e scrivere le proprie sventure sul suo diario che tiene con sé da 3 anni a questa parte. un giorno decide di disegnare il suo ragazzo idea...