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“Mi prometti che starai attento?” La voce di Jeff risuonò nella camera in maniera quasi surreale.
Nick si voltò, posando gli occhi sul volto dell’altro; assunse immediatamente un’espressione dolce “Lo sai che tornerò tutto intero.”
Jeff si tormentò le mani con lo sguardo basso “No. Non lo so.” Sussurrò alla fine.
“Credi davvero che Shuester ci manderebbe, se non ne fosse sicuro?”
Il ragazzo sbuffò, prima di rispondere “Sa solo che se non facciamo qualcosa andrà sempre peggio. Non ha scelto la strada migliore, ha scelto la meno disastrosa. E tu ci caschi, come al tuo solito; e mi lascerai qui, ad aspettare, e---”
“Jeff” Nick lo interruppe con decisione, poggiandogli le mani sulle spalle “Io tornerò. Da te. Lo prometto. Lo sai che devo tornare da te; anche se non volessi lo dovrei fare.” Sorrise lievemente, cercando di tranquillizzarlo. 
Sembrava che qualcosa stesse ancora tormentando l’altro ragazzo “Parlami. Cosa c’è che non va?”
“È che … Stavo pensando …” Jeff esitò un attimo, poi scrollò le spalle e continuò “Per Kurt e Blaine ha funzionato” mormorò.
Nick trattenne il respiro: ci aveva pensato anche lui.
“La sfera aveva ragione riguardo a loro. E io mi chiedevo …”
“Se non dovremmo provarci anche noi?” concluse l’altro per lui, in un soffio.
Jeff annuì, lentamente.
“Tu vorresti provare? Perché io non ti direi di no, voglio dire, sei libero di farlo, se vuoi, in fondo la nostra situazione è assurda, abbiamo deciso di non cercare nessuno, non dopo quel bacio, eppure non stiamo ancora insieme e—”
“Nick! Ehi, calmati, per favore.” Jeff gli rivolse un sorriso debole, ma deciso “Veramente … Era quello che volevo dirti io. Cioè, sei libero di provare, se vuoi, adesso che sappiamo che funzionerà anche per noi. Ma io non lo farò. Non ne ho bisogno. Non mi serve nessuna stupida sfera, per saperlo, sai come la penso.” Gli poggiò una mano sul petto, all’altezza del cuore che prese a scalpitare sotto il suo tocco “Amo te. Sei tu la mia anima gemella, il mio pezzo mancante o qualsiasi cosa sia. Per questo non ho intenzione di farlo. Ma capirò, se tu la pensi diversamente …”
“No. No, la penso esattamente come te. Sei tu. E l’ho sempre saputo.”
Si guardarono negli occhi a lungo, emozionati.
Poi si mossero contemporaneamente, avvicinando i loro volti; quando le loro labbra si incontrarono, fu esattamente come quella prima e ultima volta di tre anni prima: troppo perfetta e sconvolgente per essere fraintesa.

“Ehi, Jeff, ti stavo cercando! Seb ha chiesto se vogliamo allenarci un po’ con lui …” Nick si interruppe, notando il volto triste dell’altro; gli si avvicinò, sedendosi accanto a lui sul divano davanti al camino “Ehi.” Lo fece voltare verso di sé “Ti senti bene?”
“No.” Mugugnò in risposta Jeff, stringendosi le ginocchia al petto.
“Come mai?”
Il ragazzo esitò qualche momento, prima di rispondere “Rachel vuole toccare la stupida sfera.”
Nick rise per l’appellativo, ma tornò subito serio “Lo so. Kurt me l’ha detto.”
Rimasero in silenzio un altro po’, ma Jeff non sembrava voler dire altro.
“E questo ti fa sentire poco bene perché …?” Lo incoraggiò Nick, dandogli una lieve spallata.
“Perché io mi sono reso conto di non volerlo fare.” Mormorò Jeff, a voce bassissima; sapeva che l’avrebbe sentito comunque.
Avvertì che il corpo di Nick si irrigidiva accanto al suo, prima di sussurrare “Perché?”, come se non avesse voluto chiederlo davvero.
“Perché ho una teoria” rispose l’altro, a voce altrettanto bassa “Credo che la sfera sia solo per coloro che sono sicuri di non avere accanto la persona che amano, e quindi possono permettersi di cercarla altrove.”
Nick finse di non aver capito. In fondo, era assolutamente impossibile che non avesse frainteso completamente. Gli rivolse uno sguardo interrogativo.
“Io non potrei farlo, non capisci?” mormorò Jeff, guardandolo negli occhi “Non avrebbe alcun senso. Finirei per cercare qualcosa che ho già, e perderei solo tempo.”
“Tu …” La voce di Nick tremava, e non riuscì a terminare la frase: stava davvero dicendo ciò che pensava lui? Era possibile?
“Sì. Io sono innamorato di te.”
Per qualche secondo furono avvolti dal silenzio.
“Sono stato un idiota, non avrei dovuto dirtelo, ora ho rovinato tutto e—” Jeff si era già alzato di scatto, blaterando, ma una stretta attorno al polso lo costrinse a fermarsi e a voltarsi, col cuore in gola.
“Anche io sono innamorato di te.” Mormorò Nick, quasi incredulo; si alzò, senza lasciarlo andare, avvicinando i loro volti “Sono innamorato di te” ripeté “Da quando ti ho incontrato.”
Fu un bacio dolce a suggellare quelle parole; sapeva un po’ di malinconia, ma la scarica di adrenalina che attraversò le loro schiene servì solo a confermare quello che si erano appena detti.
Rimasero con le fronti a contatto, cercando di riprendere fiato.
“Noi non …”
“Lo so.”
“E sarebbe strano … Con Kurt …”
“Sì, sarebbe complicato.”
Jeff annuì, sospirando.
“Ma aspetterò.”
“Anch’io. Aspetteremo il momento giusto.”
Sorrisero ancora.

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