Capitolo 15

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Erano passati tre giorni dal mio ultimo controllo del peso, perciò sapevo che quella mattina sarei dovuto salire sull'oggetto malefico.
Quel pensiero mi svegliò all'alba, impedendomi di riprendere sonno.
L'ansia di non sapere se e quanto peso avessi perso o guadagnato non la smetteva di tormentarmi.
Continuai a rigirarmi nel letto, e abbracciai Lucky in cerca di conforto.

Alla fine riuscii ad addormentarmi per quelli che mi parvero appena un paio di minuti, durante i quali feci sogni tutt'altro che tranquilli.
In uno di questi c'era Will, ma non sorrideva come al solito.
La sua espressione era cupa, triste e malinconica.
Continuava a chiedermi perché mi comportassi in quel modo, e io rispondevo che avrei voluto essere perfetto per lui.
Al contrario di come immaginassi, però, le labbra di Will rimasero chiuse per qualche istante.
La mia ansia cresceva a dismisura, finché non udii la sua voce pronunciare queste parole:

《È inutile, Nico. Tu non sarai mai perfetto!》

Mi svegliai di colpo, con le lacrime agli occhi.
Continuai a chiedermi il senso di quel sogno, ma la mia riflessione venne interrotta dall'entrata trionfale di Will.
Come al solito si posizionò davanti al mio letto, con un sorriso che andava da un orecchio all'altro.

《Forza, raggio di sole, è ora di pesarci!》esclamò.

Mugugnai qualcosa di incomprensibile, dopodiché mi girai dall'altra parte.
Ero distrutto, sia fisicamente che mentalmente.
Volevo solo dormire.
Sentii il biondo sospirare, e subito dopo un paio di braccia sollevarmi a mo' di sposa.

《Perché ogni volta devo tirarti giù dal letto con la forza?》mi chiese Will.

Sbuffando, posai i piedi a terra.
《Perché sei irritante e fastidioso come una zanzara!》esclamai scocciato.
《Anzi, tu sei una zanzara. La mia zanzara personale!》

Il biondo rise.
《Mi fai morire, di Angelo!》esclamò.

E tu mi fai vivere》dissi in italiano, in modo che non capisse.

《Cos'hai detto?》mi chiese un paio di secondi dopo.

Sentii le guance ribollire.
《N-nulla... Che non voglio pesarmi》mentii.

Lui sospirò, prima di portare una mano sulla mia spalla.
Alzai lo sguardo, posandolo prima sui suoi occhi, e infine sulle sue labbra.
Queste erano aperte in un sorriso rassicurante.

《Lo so, e se fosse per me lo eviterei》mi disse.
《Ma purtroppo il signor D vuole sapere come funziona il tuo metabolismo e altre cose che ora non mi vengono in mente, quindi ti prego, voltati e sali sulla bilancia, ok? Farò in fretta》

Annuii, così Will tirò fuori la bilancia dallo zaino e la posò a terra.
Sospirando, tenni lo sguardo fisso su di lui e salii su quel dannato oggetto.

Non appena ebbe visto il mio peso, il biondo sgranò gli occhi.
《Oh》si lasciò sfuggire.

Gli rivolsi uno sguardo interrogativo, ma lui scosse la testa e si passò la mano sul viso.

《Cosa significa "oh"?》gli chiesi, ma lui non rispose.
《Will?》

Lui sospirò, prima di prendere il cellulare.
Le sue mani tremavano, e i suoi occhi si fecero lucidi.
Temevo che sarebbe scoppiato a piangere da un momento all'altro.

《Will?》ripetei.

Anziché guardarmi, lui abbassò lo sguardo verso il pavimento.
Sembrava abbattuto.

《Ho fallito》sussurrò.
《Avevo una sola cosa da fare, e ho fallito》

Si coprì gli occhi con le mani, prima di tirare un lungo sospiro.
《Credevo che in questi giorni stessi mangiando...》disse con voce tremante.

Lucky // Solangelo (AU)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora