Capitolo 17

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Sapevo che a causa del mio peso non mi avrebbe dato una seconda possibilità, perciò stavolta avrei dovuto impegnarmi seriamente.
Avrei dovuto ascoltare la mia parte razionale anziché la malattia.
Avrei dovuto, come nel mio sogno, sconfiggere il demone una volta per tutte.
Fortunatamente non ero solo a combattere questa dura battaglia.
Will aveva promesso che sarebbe stato al mio fianco, e ciò mi diede un pizzico di speranza.
Non molta, ma quanto basta per farmi credere di avere una piccola possibilità di vittoria.
La fatidica luce in fondo al tunnel ad un tratto non sembrava più così lontana.
Mi promisi che avrei cercato con tutte le mie forze di raggiungerla, non tanto per il mio bene, quanto per quello di Will.
Non sopportavo di vederlo giù di morale, perciò avrei fatto qualunque cosa pur di non fargli perdere il sorriso.
Quel sorriso che illuminava, oltre al suo volto, anche qualcosa dentro di me.

《Lo farò. Promesso》gli dissi.

Guardai per un lunghissimo istante i suoi occhi color zaffiro, immaginando di tuffarmici dentro.
Vidi le sue labbra aprirsi in un sorriso luminoso, e in quel momento mi sembrò di impazzire.
Il cuore parve potermi schizzare fuori dal petto, mentre la testa divenne un groviglio informe di pensieri.
Non capivo più nulla.
L'unica cosa di cui ero certo era il fatto di voler assaporare di nuovo quelle labbra calde e soffici.
Will era come una calamita per i miei occhi.
Non riuscivo a distogliere lo sguardo dal suo viso angelico, se non per ammirare il suo fisico perfetto.

《Sei bellissimo》mi lasciai scappare.

《Anche tu》disse sorridendo.

Sentii le guance raggiungere la temperatura di ebollizione dell'acqua, perciò capii di essere arrossito.
Cercai di coprirmi il volto con le mani, ma Will le scansò.
Senza staccare la presa dai miei polsi, piegò la testa di lato e avvicinò le labbra alle mie.

Quel magico momento fu interrotto dall'odiosissimo suono della sveglia, la quale mi ricordò che poco dopo avrei avuto l'appuntamento con il dottor Brunner.
Sbuffai, per poi scendere con calma dal letto (onde evitare giramenti) e darmi una sistemata veloce.

Non appena uscii dal bagno vidi Will lanciare la pallina a Lucky, il quale la prendeva e gliela riportava.
Sembravano entrambi felici e spensierati, e forse fu proprio questo a farmi sfuggire un sorriso.

Lucky voltò il muso nella mia direzione e, non appena mi vide, mi corse incontro scodinzolante.
Gli diedi una carezza veloce, promettendogli che l'avrei coccolato al mio ritorno.

《Andiamo?》mi chiese in quel momento Will.

Annuii, così lui uscì dall'appartamento.
Io feci lo stesso, per poi richiudere la porta a chiave e seguirlo verso la sua macchina.
Sospirando, aprii la portiera e mi sedetti al posto del passeggero, mentre Will si mise al volante.

Non dissi una sola parola durante il tragitto, troppo impegnato a immaginarmi come sarebbe andata la seduta.
Di progressi nell'ultima settimana non ne avevo fatto neanche mezzo.
O forse uno, considerando il fatto che il rapporto con Will stesse migliorando sempre di più.
Cominciai a pensare a noi, con la scusa di trovare una parola che descrivesse il nostro rapporto.
Non potevamo certo definirci amici, ma non avevamo nemmeno il classico rapporto tra assistente e paziente.
O almeno, non dopo quel bacio.
Ripensai ad esso.
A quello strano sogno.
E infine alla sua dichiarazione, che mi aveva letteralmente spiazzato.
Mai mi sarei aspettato di sentire quelle parole uscire dalla sua bocca.
Parole pronunciate da quella voce angelica, che avrebbe potuto far sembrare dolce persino un rimprovero...
Mille pensieri invasero la mia mente.
Uno tra questi si ripeteva di continuo, quasi fosse il ritornello di una canzone.
Appariva come una domanda, alla quale rispondevo quasi sempre con una negazione.
Non volevo ammettere a me stesso che in realtà la risposta fosse affermativa.
Non volevo ammettere di essermi innamorato di Will.
Eppure era così.
Ogni secondo che passava, il mio amore verso di lui cresceva sempre di più.
Era un amore diverso da quello che provavo nei confronti di Percy.
Un amore molto più intenso e travolgente.
Un amore che ti toglie il respiro e ti scalda il cuore.
Un amore puro e sincero.
Un amore strano e folle.
Un po' come la mia vita.
Un po' come noi.
Lui la luce.
Io il buio.
Eravamo uno l'esatto opposto dell'altro ma, così come il giorno e la notte, anche noi insieme avremmo potuto creare l'equilibrio perfetto.

Lucky // Solangelo (AU)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora