Capitolo II

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-Lars's pov-

La partita che avrebbe deciso il destino del club di calcio della Raimon era sempre più vicina, a dir la verità un po' speravo nella vittoria della Royal, anche se non ero molto d'accordo con il suo modo di giocare, ma speravo in una sua vittoria così da non avere più a che fare con il calcio. Nel frattempo era successo un fatto curioso che fece ritardare la partita di qualche minuto, un giocatore della Raimon intimidito dagli avversari scappò  e ci volle del tempo prima che la sua squadra lo ritrovasse, rimaneva il fatto che la squadra capitanata da Mark Evans aveva ancora solo 10 giocatori, finché non si sentì una ragazza che chiamava a gran voce il capitano.

Silvia: Mark, arrivo! Ho portato il nuovo acquisto della squadra, un vero talento

Si dice che non bisogna mai giudicare un libro dalla copertina, eppure quel ragazzo non mi sembrava questo granché.

Silvia: si chiama William! Dai forza presentati

Willy: il mio nome è William Glass, molto piacere

Mark: il piacere è tutto mio 

Mark con il suo solito fare amichevole provò a stringergli la mano, ma il ragazzo con gli occhiali lo ignorò guardandosi intorno.

Willy: a quanto vedo siete in 10 e io sono l'ultimo che si unisce alla tua squadra; va bene farò parte del vostro gruppo ma soltanto ad una condizione d'accordo?

Mark: quale condizione?

Willy: niente di particolare, voglio solo la maglia numero 10 e la indosserò io e nessun altro chiaro?

La squadra si trovò molto in disaccordo, d'altronde il numero 10 rappresentava un vero giocatore, solitamente il cardine di una squadra o il giocatore più forte di tutti. Ma Mark avrebbe fatto qualsiasi cosa pur di provare a vincere la partita per evitare la fine del suo club e accettò senza controbattere.

Mark: e va bene! Se la vuoi la maglia numero 10 è tua

Willy: ehehehe, ti prometto che non te ne pentirai, hai preso la decisione giusta 

Poco lontano da dove ero io all'interno del campo sentì due giocatori della Royal che parlavano fra di loro, così mi misi ad ascoltare la conversazione.

Waldon: scusa Daniel, ma tu sai perché dobbiamo giocare contro una squadra così debole? Si sa che vinceremo noi

Daniel Hatch: il nostro capitano è interessato ad un giocatore che si è appena trasferito in questa scuola, ha detto che vuole farci vedere con i nostri occhi di cosa è capace

Waldon: ah, ho capito ora si spiega tutto

Jude: non è ancora arrivato

Waldon: che cosa?! Certo che se la prende piuttosto comoda, spero solo che ne valga la pena stare qui ad aspettarlo per tutto questo tempo

Jude: certo che ne vale la pena, potrebbe essere il nostro nuovo acquisto

Waldon: vorresti dire che questo ragazzo sarebbe disposto a far parte della nostra squadra Jude?

Jude: si, ma la decisione spetta al nostro comandante, noi dobbiamo solo fare quello che ci è stato ordinato, è chiaro? Una sconfitta è inammissibile

Finalmente quell'attesissima partita era finalmente cominciata.

Mark: coraggio ragazzi, facciamogli vedere chi siamo

La Raimon giocò la palla per prima portandosi subito in avanti con una serie di passaggi che terminò con un tiro al volo di Kevin e una parata del portiere della Royal, Joe king. Volevo scappare dal posto che un tempo amavo, quale il campo da calcio ma c'era qualcosa che mi tratteneva incollato ad osservare quella partita, era come se il pallone mi chiamasse a sé.

INAZUMA ELEVEN: L'OSCURITÀ RACCHIUSA NEL FULMINEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora