"Davvero riusciresti a prestarmeli?", domandai speranzosa a Valentina dall'altro capo del telefono
"Ma certo che si! Ormai io ho concluso la magistrale, qualsiasi cosa tu abbia bisogno non esitare a chiedermela che te la presto volentieri"
"Sei la mia salvezza da una vita, ti adoro, grazie infinite"
"Figurati ViVi, allora domani ti trovo nella caffetteria all'angolo con i giardini?"
"Oh si, ormai passo le ore lì a studiare"
"Perfetto, a domani! Un bacio"
"Baci, grazie ancora", dissi concludendo la chiamata.Non ho mai avuto un numero rilevante di amici, ma se c'era una persona sulla quale sapevo di poter contare sempre era Valentina.
La conobbi alle medie, nonostante lei fosse in un'altra classe poiché più grande di me, ma da quel momento le nostre strade non si separarono mai, neanche all'univeristà.
Potevo considerarla tranquillamente una sorella maggiore acquisita.La mattina dopo preparai tutto in fretta e furia, come sempre del resto.
Salutai velocemente mia mamma la quale sorrise dolcemente nel vedermi sempre indaffarata e con la testa tra le nuvole.
Le diedi un veloce bacio sulla fronte e poi mi precipitai in metro.Arrivata alla caffetteria salutai Giorgia, la barista che di consuetudine salva le mie mattinate riempiendomi una tazza generosa di caffè e poi mi sedetti al mio solito angolino, accesi il computer e iniziai la sessione di studio.
"Ecco qui, il tuo solito caffè. Oggi hai tanto da fare? Sei in anticipo", mi chiese sorridente servendomi
"No, in realtà sono qui prima perché ho un appuntamento"
A quell'affermazione inarcò le sopracciglia incuriosita
"Non pensare male, ferma! Una mia amica deve portarmi alcuni testi su cui devo studiare"
"Ah ecco, mi sembrava strano che qualcuno potesse distrati dal tuo mondo"
"Che mondo?", chiesi sorseggiando il caffè bollente
"Il tuo. Il mondo di Viola! Un universo parallelo fatto di libri, dispense da studiare, computer e chitarra"
Le rivolsi un sorriso dolce e subito dopo vidi entrare nel locale Valentina carica di sacchetti.
Rimasi sorpresa nel notare che non fosse sola, ma in compagnia di un ragazzo.
"Ei Vi", disse agitando il braccio
Le andai incontro per aiutarla con il peso
"Spero non sia un problema, ho portato con me il mio ragazzo"
"Assolutamente no, anzi, perchè non vi fermate a prendere qualcosa?"
"Volentieri, io sono Matteo: piacere", rispose il moro con il codino.
"Sono Viola, piacere mio"
"Oh sisi, ora ricordo, Valentina mi ha parlato tanto di te!", disse lui
"Spero in positivo", ridacchiai per poi sedermi al tavolo
"Assolutamente"
Dopo poco il telefono di Matteo squillò e, scusandosi, si allontanò per rispondere.
Tornò interrompendo il chiacchiericcio
"Spero di non causare alcun problema, ma ho dato appuntamento qui ad un mio amico perché dobbiamo consultarci riguardo un brano da registrare...ho pensato che potessimo farlo qui se per voi va bene"
"Teo, quante volte ti ho detto di chiedere prima di prendere decisioni in autonomia? Magari Viola non ha tanto tempo da perdere con noi!", rispose Valentina
"Non preoccupatevi, questa mattina non ho molto da fare! Ci mancherebbe, hai fatto benissimo. Quindi siete dei cantanti?", chiesi affascinata
"Si, più precisamente rapper, ma apprezziamo tutta la musica nei suoi generi più ampi"
"Sai che Viola suona?", esordì Valentina
La fulminai con lo sguardo.
Non perché mi vergognassi di suonare, ma più per il timore di dovermi definire davvero capace di farlo.
Era più un passatempo, un diversivo per staccare dallo studio.
"Eccoti", disse una voce alle mie spalle.
Mi girai quel poco necessario per poter mettere a fuoco quella figura.
Era un ragazzo moro, non tanto alto, con dei baggy e una larga maglia nera.
Aveva un sorriso luminoso che faceva comparire una sorta di fossetta su entrambe le guance, particolarità che ho sempre ritenuto tenerissima.
Sorrisi quando mi allungò la mano per presentarsi
"Ciao, io sono Mirko, un amico di Teo e Vale!"
"Io sono Viola, molto piacere"
"Viola...che bel nome che hai", disse soffermandosi sulla pronuncia del mio nome.
"Ti ringrazio"
"Ma bro, sai che Viola suona?", disse Matteo rivolto al moro
In quel momento avrei tanto voluto scavarmi una fossa per seppellirmici dentro senza pensarci due volte.
Mirko sgranò gli occhi incredulo
"Ma sei seria? Cosa suoni?"
"Chitarra e pianoforte principalmente", risposi imbarazzata sotto lo sguardo divertito di Valentina
"Anche io! Cioè, sto provando più o meno, in realtà non sono un esperto", affermò lui
"Nemmeno io, sono autodidatta quindi non mi definisco assolutamente così grande come Vale dice", dissi osservando la ragazza davanti a me con puntiglio.Solo quando i due ragazzi ebbero finito di discutere delle loro vicende, Valentina e Matteo si congedarono per proseguire con la propria routine.
Mirko non lasciò il locale, rimase per un po' al cellulare e poi si avvicinò al mio tavolo.
"Posso chiederti cosa studi?", domandò
"Sono al primo anno di magistrale in Criminologia"
"Sembra affascinante e anche bella tosta a giudicare dalla quantità di libri su questo tavolo", ridacchiò.
Sorrisi a mia volta
"Sai, prima volevo tirarmela un po'...ma in realtà non mi ricordo più come si suona il piano perché ho preso solo qualche lezione a 12 anni. Però amo la musica, anche a te piace?", disse sedendosi davanti a me.
Rimasi colpita dal gesto, non avrei mai pensato che qualcuno trovasse interessante parlare di musica con me.
"Oh certo, io amo la musica. Non ti preoccupare comunque, io mi ricordo solo come si suona la chitarra...il piano è un vago ricordo ormai", dissi ridendo.
"Immagino tu sia anche molto impegnata con gli studi, altrimenti avresti approfondito magari"
"Esatto"
Giorgia, con un sorriso troppo malizioso, si avvicinò per prendere le ordinazioni di Mirko.
"Prendo un caffè e..ho visto che avete parecchi dolci, Viola tu che mi consigli?"
Sobbalzai sorpresa che mi avesse interpellato
"Io prendo sempre la girella alla cannella, ma solo quella che fa Giorgia. Lei la scalda al punto giusto e poi aggiunge anche una salsa allo zucchero più buona della solita classica. Ci sono anche i cornetti, ma quelli li fa Guido e non sono una specialità: troppo secchi. Però se vuoi ci son-"
Giorgia e Mirko mi fissarono divertiti per tutto il tempo e io mi ammutolii nel giro di poco.
"Non ti preoccupare ragazzo, non è sempre così. È che studia e basta, ogni tanto ha bisogno di parlare con degli esseri umani", disse rivolta a Mirko
Lui sorrise "Immaginavo, quindi sei abitudinaria qui?"
Annuii con il capo sfogliando qualche pagina del libro imbarazzata
"Non fare l'offesa o niente salsa speciale", disse Giorgia
"Prendo la girella alla cannella, voglio vedere se ha ragione. Anzi, portane due", rispose Mirko facendomi l'occhiolino.Nel giro di poco entrambi avevamo zucchero e cannella spalmati sulla faccia
Mirko rise di gusto
"Sei tutta sporca di cannella!"
"Anche tu lo sei, vergognati!"
"Ma sai che è deliziosa? È straordinaria davvero"
"Visto? Hai fatto bene a fidarti"
"Lo farò più spesso allora. Non voglio rubarti altro tempo però, tu devi studiare e io devo correre in studio. Mi ha fatto piacere conoscerti"
"Il piacere è stato mio, davvero. Grazie per la compagnia"
"A presto Viola"
"Ciao Mirko"Conclusi di studiare in una manciata di ore e poi mi avviai verso la cassa per pagare il conto.
"Che fai?", mi chiese Giorgia
"Chiedo il conto?", domandai stranita
Lei scosse la testa sorridendo compiaciuta
"Si vede che non te ne intendi di relazioni"
"Cosa vorresti dire?"
"Ha già pagato il ragazzo che era con te! Ti ha offerto lui la colazione cara Viola. Hai un ammiratore!"
"Ma non dire scemenze, è stato solo un gesto di cortesia"
Mi affrettai ad uscire dopo averla salutata
"Ammiratore", mimò lei da lontanoSollevai gli occhi al cielo, ma riflettendo sul gesto compiuto da Mirko, mi accorsi di essere diventata rossa fuco e di star sorridendo senza un motivo apparente.
I'M BACK ✨
Ciao a tutti!
Finalmente (come vi avevo promesso) sono tornata con una nuova storia sul nostro Mirko.
Spero di potervi accompagnare in questo "viaggio" alla scoperta dei personaggi
Come sempre fatemi sapere cosa ne pensate e se siete curiosi di sapere cosa succederà ☀️A.
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Suona per me
Fanfiction"Vuoi un amaro?" "Non bevo alcolici, mi spiace" "Ma da quale pianeta arrivi tu?" Viola e Mirko, due personalità totalmente differenti e una passione in comune: la musica, così potente da legarli indissolubilmente. Cosa succede quando due vite così l...