Cascare nei tuoi occhi

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Le luci si erano spente da pochi secondi.
Bea,Asia e Marika urlarano insieme alle altre 64000 persone che occupavano l'Olimpico quella sera.
-ULTIMO. ULTIMO. ULTIMO.-
Dopo pochi secondi, il cantante balzò sul palco intonando "Colpa delle favole", una delle canzoni preferite di Bea.
Lo stadio era al buio, con accese solo le luci che illuminavano il palco e le torce dei cellulari.
- È colpa delle favole, se tu non sei più qui con me
se cammino per la strada quando una strada poi non c'è
se non riesco ad esser grande e m'innamoro in un privè
perché m'illudo che la gente sia di più di quel che è.-
Le tre ragazze si tenevano abbracciate mentre cantavano insieme alla persona che più di tutti aveva fatto in modo che loro si unissero e diventassero così complici in tutto.
Si conoscevano da sempre ed insieme avevano deciso di lasciare la loro amata Firenze per trasferirsi a Roma,dove avevano preso un appartamento e continuato i loro studi all'università. La loro era quell'amicizia nata tra i banchi di scuola e mai,poi,finita. Un'amicizia più unica che rara, fatta di sincerità, lealtà e fiducia.
La prima canzone era appena finita e più ne seguivano altre e tanto più loro chiedevano al cielo di fermare il tempo.
Avrebbero fatto durare quella serata per la vita intera, mai si erano sentite così felici,libere. Si guardavano alle spalle e si sentivano orgogliose, erano così giovani ma non avevano avuto alcuna paura di allontanarsi dalle proprio famiglie per realizzare i loro sogni.
Dopo un paio di canzoni , iniziò quella che a Bea faceva venire le farfalle nello stomaco e le lacrime agli occhi. Strinse le mani delle sue amiche, e senza staccarsi mai, cantarono insieme a Ultimo.
- Ed io che invece vorrei solo averti più vicino
cascare nei tuoi occhi e poi vedere se cammino
che sono grandi come i dubbi che mi fanno male,ma sono belli come il sole dopo un temporale
e poi ti penserò
e poi ti penserò
e poi ti perderò
e poi ti perderò.-
Continuarono a cantarla, quando di colpo Bea si girò verso la tribuna riservata ai vip e per un attimo si fermò.
Diede una leggera gomitata ad Asia, che protestò perché la sua amica l'aveva interrotta sulla strofa più bella.
-Spero tu abbia una valida ragione per questa cosa che hai appena fatto-
-Ragazze, ma quello.. non è il Presidente del Consiglio?-
Marika scoppiò a ridere - Ma cosa hai fumato,Bea? Perché il Presidente del Consiglio dovrebbe venire ad un concerto di... oooooccazzo, si... è proprio lui- esclamò appena riuscí a guardare il punto in cui Bea stava indicando.
- E cosa ci fa qui???- disse euforica Asia
- Sarà fan di Niccolò, non potrebbe essere?-
- Si.. beh,certo.. possibile-.
Marika e Asia tornarono a posare la loro attenzione al palco e a Niccolò, ma Bea rimase ancora un po' a fissare quell'uomo, attratta sin da sempre dalla sua pacatezza e dal suo modo di spiegare le cose ogni volta che compariva in tv. Lo trovava affascinante, colto e intelligente. Ad un tratto vide gli occhi di Giuseppe Conte fermarsi nei suoi, un debole sorriso gli comparve sul volto,mostrando due fossette delicate ai lati delle guance.
Bea imbarazzata distolse lo sguardo e si diede infinite volte della stupida per aver guardato così a lungo una persona di una certa importanza.
Riabbracciò le sue amiche ed,insieme, continuarono a cantare.
- E tu occupavi un posto troppo grande
e certo adesso è strano non parlarne
di quella casa che avevamo in mente
lontano dalla strada,in mezzo al verde
ti ricordi avevi sempre freddo
e anche io ma non te l'ho mai ammesso
perché la nostra storia è in queste cose
in ciò che non si dice ma rimane.-

                          *********
-Hai visto Rocco? Lo sapevo che ne valeva la pena-
Giuseppe si sentiva un ragazzino nel vedere lo stadio tutto pieno di gente emozionata e felice. Urlavano,chiamavano Ultimo, cantavano con lui. Non aveva mai visto così tante persone,tutte riunite da una passione : la musica di quel ragazzo. E Giuseppe quella sera capì perché Niccolò avesse tutto quel successo. Le sue canzoni, i suoi testi, raccontavano di un ragazzo che ce l'aveva fatta. Raccontavano di una persona così bella che aveva lottato per far si che il suo sogno diventasse il suo lavoro. Provava stima per Ultimo, ammirava il suo coraggio e la sua determinazione. E il modo in cui quel ragazzino di provincia buttava fuori tutto quello che sentiva dentro se, gli fece venire la pelle d'oca.
- Si,Giuseppe ma stiamo attenti. La gente inizia a riconoscerti, te l'avevo detto che era pericoloso-, esclamò un Rocco visibilmente teso.
- Ma la finisci di pensare che io sia così importante? Questa è la serata di Niccolò, hanno occhi solo per lui. Perché dovrebbero infastidire me? Questo ragazzo ha talento, questa è la sua gente. Chi vuoi che faccia caso al Presidente del Consiglio,stasera?-
Rocco sbuffò, anche questa volta il premier lo aveva zittito.
Giuseppe iniziò a guardarsi intorno, era proprio curioso di leggere nei volti di quelle persone la gioia che provavano nello stare lì.
Fu proprio in quel momento che notò una ragazza. Lei lo aveva visto,lo aveva riconosciuto, difatti anche i suoi occhi erano puntati su Giuseppe. Lui le sorrise, ma la ragazza volse il viso e abbracciò coloro che erano sicuramente sue amiche.
Il premier rimase ancora un po' a guardarla, non smettendo di sorridere. Quella ragazza era proprio bella. Aveva un viso così dolce e giovane, incorniciato dai suoi capelli lunghi e mossi, ma più di tutto rappresentava tutte le 64000 anime presenti a quel concerto. Era felice,spensierata. Trasmetteva le sue emozioni, e Giuseppe fu felice ancora una volta per Ultimo. Voleva conoscerlo, doveva parlargli e dirgli tutto quello che pensava di lui. Voleva che sapesse quanto il Presidente del Consiglio fosse orgoglioso di avere un talento italiano che tutto il mondo ci avrebbe invidiato.

Angolo autrice ✨
Come richiesto da MartinaMariotto ecco a voi la seconda parte.
Bea e Giuseppe si scambiano il loro primo sguardo, come procederà?
Non ci resta che attendere 😘

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