2. nemeton

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CAPITOLO 2

"Allora" iniziò Scott, il viso cupo e lo sguardo fisso sul pavimento.

"Tutto è iniziato quando sembrava che tutto fosse finito. Avevamo appena salvato Alec e lo avevamo portato con noi a Beacon Hills. Io e Lydia ci stavamo preparando per andare finalmente all'università, Stiles doveva tornare all'FBI, gli altri dovevano terminare il loro ultimo anno e Malia aveva deciso di partire per Parigi una volta per tutte. Sembrava che tutto fosse perfetto. Eravamo semplicemente felici, spensierati per la prima volta dopo tanto tempo. Ma questo momento è durato poco, troppo poco. Era ed è come se fossimo all'interno di un gioco, noi avevamo appena ricominciato tutto. I cacciatori erano dietro l'angolo, le sparizioni e i cadaveri rinvenuti iniziavano ad essere troppi. Era l'incubo che avevamo evitato che si stava materializzando ancora, come un sogno ricorrente. Non sembrava importasse alla Monroe se fossero licantropi, banshee o altre creature, chiunque riuscisse a trovare veniva stanato e ucciso. Aveva seguaci in tutto il mondo. Ci avevano avvertiti Jackson e Ethan. Anche a Londra succedeva qualcosa, ovunque succedeva qualcosa. Abbiamo deciso di mollare. Mollare qualunque cosa avessimo in programma e siamo partiti. Tutti insieme, uniti come mai prima di allora, e questo ci riporta ad una settimana fa circa. Stiamo mettendo su un esercito anche noi, non attaccheremo per primi ma non esiteremo a difenderci come meglio possiamo. Abbiamo deciso di reclutare, andiamo in giro per il mondo a preparare gli altri branchi e tutte le creature soprannaturali che riusciamo a rintracciare ma è difficile. Noi abbiamo un olfatto molto sviluppato ma molti lupi sono capaci di nascondere il loro odore. Hanno paura, paura di loro. Stanno arrivando, e non avranno pietà per nessuno."

Scott si accasciò sulla poltrona chiaramente privo di voglia di continuare il suo racconto. Chris però non sembrava sazio e rivolse il suo sguardo interrogativo a Stiles che stava giocherellando con il telefono. Quando il ragazzo se ne accorse scattò in piedi, dimenticandosi della gamba ancora indolenzita che lo fece cadere un'ennesima volta sulla poltrona.

Sbuffò e poi continuò il racconto da li dove si trovava. "beh si ci siamo resi conto che non sarebbe stato tutto rosa e fiori quasi subito. I cacciatori sono sempre in agguato non mi stupirei se ci pedinassero e aspettassero il memento giusto per attaccarci, quando non ce lo aspettiamo quando siamo più vulnerabili. Fatto sta avevamo trovato un branco qui vicino, a questo proposito, Scott dove diavolo siamo?"

"Canada Stiles, Canada, siamo stati a Toronto due notti, come puoi chiedermi dove siamo"

"Ok Ok non c'è bisogno di alterarsi" disse Stiles alzando entrambe le mani in segno di resa.

"Chris?" l'uomo sembrava distante, la faccia preoccupata e corrucciata. "Che cavolo ci fai in Canada" riuscì ad emettere solo una parola, con un filo di voce "affari" "umh ok." Aggiunse Stiles notando che sembrava essere l'unico sano di mente in quella stanza il che era tutto dire.

"quindi stavo dicendo. Abbiamo trovato questo branco Canadese nelle vicinanze e abbiamo deciso di provare ad interagire. Beh in realtà Scott ha deciso di interagire io non ero molto convinto aveva tutto l'aspetto di essere una trappola ma ovviamente ciò che dice Stiles non vale mai nulla quindi..." l'ultima frase gli provocò un'occhiata letale da parte del suo amico, anzi da parte dell'alfa seduto dal lato opposto della camera.

Cercò di ignorare gli occhi di rubino ed andò avanti "e si avevo ragione. Era una trappola. Arrivati sul posto ci hanno accerchiato e ci hanno riempiti di proiettili all'aconito giallo. Malia ha fatto da scudo a Scott per salvarlo e beh, puoi vedere con i tuoi occhi cosa è successo. Così ci siamo messi in macchina e ho guidato fino a che non abbiamo visto casa tua? E' casa tua questa?" Chris si astenne dal rispondere.

Scott intervenne con una voce più pacata del previsto "stanno arrivando, gli ho spiegato la strada e Lydia sembra aver capito e..." Non fece a tempo a finire la frase che qualcuno dietro la porta iniziò a bussare: "siamo noi aprite" Stiles si portò il palmo della mano sulla fronte con forza.

Si alzò, zoppicò fino alla porta e la spalancò "veramente Liam? Siamo noi?" "Ha Ha Ha si Stiles molto spiritoso aiutami invece di fare sarcasmo"

Stiles notò solo allora Theo aggrappato alla spalla del ragazzo così prese l'altro braccio del lupo e se lo mise attorno al collo. Insieme a Liam cercarono una camera da letto dietro la porta del salone e portarono li Theo. Non aveva una bella cera ma sicuramente non era grave come Malia. Stiles lasciò i due e tornò in salotto.

Dalla porta d'ingresso stava entrando lei. La bellissima ragazza dai capelli rossi della quale era innamorato da sempre. Non era ferita ma Jackson, che riversava tutto il suo peso su di lei ed il suo ragazzo lo era decisamente. Aiutò Lydia con i due ragazzi che vennero sistemati in un'altra stanza da letto.

Subito Il ragazzo tirò la ragazza verso di se in un abbraccio, un abbraccio forte e lunghissimo "menomale che stai bene, andrei fuori di testa se ti succedesse qualcosa" premette le labbra contro la fronte pallida della sua Lydia e poi mano nella mano tornarono in salotto.

Li c'erano i superstiti della battaglia distribuiti sul divano e sulle poltrone.

Malia si era messa a sedere e Scott la teneva per mano appoggiato al bracciolo di velluto rosso. Anche Corey e Mason si tenevano per mano e l'uno sulle ginocchia dell'altro se ne stavano seduti su un'unica poltrona vicino al fuoco.

L'unico seduto da solo, su una sedia lontano dal gruppo era Alec. Se ne stava con i pugni serrati e lo sguardo basso.

Qualcuno aveva bisogno di sfogarsi ma Stiles decise che non era lui che doveva aiutarlo al momento.

Sempre con le mani intrecciate la coppia si diresse verso l'unica poltrona rimasta e Lydia si sistemò comodamente sulle gambe del suo ragazzo stando ben attenta a porre meno peso sulla gamba ferita.

Scott e Stiles si guardarono con aria di complicità e fu proprio l'alfa che ruppe il silenzio "bene" esordì leggermente meno teso in confronto all'ultima volta che aveva parlato "penso di dovermi mettere all'opera" si alzò lasciando la mano di Malia, si riempì le braccia di tutto il necessario che era stato precedentemente depositato sul tavolo davanti al divano e si diresse verso le camere da letto.

Non ci mise molto, dopo poco infatti ritornò in salotto dal resto del branco che non necessitava di cure. I malati non erano messi così male, dopotutto. Perfino Jackson, quello che sembrava essere il più provato della battaglia, sembrava migliorare velocemente sottoposto alle sue cure. Infatti, passate cica due ore, riuscirono tutti a mettersi a tavola insieme, un po' ammaccati qua e la ma insieme.

Stiles e Lydia avevano preparato la cena. Erano così carini da quando finalmente avevano ammesso di amarsi dopo la caccia selvaggia.

Tutte le coppie sembravano essere felici. Gli unici senza un partner erano Chris (Melissa si trovava a Beacon Hills, sembrava che fosse l'unica persona che mandava avanti il Memorial Hospital), Theo, Liam e il nuovo arrivato, il piccolo Alec.

Fatto sta che finita la cena sembrava che tutto fosse tornato al suo posto come doveva essere.

Una volta sparecchiato Christof si allontanò un attimo dal resto del gruppo che stava chiacchierando vicino al camino luminoso.

Tornò con un lungo rotolo di pergamena in mano. Lo poggio sul tavolo e lo srotolò velocemente.

Scott subito lo raggiunse e si piazzò alla sua sinistra, Stiles fece lo stesso accomodandosi alla destra dell'uomo. Piano piano tutto il branco iniziò a fissare quella che aveva tutte le sembianze di essere una mappa del mondo con alcuni segni rossi sparsi su i continenti.

"E' la mappa che abbiamo rubato io e Malia giusto?" disse Scott rompendo il silenzio "si e questi" continuò Stiles collegando uno ad uno i segni "sono i vari Nemeton del mondo" Chris annuì "Ma in Francia non c'è nulla" indicò col dito il cerchio rosso disegnato sull'Europa.

"Ho dei parenti li e la mia famiglia è di origini fancesi. Conosco bene quel paese ve lo assicuro e sono certo che non ci sia nessun nemeton li" Alzarono tutti gli occhi dalla cartina giallastra e li puntarono sull'uomo.

"Questo può significare solo una cosa." Non fece in tempo a finire la frase che Lydia lo precedette

"E' li. Li si trova la Monroe"

TEEN WOLF s7- the pack is backDove le storie prendono vita. Scoprilo ora