Il cuore gli batteva più forte, sembrava che da un momento all'altro volesse saltargli fuori dal petto. Scott non capiva dove avesse sbagliato.Non trovava nulla, non sentiva nulla, nessuna traccia, nessun indizio niente che potesse alludere al fatto che il suo vecchio amico fosse stato lì e per qualche ragione ignota se ne fosse andato. Ci aveva sperato, dal primo all'ultimo memento.
Anche se aveva sentito la svogliatezza e l'incertezza di Isaac anche attraverso il telefono, era convinto sarebbe venuto, invece niente.
Sembrava l'unico a cui fregasse qualcosa peraltro, sembrava che tutti fossero sotto una specie di sortilegio, causato dal luogo dove si trovavano probabilmente, magico, incantato, romantico.
Lydia e Stiles stavano su una panchina, lei seduta sulle ginocchia di lui mentre scherzavano e ridevano, senza un motivo apparente e di tanto in tanto il ragazzo portava le mani di lei alla bocca e con lo sguardo fisso negli smeraldi che Lydia aveva per occhi e si esibiva in un dolce baciamano.
Scott era felice di vederli finalmente insieme, dopo quello che avevamo passato ma allo stesso tempo non capiva la loro tranquillità.
Theo e Liam litigavano come al solito, "litigavano", l'alfa sapeva che in realtà quei due si amavano da impazzire, si riteneva un esperto in materia, e anche Liam lo riteneva tale visto che solo poche settimane prima gli era venuto a parlare dei suoi sentimenti per Heiden che erano stati brutalmente rimpiazzati da qualcosa di molto più vero, qualcosa nei confronti di Theo.
Sapeva che la chimera provava lo stesso ma era troppo orgoglioso per fare il primo passo, tanto orgoglioso almeno quanto Liam era stupido da non saper leggere tra le righe e agire.
Se ne stavano ad urlarsi contro in disparte, sempre in un conflitto i due, si amavano così tanto.
Le altre due coppie erano andate a prendere qualcosa da mettere sotto i denti per combatte il gelo che avanzava man mano che la notte avvolgeva la città.
Alec, beh Alec Scott non sapeva dove fosse, probabilmente era andato a farsi un giro.
Malia, Malia sembrava l'unica che stava al passo di Scott preoccupato che cercava di capire dove fosse Isaac.
Non sapeva nemmeno lui perché la cojiote fosse così interessata alla questione, lo seguiva, gli teneva testa alla sua stessa velocità, erano affiatati come due ingranaggi della stessa macchina, la amava, sapeva che quello era amore vero come solo un'altra volta aveva provato.
Ritornò alla realtà cercando di capire perché Isaac non fosse li, sotto la tour Eiffel come previsto.
Si senti chiamare da dietro, una voce un po' affannata ma che Scott, anche se alterata dal vento freddo che circolava nei polmoni soprannaturali del ragazzo, riconobbe subito come quella di Alec.
Era proprio strano quel ragazzo, sapeva quello che gli era capitato quindi poteva capire le sue insicurezze ma era sempre teso, come se qualcosa potesse attaccarlo da un momento all'altro.
L'alfa si voltò, era stupito. Il giovane beta sorrideva, si accorse che non lo aveva mai visto sorridere. Agitava con vigore con una mano quello che aveva tutta l'aria di essere un telefono.
Si avvicinava, arrancando, verso il gruppo. "Io... Io lo ho trovato a terra e... e mi sembrava strano che... qualcuno potesse... abbandonare il suo telefono qui... poi ho... ho visto questo" disse appena giunto vicino al resto del gruppo che si era riunito vicino a Scott e Malia.
Il ragazzo girò il telefono.
Sul retro del dispositivo era incisa quello che aveva tutta l'aria di essere un trischelio tracciato da artigli.
"É suo" disse Scott prendendo il dispositivo dalle mani di Alec "questo era il simbolo del branco di Derek, é suo per forza" premette insistentemente il tasto di accensione ma nulla "é scarico dannazione"
"Ragazzi ho la soluzione, avete presente quando sono andato ad aggiungere qualche gadget alla jee..." stava iniziando a dire Stiles quando venne interrotto da Theo che dopo avergli lanciato uno sguardo congelante disse "si Stiles arriva al punto" il ragazzo stava per ribattere a tono ma la mano di Lydia che si congiunse con la sua lo fece limitare solo ad una alzata di occhi al cielo
"ok si allora ho una presa usb e un cavetto in auto possiamo ricaricarlo li"
"grazie" intervenne Theo prima che Stiles potesse aggiungere qualunque altra cosa rifilandogli un sorrisetto finto molto snervante agli occhi del ragazzo.
"Beh su andiamo gente andiamo su" chi era seduto all'ordine di Scott non esitò ad alzarsi e il branco si spostò verso la jeep azzurra che spiccava alla luce artificiale delle vetrine e dei lampioni parigini.
Stiles saltò sul sedile del guidatore lasciando la portiera aperta per permettere agli altri di vedere ciò che succedeva all'interno della macchina. Scott si accomodò come da tradizione sul posto del passeggero.
Non esitarono a prendere il caricatore e collegare il telefono alla macchina.
I secondi diventarono minuti e i minuti ore, un interminabile silenzio calò sul gruppo di amici.
A romperlo furono i portatori di viveri che erano finalmente tornati con zuppe calde e qualche baguette per tutti. Divorarono tutto in poco, erano più affamati di quanto volessero ammettere. Mentre mangiavano un timido suono di accensione come quelli dei telefoni vecchio stile.
Subito stiles prese il dispositivo fra le mani. Il volto gli fu illuminato dalla luce fredda dello schermo, e poi apparse lei, Allison sorridente come la ricordava, come sfondo.
Una fitta di tristezza gli invase il cuore, ma cercò di reprimere il dolore.
Quasi si fece sfuggire il telefono dalle mani quando la radio della jeep si attivò per un breve attimo nulla, semplice rumore bianco ma poi, poi arrivo quella voce "vi sono mancata ragazzi?"
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TEEN WOLF s7- the pack is back
WerewolfScott e il suo branco pensavano che tutti i mali fossero passati e invece devono fronteggiare una vecchia minaccia che é tornata più forte che mai