Benefici dell'amore.

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Circa un mese prima del ritorno di Amenadiel.Appartamento di Chloe e Lucifer. Mattina presto.

Lucifer si svegliò all'inferno, ai piedi del suo alto trono. Era completamente nudo, nella sua forma diabolica, con grandi ali di pipistrello, invece di candide ali da angelo.

Cercò di ricordare come era finito lì.

Nella sua mente, nei suoi ricordi si vide coricato nel letto dell'appartamento di Chloe con lei.

Chiuse gli occhi ricordando che avevano fatto sesso, che si erano addormentati felici e sazi. Una voce lo sorprese. Aprì gli occhi, trovando a circa un metro da lui suo fratello Uriel. Gli sorrideva beffardo, con il pugnale piantato nel fianco. Gli disse indicando con un gesto della mano l'inferno
"Benvenuto dove devi stare"
Lucifer capì che era in un suo terribile incubo. Un incubo da cui uscire era molto difficile. Ricordò uno dei peggiori, ci volle una settimana per uscirne, con maze che lo vegliava, mentre lui era addormentato, disteso nel letto dell'attico. Solo che in quel momento, lui non si sentiva più abbandonato come durante quell'incubo. Raddrizzo la schiena, dicendo a quel Uriel di fronte a lui
"Non rimarrò qui triste e rassegnato. Devo…"
Fece due passi in avanti deciso
"...Devo uscire subito! Devo tornare dalla mia Chloe, voglio essere con quella che considero una figlia, la furba Trixie. Maledetto incubo, non sono più solo e amareggiato"
Quel Uriel scomparve. Iniziò una cosa ancor peggiore per lui.

Era sempre all'inferno, in piedi, nella sua forma umana, con indosso il suo miglior vestito. Si trovava in mezzo a due colonne e le sue braccia erano orizzontali al suo corpo, mantenute da catene intorno ai polsi, fissate alle due colonne. Attorno a lui, camminavano in circolo, tutti quelli che avevano assistito alla sua cacciata dal paradiso. Dicevano in modo ossessivo, con disprezzo i peggiori epiteti su di lui
" Fallimento, eretico, abominio, mostro, bugiardo, peccatore, distruttore, degradato, degenerare, abominio…"
Continuando all'infinito. Solo che quella volta, Lucifer non era pieno di sensi di colpa, con il cuore pesante sentendosi solo, veramente un abominio. Strinse i pugni, tirando con forza quelle catene. Non sarebbe rimasto lì come le altre volte, piangendo con la voglia solo di scomparire. Disse, mentre tirava con forza le catene
"Devo sbrigarmi...la detective vuole rivelare a tutti nella centrale la nostra relazione…preparerò una colazione dolce e salata…"
Sorrise appena per l'ultimo pensiero così casalingo, mentre i suoi occhi divennero rosso fuoco. Riuscì a far scricchiolare le catene, facendo fermare le voci. Dentro di sé bolliva la rabbia che urlò al cielo. Con uno strattone si liberò delle catene e sorrise. Si svegliò nel letto con Chloe, avvolta nel suo abbraccio. Sorrise, baciandole le labbra, sentendole dire in un sussurro
"Luci...lucifer"
Lo delizio, lasciandolo tornare nei sogni più belli.

Qualche ora dopo.

Chloe si guardò nell''ampio specchio appeso sopra il lavandino. Non avrebbe mai pensato che la sua vita sarebbe cambiata così in fretta, ritrovandosi ad amare il diavolo, riamata, nientemeno.

Quella mattina lei è Lucifer dovevano tornare al lavoro. Ma quella iniziale voglia con un immenso coraggio di affrontare il mondo, dicendo a tutti che amava, riamata, Lucifer, si era persa quando si era alzata dal letto. Mille dubbi la stavano assalendo, mentre sentiva Lucifer muoversi nella camera.

In cuor suo sperava che l'inchiesta sulla morte di Cain si protraesse di più, invece le cose erano andate velocemente. L'ultima possibilità era un impedimento di Dan o Ella, sapendo della loro relazione, sorvolando sull'aspetto tra paradiso e inferno, ma nessuno dei due ponete problemi.

Sorrise sentendo Lucifer canticchiare. Voleva chiedergli di aspettare nel comunicare al lavoro la loro relazione. Era certa che avrebbe capito i suoi dubbi. Lo trovo in piedi accanto al letto, con indosso solo dei boxer neri di seta, stiracchiandosi. Ancora mezzo addormentato le sorrise correndo nel bagno.

Sentire l'acqua della doccia avvampo Chloe, i ricordi di qualche notte prima, sotto quell'acqua calda, il corpo perfetto di Lucifer, il piacere assoluto raggiunto insieme molte volte, ritornò alla mente con imponenza. Persa in quei pensieri, Lucifer uscì dal bagno con i capelli umidi, alla vita un asciugamano, dicendole, mentre sceglieva in un ampio trolley vicino all'armadio qualcosa da indossare
"Devo ricordare di non mettere l'orologio al taschino del panciotto o un abbraccio di Ella potrebbe strappare la catena"
Chloe annuì di sì, cercando nell'armadio un vestito adatto. Si sorprese sentendo Lucifer dirle
"Grazie Chloe..."
lei chiuse uno sportello dell'armadio per capire a cosa doveva quel grazie. Lo vide mettere sul letto l'abito che aveva scelto, spiegando

" Grazie perché non ti vergogni della nostra relazione. Ti ricordi quel caso dove avevi interrogato tutti quei partner...sessuali? Mi accorsi con dolore che andavo bene per il sesso, ma nessuno avrebbe voluto una relazione seria con me rischiando qualcosa…"
Indossò dei boxer blu e sopra pantaloni grigi
" ...tu invece mi ami anche dopo aver visto la mia faccia. Vuoi addirittura rivelare dove lavoriamo la nostra relazione…"
Indossò la camicia bianca
"...Chloe, prima di conoscerti, ero sicuro di essere indegno, la vergogna per chiunque. Neanche speravo che qualcuno affermasse apertamente una relazione o una amicizia con me... "
Gli occhi di Lucifer divennero lucidi, facendo scuotere la testa al re dell'inferno, dicendo con un timido sorriso
"...Meglio che ci sbrighiamo…"
La sveglia elettronica sul comodino di Chloe segnava le sette di mattina
"... Tu sveglia Trixie, mentre io preparo la colazione per tutte tre"
Uscendo dalla camera con giacca e panciotto sul braccio. Improvvisamente Chloe si sentì un ipocrita ad aver solo pensato di non dire a tutto il mondo della loro relazione.

Alla centrale di polizia.

Ella e Dan riunirono tutti in fondo le scale. Chloe sali alcuni gradini della scala con Lucifer dicendo, mentre lo teneva per mano
"Voglio ...anzi vogliamo comunicare, io e Lucifer l'inizio della nostra relazione"
sigillando il tutto con un bacio a Lucifer. Il resto della giornata fu un seguito di congratulazioni, alcuni che affermavano che era palese fossero innamorati da sempre. Soprattutto Chloe era compiaciuta di vedere Lucifer raggiante e felice.
Le portò la solita ciambella con caffè e un altro per lui allungato con whisky. Prima d'iniziare il lavoro su un nuovo caso, Lucifer le afferrò dolcemente la mano sinistra, baciando il dorso, facendo sorridere Chloe, con il cuore pieno d'amore per lui.

Una settimana dopo giunse il nuovo tenente. Parlò con Chloe e Lucifer subito dopo la piccola festa di benvenuto organizzata nel distretto. Gli disse che se fossero stati due poliziotti, avrebbe richiesto un loro rapporto scritto e come voleva la legge, un percorso psichiatrico per aiutarli a non unire lavoro e vita personale. Siccome Lucifer era un consulente civile, poteva lasciar perdere tutto questo. Il suo unico ordine fu di continuare nel loro ottimo lavoro, auguardo che fossero felici. Usciti dall'ufficio, Chloe e Lucifer si ritrovarono gli occhi di tutti addosso, preoccupati che la coppia così simpatica al distretto fosse costretta a separarsi. Fu Ella a chiedere
"Siamo tutti in attesa. Potete continuare?"
Bastò un bacio dei due, essere mano nella mano per far applaudire tutti felici.

CONTINUA

Familiare vita di Lucifer e Chloe. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora