Quando tutto crolla (2/2)

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Paradiso. Biblioteca.

Amenadiel entrò nella biblioteca con un mezzo sorriso. Nei lunghi corridoi domandò a diversi angeli che mettevano apposto dei libri
"La custode dove posso trovarla?"
Tutti gli indicarono una porta in fondo a un corridoio, dove erano ammassati molti libri. Busso. Una voce di donna disse da dentro
"Entra chiunque tu sia"

Amenadiel entrò in una stanza piena di libri, dove in un angolo c'era un piccolo letto singolo con un comodino vicino, su cui c'era una lampada con una cornice di una foto. Poco più in là su una poltrona c'erano ammassati dei vestiti, per terra delle scarpe. Proprio di fronte una grande vetrata c'era una scrivania, piena di libri, fogli. Dietro la scrivania chinata su un libro, una donna anziana, dai capelli bianchi raccolti in una coda di cavallo. La donna disse senza alzare la testa
"Amenadiel riconoscerei il tuo camminare tra mille. Dimmi, cosa ti serve?"

Amenadiel non sapeva proprio come dirglielo
"Maze ha finalmente potuto trovare i corpi di Lucifer e tua madre. Trixie, oggi pomeriggio li metteremo nel centro del giardino, quello qui vicino. Certo saprai che il vento infernale ha fatto diventare tutti gli esseri viventi come statue di pietre. Se vuoi esserci"

L'anziana che era Trixie scosse la testa
"Non posso perdere tempo. Ti ricordo l'accordo fatto con tuo padre Dio? Cercherò un modo per tornare indietro nel tempo, per il tempo che avrò da mortale, lavorando come custode capo della biblioteca in paradiso. Alla mia morte naturale, diventerò un angelo, abbandonando questa idea di tornare indietro nel tempo. Come vedi Amenadiel, io non posso vantare più di molto tempo. Grazie ugualmente"
Amenadiel uscì dalla stanza molto triste.

Qualche ora dopo.

Trixie si svegliò a notte fonda, dopo aver dormito come quasi ogni notte appoggiata alla scrivania. Tentando di svegliarsi, si stropicciò gli occhi. Ma la novità di Amenadiel gli aveva fatto perdere ogni concentrazione. Si alzò dalla poltrona, andando al piccolo letto, sedendosi sul bordo. Era molto magra, con indosso una tunica grigia. I capelli bianchi raccolti in una coda di cavallo, incorniciavano un viso molto pallido e pieno di rughe. Con mano tremante accese la lampada sul comodino, guardando con gli occhi lucidi la foto nella cornice. Era una foto di lei da bambina, che abbracciava Lucifer, assieme a sua madre, seduti nel giardino pubblico vicino il loro appartamento. Con il cuore in pezzi, Trixie abbraccio la foto, lasciando che calde lacrime gli bagnassero le guance. I ricordi tornarono come coltelli nel suo cuore.

Si vide bambina che abbracciava Lucifer, la mattina che lo trovò in lacrime nella camera da letto nell'appartamento. Poco dopo era corsa in cucina, avvertendo sua madre che Lucifer era volato via dalla finestra. Sua madre disperata aveva chiamato Maze, spiegando
"Credevo mi avesse sentita ieri notte. Avevo deciso di andare con lui e Trixie per qualche giorno allo chalet in montagna. Avevo messo anche i miei vestiti nelle borse. Ma apprendo la sua parte dell'armadio, deve aver pensato che lo volessi cacciare dall'appartamento. Deve aver dimenticato che oggi si lavano i vestiti che si usano poco. Per questo l'armadio e mezzo vuoto. Il cellulare sembra disattivato. Maze aiutami, non vorrei che faccia qualche pazzia, Linda ha detto che era terrorizzato che lo lasciassi. Non l'avrei mai fatto! Pur di non tradirmi con quella strega era diventato sofferente. Maze ti prego troviamolo"

Trixie anziana chiuse gli occhi, ricordando il loro viaggio in auto fino all'attico. Risentiva ogni volta nelle orecchie l'urlo di sua madre, quando trovò Lucifer morto. Il re dell'inferno si era tagliato la gola con un coltello di Maze, nel letto della sua camera nell'attico. Il resto fu per Trixie un qualcosa di confuso. Ricordava solo le finestre della camera che scoppiarono. Lei si trovò per terra coperta da Maze. La demone la proteggeva da un vento caldissimo.

Comparve Amenadiel che con le sue ali le proteggeva. Lacrime inumidirono le guance di Trixie anziana, sempre con gli occhi chiusi, vedendo nei suoi ricordi solo altro dolore. Maze che la diede nelle braccia di Amenadiel, mentre intorno a loro il vento caldissimo stava distruggendo tutto. Sempre Maze, oramai nella sua versione da demone, che diede a Trixie la foto in cornice che Lucifer teneva sul comodino dell'attico, dicendole
"Addio tesoro"

Familiare vita di Lucifer e Chloe. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora