diciannove

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Megan non aveva mai visto così tanta gente in giro per Hogwarts, tutti quanti erano emozionanti per il ballo e nonostante fosse passato un pò di tempo dall'annuncio e fosse ormai dicembre, nei corridoi vi erano ancora proposte per essere accompagnati o no: lei si era ripromessa di tornare a Londra per le vacanze ma tutta quella curiosità che aveva per il ballo le facevano venire molti dubbi. Quell'anno, sembrava che tutti i ragazzi dal quarto anno in su avessero deciso di rimanere al castello, sembrava che fossero tutti ossessionati dal ballo imminente - almeno le ragazze lo erano.  Ragazze che bisbigliavano nei corridoi, ragazze che scoppiavano a ridere al passaggio dei maschi, ragazze eccitate che si scambiavano mucchi di bigliettini su quello che avrebbero indossato la notte di Natale...

«Perché dovete muovervi in branco?» chiese Harry a Megan ed Hermione, mentre una dozzina di ragazze passavano loro davanti ridendo sotto i baffi e fissando Ron ed Harry «Come si fa a beccarne una da sola per invitarla?»

«L'acchiappi al lazo?» suggerì Ron.

«Voi due non state sempre insieme? Ecco, anche noi con le nostre amiche, mi sembra più che logico, no?» disse Hermione sbruffando a tanta ignoranza da parte dei due amici

«Tu sai già con chi vuoi provarci almeno?» chiese Ron quasi ignorando le parole della ragazza e voltandosi verso Harry ricevendo però un cenno negativo come risposta «Senti, andrà tutto liscio. Sei uno dei campioni. Hai appena sconfitto un Ungaro Spinato. Scommetto che faranno la fila per venire con te».

L'ultima settimana del trimestre divenne sempre più turbolenta. Dappertutto correvano voci sul Ballo del Ceppo, anche se Megan non credeva alla metà di esse: per esempio, si diceva che Silente avesse acquistato ottocento barili di idromele aromatico da Madama Rosmerta. Pareva certo, invece, che avesse ingaggiato le Sorelle Stravagarie. Megan non sapeva esattamente chi o che cosa fossero le Sorelle Stravagarie, non avendo mai avuto la possibilità di ascoltare una radio da maghi, ma dalla folle eccitazione di quelli che erano cresciuti con le frequenze di RSN (Radio Strega Network) ne dedusse che si trattava di un gruppo musicale molto famoso.

Alcuni dei professori rinunciarono a insegnar loro granché quando le loro menti erano cosi evidentemente altrove; il minuscolo professor Vitious li lasciò giocare durante la sua lezione del mercoledì. Altri insegnanti non furono così generosi. Nulla avrebbe mai distolto il professor Rüf, per esempio, dall'arrancare tra i suoi appunti sulle rivolte dei goblin: visto che Rüf non aveva permesso nemmeno alla propria morte di impedirgli di continuare a insegnare, sospettavano che una cosetta come il Natale non lo avrebbe dissuaso. Anche la professoressa McGranitt e il professor Moody li fecero lavorare fino all'ultimo, e anche Piton, naturalmente. Fissando Megan ed Hermione con aria cattiva e schifata, le informò che avrebbe messo alla prova la classe sugli antidoti ai veleni nel corso dell'ultima lezione del trimestre.

«È proprio perfido» disse Ron amaramente quella sera nella sala comune di Grifondoro. «Assegnarci un test l'ultimo giorno. Rovinare l'ultimo pezzetto di trimestre con un bel mucchio di ripasso».

«Mmm... non è che proprio tu ti stia ammazzando di lavoro, vero?» osservò Hermione, guardandolo da sopra gli appunti di Pozioni e provocando a Megan una genuina risata. Ron era indaffarato a costruire un castello di carte prese dal suo MazzoBum, molto più interessanti delle carte Babbane, perché c'era la possibilità che tutto quanto saltasse in aria da un momento all'altro.

«È Natale, Hermione» disse Harry pigramente: stava rileggendo per la decima volta I Magnifici Sette sprofondato in una poltrona vicino al fuoco.

Megan si unì ad Hermione e guardò i due severa anche lei. «Credevo che facessi qualcosa di costruttivo, Harry, anche se non vuoi imparare gli antidoti!» disse guardando male il suo amico

loving you is a losing game, or maybe not || draco malfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora