Si squadravano tutti dalla testa ai piedi, cercando di collegare le immagini, che per mesi avevano visto sullo schermo del proprio cellulare, ai volti che li circondavano.
Jako borbottò qualcosa e si fece spazio tra gli altri, si fermò a 20 centimetri dal muro e vi sferrò un pugno che, sordo, si frantumò nel nulla.
Gli altri si voltarono di scatto, increduli, verso il tizio che si era appena spaccato le nocche colpendo la parete. Qualcuno provò a dire qualcosa, Jako lo interruppe urlando:
«È solo un cazzo di muro!»
E mentre gli altri si guardavano un po' sbalorditi ed un po' preoccupati, Berth si sfilò veloce lo zaino dalle spalle estraendone un rotolo di benda medica ed un paio di forbici, per poi correre da Jako e afferrargli la mano ferita.
«Che diamine stai facendo?» sbottò Jako sfilando via la mano.
«Voglio solo medicarti, non sembra una ferita da poco. Immaginavo ci sarebbe stato bisogno di qualcuno che sapesse fare le medicazioni, puoi affidarti a me!» Berth gli accennò un sorriso, con la speranza di essere rassicurante, Jako gli lanciò uno sguardo di disprezzo.
«Ma per quale motivo hai colpito il muro? Sei fuori?» Ellyn si intromise tra i due dando voce a ciò che si stavano chiedendo tutti e suscitando le ire di Jako che girò i tacchi e cominciò ad allontanarsi dal gruppo:
«Io me ne vado, ho sopportato per mesi le idiozie che vi siete detti su quel dannato gruppo whatsapp! Sapevo benissimo che lì in mezzo non ce ne fosse uno che sapesse di cosa stava parlando, eppure mi sono fatto fregare. Andate tutti a quel paese! Ah e tu ragazzina, non darmi più dello squilibrato se ci tieni ai connotati.» finendo per calciare il cassonetto sul bordo della strada.
Il gruppo restò ancora un attimo perplesso, guardandolo allontanarsi. Esordí Nevaeh:
«Credo di aver capito chi fosse quel contatto senza foto che ha passato mesi a leggere i messaggi senza aver risposto nemmeno una volta.»
Scoppiarono tutti a ridere ed in quell'attimo sembrò che il ghiaccio fosse finalmente rotto. Il gruppo cominciò a interagire, ad identificare coloro che avevano di fronte con gli username che per mesi avevano fatto parte di quel gruppo whatsapp.«Sssh ragazzi! Fate un attimo silenzio, sentite questo fruscio? Sembra una perdita d'aria... » con queste parole Briveel interruppe le chiacchiere di quei compagni improvvisati, portando tutti all'attenzione di quel rumore debole, ma acuto. Improvvisamente svanirono le allegre espressioni dai loro volti per far spazio a sguardi di preoccupazione. Ellyn sente lo stomaco stringersi mentre respirare si fa più faticoso, prova a bisbigliare:
«Ragazzi, non è che sta per esplodere qualcosa? ...»
Saltarono tutti sul posto e si guardarono attorno nella speranza di trovare l'origine di quel suono e poter prevenire qualsiasi cosa stesse per accadere. Berth, con un gesto veloce, rimette nello zaino la benda e le forbici per poi riequipaggiare lo zaino e legarselo alla vita con dei ganci fatti a posta, aggiunge:
«Ragazzi, dobbiamo muoverci. Qualsiasi cosa sia, va trovata! Potrebbe essere il portale che stavamo cercando!»
Nevaeh estrae con foga un taccuino dalla tracolla che aveva addosso, lo apre e comincia freneticamente a leggere e sfogliare le pagine. Aveva passato mesi a studiare e prepararsi per quel giorno, aveva spulciato dal più rinomato al più misero sito che abbia trovato online, alla ricerca di informazioni, leggende o testimonianze su ciò che quella sera aveva riunito quei 5 ragazzi in quella fredda viuzza di città.
Finalmente l'illuminazione:
«Ragazzi ho trovato!» Nevaeh richiama i suoi compagni all'attenzione:
«Se il racconto della nonna di Briveel fosse vero e quindi proprio in questa via si trovasse un portale, e se questo fruscio vi fosse in qualche modo legato, significa che siamo molto vicini! E forse conosco un modo per trovarlo.»
«Sì, però se non sbaglio la nonnina di Briveel ha già la veneranda età di 93 anni ... Non dico che gli abbia raccontato sciocchezze, ma potrebbe anche essersi sbagliata, magari essersi confusa con chissà quale viuzza di chissà quale città. Insomma, ammettetelo anche voi: non vi sareste aspettati che il portale si trovasse magari in mezzo ad un bosco centenario, o tra i maestosi scogli di una spiaggia tropicale, ...?» le parole di Ellyn si insinuarono tra i pensieri dei compagni, ma Nevaeh li scansò in fretta e continuò:
«Non so Ellyn, forse sì, o forse è solo un pregiudizio dovuto al modo in cui siamo abituati a pensarli. Quello che sto cercando di dirvi è solamente che, se qui c'è un portale, allora potrebbe esserci anche una specie di guardiano, di custode. E non escluderei affatto la presenza di una formula, un avvertimento scritto, qualcosa del genere.»Intervenne Briveel:
«Ragazzi, so che è difficile da credere, ma, mentre mia nonna mi raccontava ciò che ha visto, gli occhi le brillavano come se quella scena le si stesse manifestando vivida di nuovo davanti agli occhi. Quindi, dato che abbiamo tutti affrontato un viaggio per essere qui, direi che quantomeno valga la pena dare un'occhiata.»
Nevaeh gli accennò un sorriso concorde e poi aggiunse:
«Bene, allora proviamo a cercare. La presenza di un guardiano mi sembra al quanto improbabile in questa via che sembra sia assolutamente deserta tranne noi, quindi direi di concentrarci sulla formula. Non ho idea di dove possa essere, perciò propongo di perlustrare i muri, l'asfalto e qualsiasi superfice circostante.»I compagni si convinsero e cominciarono a setacciare il perimetro che li circondava. Controllarono i muri, i cassonetti, il marciapiede, le cornici delle finestre delle case, ma non trovarono nulla che corrispondesse ad una scritta. Ad un tratto piomba tra di loro una figura che lancia una grande quantità di polvere colorata che si alza in fretta nell'aria circondandoli, offuscando la vista e ricoprendo il suolo. Successe in un attimo inaspettato e si trovarono colti di sorpresa, si chiedevano cosa fosse stato, ci fu chi pensò a coprire il naso per non respirare quella polvere, chi invece si mise in guardia per un probabile attacco, ma nulla. Non successe nulla, la polvere cominciava a diradarsi nell'aria e non succedeva nulla: nessun attacco, nessun problema respiratorio, nulla. Quando fu possibile tornare a vedere con chiarezza, si accorsero che la figura che era apparsa tra di loro era Jako. Gli altri non fecero in tempo a dire qualcosa che lui iniziò a parlare:
«Se non avessi sentito l'assurda teoria della scritta, probabilmente a quest'ora sarei su un treno verso casa. Certamente, se la vostra perspicacia media fosse pari a quella della ragazzina che sperava di trovare il portale in una foresta, vi avrei già mollati quando mi sono allontanato. Ma poi ho ascoltato le parole della tizia col taccuino ed ho avuto un'idea. Voglio sperare che non sia stata solo un'ipotesi fortunata, ma che abbiate almeno un po' di materia grigia se volete davvero fare questo viaggio insieme a me.»Ellyn gli fece notare, infastidita, che lei avesse un nome e fosse diverso da "ragazzina" e Berth intervenne chiedendo a Jako cosa gli facesse pensare che lui fosse così essenziale. Jako li guardò sprezzante e con un dito indicò il pezzo di suolo dove si era depositata la polvere colorata, aggiungendo:
«Utilizzateli, gli occhi, ogni tanto!»
Nel mezzo del mucchio di polvere si era formata una scritta.
Restarono tutti sbalorditi.
Nevaeh si lanciò sul suolo e si avvicinò alla scritta. Quando fu abbastanza vicina, riuscì a sentire con chiarezza quel fruscio che li aveva tormentati e passando la mano sulla scritta, riuscì a sentire l'aria fuoriuscire con forza dalle crepe dell'asfalto. Esordì:
«I-incredibile ... non riesco a crederci, come hai fatto a capirlo? L'aria usciva dal suolo e depositandovi sopra quella polvere colorata, l'aria ne ha fatta volare via una parte disegnando delle lettere nel mucchio di polvere. Non posso crederci ...»
«C-cosa?»
«Come ha fatto, questo gradasso, a capire dove fosse la formula e come trovarla?»
«È davvero fastidioso ammettere i meriti di questa testa calda!»
I ragazzi non riuscivano ancora a capacitarsi del fatto che fosse stato proprio lo scontroso e distaccato Jako a trovare la chiave di svolta, ma lo stupore lasciò presto spazio alla curiosità: i cuori battevano forte davanti alla possibilità di essere finalmente riusciti a trovare il modo per attraversare il portale e giungere finalmente in un luogo che, fino a poco tempo prima, non potevano neanche immaginare che esistesse e che hanno cercato per mesi. Si fiondarono tutti attorno al mucchio con la scritta e finalmente la lessero: "..."
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Piuma per piuma
FantasiOgnuno di noi, per un periodo più o meno lungo della propria vita, ha creduto negli esseri fantastici: magiche principesse, pirati dalle abilità sovraumane, fate temerarie, coraggiosi supereroi, ... Ammetti che sapresti elencarne almeno altri due! A...