Capitolo 4

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Alexander pov

Mi ritrovo a seguire la crocerossina tenendo gli occhi ben incollati sul suo culo.

Cazzo con questo vestito le si vede tutto, le sta super aderente.

Andiamo adesso mi metto anche a guardare una ragazzina? L'astinenza inizia a farsi sentirei.

Bhe di sicuro non mi aspettavo una come lei, ma non so quanto esserne felice.

In meno di mezz'ora è già riuscita a snervarmi, continua a sfidarmi e ribattere ogni mia parola.

Non sembro intimorirla per niente, anzi.

È diversa dalle altre, lei non mi giudica.

E poi spara un mucchio di stronzate sull'aiutare il prossimo e cose varie.

Chi diavolo si crede di essere? Pensa che la faranno santa?

Continuiamo a camminare passando davanti diverse porte, mentre lei non smette un attimo di parlare.

Sta per venirmi un emicrania.

Credo mi stia spiegando le varie stanze e il loro adempimento, ma non la sto ad ascoltare.

Penso che non abbia ancora recepito il fatto che non me ne freghi niente.

Non vedo l'ora di tornare a casa.

Improvvisamente smettete di parlare, fermandosi di scatto.

La guardo cercando di capire che le sia preso, quando mi ritrovo davanti un tizio che mi fissa storto.

Alzo un sopracciglio, che cazzo vuole?!

<James hai bisogno di qualcosa?>

Vedo la ragazzina guardarlo altrettanto male mentre gli e lo chiede.

L'idiota smette di fissarmi, sorridendole come un fesso.

<No Viky, volevo solo presentarmi al detenuto>dice guardandomi di sottecchi.

Viky? Che diavolo di soprannome è? Chi è questo imbecille?

E poi wow che bella accoglienza che mi sta riservando senza conoscermi neanche, alla faccia della non discriminazione.

<Io sono James, il responsabile dei corsi.>

E chi te l'aveva chiesto?!

Mi guarda dall'alto in basso facendo qualche passo avanti.

Quest'idiota comincia già a starmi sulle palle.

Ha quest'aria da superiore, e una faccia da bravo ragazzo della porta accanto, che stanno tendendo parecchio i miei nervi.

<Sappi che ti terremo d'occhio, qui non sono amessi comportamenti da criminale!>

Prendo un respiro profondo, cercando di mantenere la calma e non dare ascolto a questo stronzo.

E poi mi dicono di stare tranquillo, ma come dovrei con gente del genere!?

Sembra lo facciano apposta a provocarmi.

<Sta tranquillo amico, non lo sono mai stato un criminale.>rispondo con sarcasmo.

Vuole solo provocarmi, non gli darò questa soddisfazione.

Se fossimo stati in un altro contesto gli avrei già spaccato la faccia.

Ma stavolta butterebbere anche le chiavi, e la mia libertà vale più di questo coglioncello.

Sta per ribattere quando la crocerossina si mette in mezzo.

<Adesso basta credo che tu abbia parlato abbastanza, James.>dice, guardandolo peggio di prima.

Come le onde del mareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora