Capitolo 3: Lettere da nessuno

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*Premessa: non faccio il capitolo dove scoprono quante volte lo hanno picchiato, mi sarebbe venuto minuscolo e neanche molto bello.
Detto questo, spero vi piaccia il capitolo, vi lascio alla lettura*


A pranzo si ritrovarono tutti per la lettura e si prenotò Remus che iniziò: "Lettere da nessuno "

Subito venne interrotto dall'oca 2, che chiese con la sua solita vocina petulante come potava una lettera essere spedita da nessuno, ma venne prontamente ignorata e il licantropo continuò la lettura:

La fuga del boa constrictor brasiliano costò a Harry il castigo piùlungo mai ricevuto fino a quel momento. 

"Quanto ci sei stato in quel ripostiglio Harry?" chiese Hermione ancora infuriata con quei Babbani che maltrattavano suo fratello, perché si, lo considerava tale, ma il ragazzo si limitò a rimanere sul vago con un sussurro che somigliava pericolosamente ad un "tanto"

Quando finalmente gli fupermesso di uscire dal ripostiglio, erano ormai iniziate le vacanzeestive e Dudley aveva già rotto la nuova cinepresa, mandato asbattere l'aeroplanino telecomandato, e la prima volta che avevaprovato la bicicletta da corsa aveva investito l'anziana Mrs Figg cheattraversava Privet Drive con le stampelle. 

"Povera Arabella" sospirò Silente mentre tutti erano sconcertati dalla distruzione che un solo ragazzo poteva causare a cose così costose in così poco tempo.

Harry era molto contento che la scuola fosse finita, ma non c'eramodo di sfuggire alla ghenga di Dudley che veniva a casa ogni santogiorno. Piers, Dennis, Malcolm e Gordon erano grandi, grossi estupidi, ma poiché Dudley era il più grande e il più stupido ditutti, il capo era lui.

"Secondo questo ragionamento Goyle dovrebbe essere il capo" disse Malfoy, mentre guardava schifato il suo ''amico'' che si ingozzava incurante della storia.

 Tutti gli altri erano ben felici di unirsi a lui nel praticare il suo sport preferito: la caccia a Harry. 

"Neanche d'estate lo lasciano in pace?" si chiese la McGranitt, ripromettendosi che Harry non sarebbe mai tornato ad abitare con quelli, non si era tanto opposta la prima volta, ma ormai le motivazioni di Silente non valevano più, avrebbe fatto di tutto per non permettere al Preside di rimandarlo in quel luogo di tortura per il povero ragazzo.

Ecco perché Harry passava più tempo possibile fuori di casa, gironzolando nei dintorni e sognando la fine delle vacanze come un pallido raggio di speranza.

'Proprio come Lily' pensò tra se e se il pozionista, ma fu bene attento a non dirlo ad alta voce, non voleva che sentissero che il freddo professor Piton era un sentimentale pieno di rimpianti.

A settembre, sarebbe andato alle superiori, e quindi per la prima volta in vita sua non sarebbe stato con Dudley. Dudley aveva un posto riservato a Snobkin, la scuola dove aveva studiato zio Vernon. Anche Piers Polkiss sarebbe andato lì. Harry, invece, sarebbe andato a

"Hogwarts"

Stonewall High, la scuola pubblica del quartiere. Dudley trovava la cosa molto divertente. 'Lo sai che a Stonewall il primo giorno di scuola ti ficcano la testa nella tazza del gabinetto?' disse a Harry. 'Vuoi venire disopra a fare esercizio?' 

"Ma come si permette?!" esclamò furioso Remus interrompendosi.

 'Grazie no' rispose Harry. 'La povera tazza del gabinetto non si è mai vista cacciare dentro niente di più orribile della tua testa; potrebbe sentirsi male '.

Altri scrosci di risate riempirono la sala.

Poi scappò via prima che Dudley potesse capire quello che aveva detto. 

Harry Potter legge la sua storia [in pausa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora