44•||Museum

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<Quindi esattamente dove stiamo andando?>
<Ancora? Non insistere, vedrai quando arriveremo>
<Ma io voglio saperlo ora> lo prego di darmi altre informazioni sul posto dove stiamo andando da quando siamo usciti di casa e sono solo 5 minuti.
<Tanto ormai siamo quasi arrivati> mi dice lui cercando di convincermi.
Siamo partiti di casa dopo pranzo, alle 14.
La mamma di Jack ci ha fatta da mangiare della pasta e ci ha promesso che stasera avremo mangiato la pizza, dice che non sa cucinare invece secondo me cucina molto bene, non hai livelli di mio fratello però molto bene.
Parcheggiamo non troppo lontani dall'entrata, c'è un cancello e dopo il cancello una casa esageratamente grande.
<Non mi hai portato ad una festa vero?>
<Ti sembra una festa?> faccio cenno di sì indicando tutta la gente che entra e esce.
<Ti ricordi come lo chiamato questo posto?>
<Si, Bayou Bend Collection and Gardens>
<Ti sembra il nome di una festa?>
<Ragionevole>
<Già> ridiamo insieme e scendiamo dalla macchina.
Ci avviciniamo sempre di più a questa casa con le porte aperte, entriamo e Jack mi fa cenno di seguirlo.
Lo seguo pur non sapendo dove mi stia portando, arriviamo davanti quest'altra porta da cui gente entra e esce.
Usciamo da questa casa e ci ritroviamo in questo enorme prato verde con fiori dappertutto è una statua al centro.
La casa per quanto mi sembra di aver capito è un vero e proprio museo eppure non sembrava.
<Wow è bellissimo> dico, mi sento lo sguardo di Jack addosso, mi prende per mano e andiamo avanti, facciamo un giro generale, andiamo un po' dappertutto ed è tutto stupendo.

***

Sono ormai le 16, penso che ormai abbiamo visitato tutto, ci siamo un po' persi nel tornare in dietro però okay, abbiamo fatto qualche foto insieme nei posti che ci sembravano più carini e ora stiamo per andarci a sedere su delle scale ricoperte d'erba molto carine dov'è più gente si è seduta.
Il posto si è un po' svuotato visto che tra un oretta chiude e ora c'è un po' più silenzio.
<Piaciuto?>
<Tantissimo, grazie>
<Ne sono felice, qual è stato il posto che ti è piaciuto di più?>
<Il ponte, è stupendo davvero>
<Ci avrei scommesso> mi guarda e sorride e io gli sorrido a mia volta.
<Il tuo?>
<La Fontana, ha un non-so-che di affascinante>
<E tu hai un non-so-che di affascinante quando fai l'intellettuale > gli dico e lo bacio.

***

Stiamo lì a parlare per un po' e poi ci siamo e andiamo verso la macchina, in quel momento ho ringraziato tutti i dei che ci sono in cielo per non essermi messa dei pantaloni chiari perché se me li mettevo sicuro mi sporcavo i pantaloni.
<Ci siamo divertiti no?> mi dice Jack entrando in macchina.
<Si ma...> non so se con la domanda che gli sto per fare rovinerò il momento o se scoprirò qualcosa ma voglio saperlo perché sono curiosa.
<Cosa?> mi chiede lui vedendo che non continuo.
<Come mai mi hai portato qui, ciò per me è un bellissimo posto ma tu non sei il tipo da andare in un museo quindi perché?>
<Sapevo che me lo avresti chiesto, ovviamente> dice e sorride poi si gira verso di me.
<Quando ero più piccolo e miei genitori non erano ancora separati in estate siamo venuti qua ad Houston per le vacanze, proprio tutta l'estate, i miei genitori non si curavano di me e quindi io a 10 anni già potevo fare quello che mi pareva, mi ero fatto un amico al mare, a Channelview e parlandoci scoprì che era anche lui in vacanza ad Houston e mi disse che questa era la villa di sua nonna e che quindi veniva qui tutte le estati e passava la maggior parte del tempo chi. In pratica ho fatto tutta estate qui dentro ed è diventato un posto molto importante per me, semplicemente volevo condividere con te questo posto>
Wow tutto ciò è bellissimo.
<Ti amo>
<Cosa ho fatto per meritarmi questo ti amo?>
<perché sei stato veramente sincero con me e quando lo fai ti amo sempre di più>
<Ti amo che io>

***
Arriviamo a casa che ormai sono le 18:30 perché Jack ha voluto farmi fare un giro del posto a tutti i costi.
Sono rimasta molto stupita da quello che mi ha detto Jack, non pensavo che si sarebbe aperto così tanto, lo amo.
<Siamo tornati a casa> dice Jack appena arrivati.
<Ciao> viene verso di noi la mamma di Jack con un gran sorriso che parte da orecchio ad orecchio.
Entro in sala d c'è Jasmine che sta guardando la tv.
<Ciao Jasmine>
<Ciao> dice guardandomi con la coda dell'occhio, sembra contenta ma cerca di nasconderlo.
<Allora, cosa mi dici piccolina>
<Non ti parlo a te> mi dice
<Come mai non mi vuoi parlare?>
<Mi hai lasciato da sola oggi pomeriggio>
<Hai ragione allora facciamo così> appena dico così sembra avere la mia attenzione.
<Visto che oggi siamo usciti solo io e Jack che ne dici se domani pomeriggio usciamo andiamo al parco oppure a prendere un gelato> gli dico sorridendogli.
<Non mi piace il parco, non mi stanno simpatici i bambini della mia età, però mi piace il gelato>
<Bene allora domani andiamo a mangiare il gelato io, te e tuo fratello Jack okay?>
<Mhh okay> è palesemente felice ma sta cercando di non farla vedere, mi piace proprio questa bambina.
Ora l'unico problema è se Jack accetterà, gliene parlerò più tardi a letto, ora voglio vedermi le ultime ore di questa giornata.
<È pronto> urla Katniss, la mamma di Jack, dall'altra stanza.
<Andiamo a mangiare?> chiedo a Jasmine ponendogli la mia mano, la prende e mi tira fino alla cucina.
<Jasmine, amore fai piano con Sara>
<No tranquilla Katniss va tutto bene> dico vedendo che Jasmine lancia gli occhi al cielo e lascia la mia mano, gli accarezzo la schiena e la metto sulla sedia, anche se cerca di non farmelo fare, e quando mi guarda storto in tutta risposta gli faccio una linguaccia ridendo.
<Jack dov'è?> chiedo guardando Katniss.
<Sono qui> risponde lui venendomi dietro le spalle, mi da un bacio sulla guancia e si siede vicino a me.

<Come avevo promesso, pizza per tutti> dice Katniss mettendo sul tavolo due vassoi con la pizza.
Cominciamo a mangiare e nessuno parla, forse perché la pizza è troppo buona oppure perché non si sa che dire.
<Beh Sarà, quindi sei italiana, giusto?>
<Si, nata e cresciuta li, 3 anni fa mi sono trasferita qui>
<Un cambiamento abbastanza radicale no?>
<Si e no, dovrei avere origini americane da parte di mio padre e l'inglese mi è sempre piaciuto quindi non è stato neanche un problema di lingua>
<Capito capito, beh allora da vera italiana, cosa ne pensi di questa pizza?>
<Che è molto buona> rispondo e ci mettiamo a ridere.

***

Finita la pizza si era ormai fatto tardi e Jasmine stava per crollare sul tavolo, ci credo si è svegliata prestissimo, allora mi offro di portarla a letto, nonostante le varie lamentele di Jack sul fatto che non sia giusto tutto ciò riesco a convincerlo e prendo per mano Jasmine, non si è voluta prendere in braccio quindi.
La accompagno fino in camera le rimbocco le coperte e gli do un bacio sulla guancia e lei ricambia, poi vado in cucina salutiamo Katniss e io e Jack andiamo in camera nostra.
<Allora? Tutto bene?> gli chiedo.
<Si tutto bene perché?>
<Non lo so appena arrivati a casa sei sparito e a tavola non hai detto niente>
<Si va tutto bene>
<Va bene, bene allora rallegrati con questa notizia, domani passeremo tutto il pomeriggio con tua sorella, felice?>
<Ma sai che forse ci farà bene, intendo a me e a lei, per legare di più>
<È ciò che ho pensato io> dico mettendomi sotto le coperte, lui fa lo stesso.
Jack mi guarda e mi chiama a se, mi avvicino e mi mette un braccio dietro il collo, abbracciandomi e mi da un bacio sulla fronte.
<È stata una giornata stupenda> neanche il tempo che Jack si è già addormentato, gli do un bacio sul petto e mi addormento con lui.

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Grazie davvero per i 10K ora siamo già a 12 e sono contentissima❤️
Vi chiedo perfavore di dirmi con un commento se vi piace la storia, mi aiuterebbe molto a migliorarla☺️
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