10. I love storms

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Mi sveglio di scatto, ancora.... ancora quell'incubo. Non passerà mai, continuerà a tornare per darmi il tormento. Per rinfacciarmi la morte del mio piccolo, se solo gli avessi ceduto quel posto.

E... quasi dimentico le braccia avvolte alla mia vita, non è il mio letto, non è camera mia e lui... lui... io me ne devo andare. E subito.

Mi alzo, mi cambio il più in fretta possibile, non voglio avere niente a che fare con lui.

Scendo le scale così in fretta che quasi ci rotolo.

Fuori diluvia, perfetto, io e ciò che mi circonda siamo una cosa sola, tristezza, siamo lacrime, le mie e quelle del cielo che si fondono sul mio viso.

Non posso tornare a casa ora: sicuramente mia madre mi chiederebbe perchè kyra non mi ha accompagnata. Quindi continuo a camminare finchè non mi trovo davanti a casa della mia migliore amica. Suono..  non risponde nessuno, dopo un paio di minuti la porta viene aperta, ma mi ritrovo davanti qualcuno che non mi sarei mai aspettata, mai...

Mi giro e comincio a correre, corro, corro senza meta. Beh non è una novità, niente nella mia vita ha una una meta, la mia vita non ha una meta. Il mio non è vivere, ma semplicemente sopravvivere.

Blake's pov

Mi sveglia il rumore di una porta sbattuta. È il primo dell'anno è i miei propositi, il mio proposito, è già andato a puttane.

Esco così come sono, in pigiama, salgo in macchina e mi metto alla ricerca.

Sono solo le sei del mattino, non penso possa essere tornata a casa, forse è andata a casa di kyra. Le strade sono deserte, sfreccio verso la casa dell'unica persona che riesca a farla sorriedere, quanto la invidio, quanto vorrei che  quei sorrisi fossero merito mio. Ma davanti al vialetto di kyra c'è una macchina, che mi fa capire che Ether non può essere lì.

Mi metto a girare per le strade qui intorno, infondo non può essere molto lontano, è appena uscita.

Non la trovo cazzo. La chiamo almeno un miliardo di volte, c'è sempre la segreteria.

Ma perchè, perchè deve sempre scappare, non può scappare da se stessa, non può continuare a rovinarsi, a ridursi in macerie, se solo si fidasse, se solo desse l'opportunità a qualcuno di rimettere insieme i suoi cocci, se solo mi desse l'opportunità di aggiustarla.

Piove, lei non ha un ombrello con sè... quello che mi aveva detto
E se volessi ammalarmi. Tu me lo stai impedendo.

Al parco ma certo, come ho fatto a non pensarci.

Certo che però solo lei avrebbe potuto rispondere in quel modo, a una persona che cerca di ripararla dalla pioggia... cazzo.

Parcheggio davanti ad un bar lì vicino, poi corro verso il parco... e infatti, eccola lì sull'altalena. Piove, tira un vento non di certo leggero, tra poco scoppierà un temporale, e lei sembra così tranquilla, sembra che sia da qualche altra parte, è completamente estraniata da questo mondo.

" vattene ti prego, va via" mi urla quando sono, ancora a metri di distanza.

Io ignoro le sue parole e continuo ad andarle in contro. Non importa tutto quello che farà per allontanarmi, lo so che che farà di tutto per tenermi alla larga, ma non ci riuscirà, voglio abbattere le sue barriere, tutti i suoi muri.

"Cosa non capisci del concetto di andarsene?"

Continuo ad ignorarla, avvicinandomi.

"Dammi un buon motivo per andarmene!"

"Oh facile, te ne darei pure mille" afferma irritata.

" lo so cosa stai cercando di fare, ma non te lo permetterò, nè a te nè a nessuno. Nessuno può intromettersi nella mia vita, e abbattere tutte le difese che mi sono creata con il tempo, no permetterò più a nessuno di riaprire le mie ferite, ne tanto meno di crearne di nuove. Ti è chiaro questo, quindi stammi lontano. Io non cerco amici, non cerco compagnia ne un cazzo, io sto bene così, sto bene nella mia solitudine."

Rimango stravolto dalle sue parole, non tanto per le parole in se quanto per il suo carattere, non capisco come possa essere così fragile e forte allo stesso tempo, perchè alla fine è questo che è: una persona che continua a fire che non è forte, e lo dice andando avanti, se questa non è forza. Io rimango in silenzio, continuo ad avvicinarmi.

" e ora non me ne frega niente di quello che pensi di me, non mi interessa se pensi che io sia una stronza, che sia una in cerca di attenzioni, che sia, non lo so...insomma quello che ti pare. Sai com'è, tutti giudicano quello che fai, che dici, come ti comporti, ma nessuno ti chiede mai le motivazioni, nessuno. E tu-" la interrompo, interrompo tutto, annullo la distanza tra noi, fermo il tempo, fermo tutto ciò che ci circonda. Le poso una mano sul fianco e l'attiro a me. Sotto il mio tocco la sento rigida, e cazzo sta morendo di freddo.

Le alzo il mento con due dita, costringendola a guardarmi, e lentamente mi avvicino, fino a che non sento il calore delle sue labbra sulle mie. È un bacio casto che non ha alcun bisogno di essere approfondito, labbra contro labbra, anima contro anima. Le sue labbra dono così soffici, e la bacio, la bacerei all'inifinito, sa di lacrime e urla soffocate. Un gusto che voglio cambiare.

Svogliatamente mi distacco piano piano, senza però distogliere il mio sgurdo dai suoi occhi

"Sei così fragile e forte. Te ne sbatti il cazzo di tutto e tutti e poi, poi sei capace di piangere per notti interi. Fai tanto la dura poi ti sciogli in un abbraccio. Hai solo bisogno di essere amata e di ritornare ad amare"

Non ha ancora detto una parola, non mi ha offeso ne niente... non so se sentirmi sollevato o no da questa cosa.

Le prendo la mano e la porto, praticamente la trascino, in macchina. Appena dentro accendo il riscaldamento, le prendo entrambe le mani e incastro il mio sguardo nel suo sperando posso vedermi negli occhi la sincerità nei suoi confronti; dopo qualche minuto mi stacco da lei e mi appoggio allo schienale della macchina, lei fa lo stesso.

Passati alcuni minuti, che a me sembrano secoli, spezza il silenzio

" li senti i tuoni? Li vedi i lampi? La pioggia che cade senza fermarsi? Ecco, io sono così dentro. Sono un temporale. Sono disastrosa. E mi sto allagando dentro, sai? L'acqua sale e sale, e io non so come fermarla. Penso che affogherò in me stessa. Nessuno guarda i miei occhi, nessuno vede quello che ho dentro. Nessuno nota che sto morendo.

Io sorrido, dico che sto bene, ma sto affogando, sono senza respiro"

Non resisto, la bacio di nuovo, e di nuovo sento il sapore della sua oppressione

" sai io amo i temporali, sono... spettacolari"

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 25, 2015 ⏰

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