Ma tu ci sarai?

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Quel blu mi ricordava il mare della mia città natale. Le coste della California mi hanno regalato le migliori viste e le migliori giornate della mia vita. Ma quel mare, quel blu mi lasciava senza parole.

-Cazzo come corri, ma che sei parente al Gonzales?-

Avevamo il fiatone. Tutti e due piegati in avanti con le mani ai fianchi ed il cuore a tremila. La mia bocca si rifiutava di parlare, di emettere un qualsiasi tipo di suono. Mi sentivo come quei gorilla negli zoo quando i turisti li guardano da dietro un muro in attesa di un movimento. Ed io odiavo lo zoo.

-Perché sei qui?- gli chiedo- Non ti ho mica chiesto di seguirmi-

Sono arrabbiata. Volevo andare e doveva lasciarmi andare via. Doveva farlo.

-Non ti ho seguito, ti volevo fermare. Ti ho detto una cosa e scappi ed io non sopporto chi scappa. Se non volevi che lo dicessi dovevi dirmelo subito e mi sarei scusato. Ma devi dirmelo in faccia, adesso.-

Molto di più. Talmente che mi è piaciuto che il mio cuore a momenti sfondava il torace e iniziava a correre da solo.

Come quando Paul, un coglione di prima qualità, mi baciò al mio primo anno di liceo. Prima il bacio, poi lo schiaffo e poi la corsa. E' automatico. Mi partono le gambe prima ancora del pensiero.

-Mi spiazzi. Sei un dottore. Il mio dottore. Dovresti aiutarmi e non dirmi che sono carina quando rido. Non capisci che questo tuo comportamento mi mette in confusione. Ed io secondo te non sono già confusa di mio?- Gli urlerei in faccia tante di quelle cattiverie che neanche Gordon Ramsey riuscirebbe a dire in una sola volta, ma evito. Mi fermo e respiro. Il mantra è inspira-espira Sky. Forza inspira-espira. Dentro-Fuori. Fallo Sky, fallo per te, fallo per le tue corde vocali, fallo per i tuoi occhi pieni di lacrime amare, fallo e basta.

-Devo guarire. Devo farlo per me stessa, per la mia famiglia e anche per chi mi conosce perché se mi conoscessi sul serio capiresti che non sono così. Io sono un'altra persona diversa da questo manichino che ti è di fronte. Io adoro i colori vivaci e mi ritrovo a vestire sempre di marrone o di nero. Io adoro l'estate eppure mi sono rintanata in casa per gli ultimi 5 mesi. Tu che mi complichi la vita non mi servi.-

Ho le mani fredde, il naso a forma di calotta polare e due scimmie urlatrici nel cervello che sbattono i piatti a ripetizioni. Eppure non smetto di guardarlo e perdermi nel mare nei suoi occhi.

-Sky ho espresso un opinione, ti ho fatto un complimento, tutto qui. E tu scappi. Io e te ci conosciamo da tre settimane e le nostre conversazioni sono state sempre legate all'ambito psicologico. Mi faceva piacere conoscerti al di fuori perché io sono convintissimo che tu non sia la persona qui di fronte a me. Per questo ti ho detto che volevo guarirti. Vorrei che tu avessi più fiducia in me , non ti sto chiedendo del sesso o un rapporto sadomaso. Non voglio portarti a fare orge o cos'altro ancora. Voglio farti solo capire quanto sei speciale. Vorrei proporti di far parte di un programma di reinserimento sociale. –

Bello parlare se l'altro non capisce una mazza di ciò che stai dicendo.

-Intendo dire che ho sviluppato un progetto tempo fa, con una casa famiglia non lontano da qui. Mi piacerebbe che tu mi aiutassi a gestirla. Renderti utile ed aiutare gli altri faranno salire la tua autostima e ti faranno capire quanto davvero sei importante.-

– In che cosa consiste?-

-4 ore al giorno per 5 giorni a settimana. Sarai la mia aiutante, il mio braccio destro. Mi aiuterai con le persone che ospitiamo. Perloppiù sono ragazzini minorenni abbandonati dai genitori alcolisti o drogati.-

Tutto qui? Ho fatto 400 metri in trenta secondi sono per questo? Ah povera me, ed io che mi facevo i film sul possibile amore e su tutte le possibili scene di sesso alla Christian Grey. Mi piace quest'idea. Ho solo paura di non avere tempo a sufficienza per farlo.

-Tu sarai sempre lì con me?-

-Non sempre. Dovrò anche lavorare. Ma tu sarai remunerata con un compenso adeguato. Intorno agli 800 $ al mese.-

Grillo che dici gliela la diamo una chanche?

-Ci penserò Ian.-

-Mi fa piacere Skye. Ma posso farti una domanda adesso?-

Eccolo. -Spara- dico.

-A cosa hai pensato quando ti ho fatto quel complimento che ti ha fatto scappare a gambe levate?-

-A niente. Solo non ne avevo bisogno e non lo volevo. Mi dispiace di essere scappata Ian.-

-Ok. Non preoccuparti. Correre fa bene alla salute.- E sorride. Di nuovo.

-Adesso vado per davvero. Ti sarei grata se non mi seguissi di nuovo.-

-Tranquilla io vado dall'altra parte. A domani Skye, ore 9 nel mio studio e discuteremo i dettagli.-

-Va bene Ian a domani.-

-Buona giornata-

-Anche a te-

E la mia manina si agita a mezzaria per un accenno di saluto. Che scema , manco i bambini salutano più così. Eppure qualcosa non mi convince. Ian bello mio tu non me la conti giusta. Già è bello, proprio bello. Troppo bello. Ho bisogno di un bagno caldo e di una tisana alle erbe per dormire. Domani alle 9 nel suo studio.

Mai stata così felice di svegliarmi presto e andare.

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