La scommessa

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Mi giro con la testa e vedo questo ragazzo alto più di me, capelli castani e gli occhi grandi verdi, vedo che mi pone la mano e si presenta, dice di chiamarsi Nicholas ricambio il saluto e mi presento
<<non ti ho mai vista da queste parti è possibile?>> mi chiede lui
<<mi sono trasferita da poco, abitavo a miami>>
<<e per ora che ne pensi di questa città?>>
<<ancora non ho visto granché però, se devo ammetterlo mi trovo bene>>
<<e se posso chiedertelo, posso sapere con chi sei venuta?>>
<<con mio fratello più grande, ma a dirla tutta non so dove sia finito, l'ha rapito una bionda ossigenata e sono rimasta qui da sola>> gli dico sconsolata già con l'alcool in corpo che si sta iniziando a far sentire
<<e se ti invitassi a ballare ma è solo un'ipotesi, che cosa mi diresti?>>
<<beh inizio con il dirti che non ti conosco, però mi sto annoiando parecchio>>
<<giuro che non sono un maniaco e terrò le mani apposto>> mi dice ridendo
non gli rispondo mi preparo uno shot lo mando giù e senza dirgli niente lo prendo per mano e lo porto in pista
iniziamo a ballare e devo dire che si muove bene, mi sento avvampare e decido di togliere il giacchetto e posarlo su il primo divano che ho di fronte agli occhi
cambiano canzone che a quanto pare non piace a nessuno dei due così
decidiamo di ritirarci in cucina, mi prepara un drink come il suo, me lo porge e sento che è fruttato, ho la testa da un altra parte e non gli chiedo il contenuto, dopo dieci minuti sento già fare effetto
<<che dici torniamo in pista?>> gli chiedo
<<ce la fai a ballare?>> non fa in tempo a dirlo che sento partire la mia canzone preferita
mi precipito in pista con la sua mano nella mia
e decido di azzerare le distanze che c'erano prima, sento i suoi occhi addosso mentre scrutano ogni mio movimento,
presa dalla foga del momento inizio a ballare come se non avessi nulla intorno,
lui mi segue ad ogni passo, vedo la stanza che mi gira attorno e credo anche questa volta di aver esagerato, all'improvviso inizio a barcollare e mi ancoro con le braccia intorno al collo di nicholas e chiudo gli occhi,
poco dopo sento prendermi per mano e vedo che è Benjamin affiancato da Aron
<<ma non vedi che è ubriaca>> dice mio fratello dando una spallata a Nicholas
<<ben non rompere anche qui lasciami stare, che stavamo solo ballando>> rispondo io
Aron intanto sento che ride di sottofondo
<<ora vieni con me fuori>> dice benji mentre mi porta fuori
In lontananza sento Aron dire una cosa a Nicholas
<<fratellone penso che tu l'abbia fatta grossa>>
<<ma che vuoi!>>
non mi dire che sono fratelli dico tra me e me
ci mettiamo fuori in un angolo, con gli occhi furiosi di mio fratello addosso con aron alle spalle
<< ma mi dici quanto hai bevuto!!>>
<<non so cosa ti importi visto che mi hai lasciato da sola, ho dovuto fare qualcosa nel frattempo in cui non c'eri>>
<<e tu vuoi dirmi dove sei stato in tutto questo tempo?>> aggiungo io ancora su di giri
<<ma è possibile non posso allontanarmi un attimo che ti trovo in quelle condizioni, sono stanco di starti sempre dietro e doverti sempre controllare>> mi dice urlando
<<controllare? non ti ho chiesto mai di fare nulla>> dico nello stesso tono
<<ma guardati, guarda come stai, ci hai messo poco ad andare da un altro ragazzo e strusciarti>>
non rispondo, resto ferma senza aprire bocca, sento queste parole che mi risuonano in testa e non ci credo che le abbia dette realmente, sentirmele dire mi ha spezzato, dopo tutto ciò che ho passato e ne è pienamente consapevole, ha toccato un tasto che non doveva neanche guardare, per un secondo annullo tutto, tutto ciò che mi sta frullando nella testa ed esce la parte peggiore di me, quella che mi ha aiutato sempre ad andare avanti, la rabbia che ha fatto svegliare ora
<<mi fai schifo vaffanculo>> gli dico spingendolo
vedo Aron venire di fianco a noi, lo scuote sulla spalla con la mano <<non è momento di fare scenate, quindi vedi di darti una calmata>> dice con tono basso
benjamin esasperato ci manda a quel paese a tutti e due accompagnando con il dito medio e lo vedo dirigersi verso la macchina
e con lo sbattere delle palpebre lui se ne va
sfinita mi butto a terra con le ginocchia al petto e le mani fra i capelli, non capisco come sia possibile, sapevo che non sarei mai dovuta venire
alzo gli occhi, e mi ritrovo la mano di Aron tesa davanti a me, decido di prenderla e mi aiuta ad alzarmi
<<grazie per non aver detto altro>> dico sussurrando
<<non ti preoccupare, ho anch'io un fratello so cosa vuol dire>> mi dice
<<grazie ma penso che sia ora di andare per me>>
<<io credo di no invece, credo proprio che sia il momento per fare una bella passeggiata>> mi dice sfoggiando il suo più bel sorriso
<<alle 3 di notte? con questo freddo cane poi?>>
<< e che problema c'è?>> mi dice mentre mi mette sulle spalle il suo giacchetto di pelle
<<puoi tenerlo vado a prendere il mio dentro>>
<<tienilo, lo andiamo a prendere dopo>>
senza dire niente lo seguo, mentre cammina lo osservo indossa dei jeans neri strappati, con delle sneakers bianche e una camicia bianca con il colletto alla coreana e non avevo fatto caso a quanto fosse bello questa sera
decide lui di spezzare il silenzio
<<quindi hai conosciuto Nicholas>>
<<si e mi sembra di aver capito che sia tuo fratello>> dico io mentre mi guardo le scarpe
<<hai capito bene, non si direbbe vero?>>
<< direi di no, visto che siete l'opposto, non vi somigliate molto>>
<<non ci somigliamo neanche caratterialmente, diciamo che lui ha sempre avuto un po' più la strada spianata, quello che non ho avuto io e questo ha fatto la differenza tra noi>>
<<perché cosa ti è successo?>>
<<eh ora vuoi sapere troppo però>> mi dice stizzito
non sembra il cattivo ragazzo che cerca di far vedere, ha molto di più e di questo ne sono certa, ma non sono sicura di voler veramente andare a fondo a questa questione
<<e tu come mai ti sei trasferita?>> mi dice cambiando discorso
<<un giorno mi sono alzata e ho sentito che stava iniziando a starmi stretto tutto e ho deciso di andarmene e non tornare>>
<<come mai?>>
<<ora credo che tu voglia sapere troppo>> dico ironicamente ripetendo le sue stesse parole
sento che non arriva nessuna risposta, a parte un ghigno da parte sua
sento l'aria gelata congelarmi il viso e penso che vestita così domani avrò una polmonite
lo vedo fermarsi, mi blocco all'istante insieme a lui, poggia i suoi occhi su di me senza dire nulla, cerca di decifrarmi, forse è ciò che sto facendo anche io
<<non sei niente male sta sera>> mi dice
<< e se vuoi saperlo da quando ti ho vista entrare non ti ho tolto gli occhi di dosso>> mi sussurra all'orecchio
sento i brividi percorrermi la schiena, scaccio tutto, non voglio che pensi che bastino due parole per farmi sciogliere
allora provo a giocare al suo stesso gioco
mi avvicino al suo orecchio e con voce sensuale gli sussurro <<che fai ora ci stai anche provando con il fiorellino?>>
<<non ti montare la testa adesso>> dice ridendo
<<anche perché non bastano due parole per farmi cascare ai tuoi piedi>>
<<guarda che se voglio una cosa la ottengo sempre>> mi dice serio mentre si porta una sigaretta alle labbra
<<non con me, faresti fatica a starmi dietro figuriamoci>>
<<vogliamo scommettere?>>
<<solo se starai attento ad non innamorarti>>
<< non preoccuparti, il rischio non c'è, non c'è stata ancora la persona che mi abbia ritrovato il cuore ovunque io lo abbia lasciato>>mi dice lui
appena ascolto le sue parole, vedo un velo di tristezza coprire gli occhi, li vedo persi
<<scommettiamo allora?>>
<<cosa vuoi scommettere?>> gli domando
<<lasciami un mese e se così sarà come dici tu, ti lascerò stare>>
<<ma non deve esserci nessun'altra oltre me>>
<<perfetto>> mi dice
tornando alla realtà controllo il cellulare per vedere l'ora e mi accorgo che è tardissimo
<<io devo tornare a casa, devo sbrigarmi a prendere la giacca nella casa e chiamare subito un taxi>> dico io
<<lascia stare il taxi, sta sera ti accompagno io>> dice mentre torniamo verso la villa
<<no veramente tranquillo>>
<<non penso che tu possa obiettare>>
il resto del tragitto lo passiamo in silenzio, dopo una lunga camminata, finalmente vedo la folla di gente che ancora pervade la casa
mi fa entrare nella macchina e mi dice di aspettare li, poco dopo lo vedo tornare con il mio giacchetto, mi chiedo come possa averlo trovato, ma scaccio subito quel pensiero
salito in macchina mi chiede dove abito e subito dopo parte
<<domani sera ho un incontro, verrai?>> mi chiede lui
<<dovrei controllare l'agenda in realtà>> dico ironica con le braccia conserte
vedo che mi guarda male con la coda dell'occhio
<<ti farò sapere se nel caso mi andrà di venire>>
non ricevo risposta, mentre si accosta vicino al vialetto di casa mia con l'alba che fa da sfondo
ecco e ora c'è il disagio come lo saluto?
impacciata lo ringrazio e scendo subito dalla macchina, mentre mi giro per andarmene abbassa il finestrino <<neanche il bacio della buonanotte mi dai?>> dice con aria sarcastica
lo fulmino con lo sguardo e subito entro in casa, corro le scale e mi chiudo in camera
crollo sfinita sopra il letto
ripensando a tutto ciò che è successo sta sera, mi sembra quasi irreale, al litigio con mio fratello ad Aron, neanche il tempo di metabolizzare che vengo presa dalle braccia di morfeo.

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