Arrivo a Los Angeles

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E ora che mi trovo qui in questa grande città nuova, mi sembra di nuovo di riniziare a respirare dico tra me e me mentre ci dirigiamo con la macchina nella nuova casa;

Penso che non potrò mai ringraziare abbastanza la mia famiglia, mia madre e mio padre che hanno lasciato tutto per farmi riniziare una nuova vita, il mio fratellone Benjamin che non ha mai smesso di tenermi la mano quando sentivo che non c'era più nessuno in grado di starmi accanto;

arrivata qui voglio dedicarmi a me stessa e lasciarmi dietro tutti i ricordi andati male, essere un altra persona e non più quella che ero, forse una cosa che non mi riuscirà più è riaprire il mio cuore, ha deciso di chiudersi dopo tutto il dolore che mi hanno fatto provare, dopo tutte le lacrime che ho versato in silenzio nelle notti chiusa nella mia stanza.

Entriamo nel vialetto di casa con il sole che sta per calare, circondato dal grande prato verde, mi perdo nel vedere tutti i dettagli che mi circondano

<<beh dai ragazzi iniziate a portare le vostre cose dentro>> disse mia madre guardando me e mio fratello

iniziamo a prendere i grandi scatoloni dentro la macchina, apro la porta di casa metto le mie cose per terra e inizio a fare il giro della casa, mi perdo nel guardare questa casa enorme, curiosa come sono inizio a salire le scale che ho alla mia destra, appena attraverso il lungo corridoio sento mia madre urlare da sotto

<<Corii ricordati che l'ultima stanza a destra è la tua camera proprio di fronte a quella di tuo fratello>>

gli dico di aver capito ma credo che non mi abbia sentito, forse l'ho detto troppo a voce bassa, entro nella camera e dio se è enorme, le pareti dipinte di argento, un grande letto a baldacchino su cui prendo la rincorsa e ci salto sopra, poco dopo a rovinare quel momento è mio fratello

<<che palle la tua di stanza e molto più grande della mia, dopo faccio due chiacchere con mamma>> dice con i miei scatoloni tra le braccia lasciandoli subito dopo nella stanza

<<mi dispiace per te ma questa me la tengo io, era stato deciso gia da molto tempo>> dico io sbuffando e portando gli occhi all'insù

scendo dal letto e inizio a sistemare tutte le mie cose, prendo i vestiti e comincio a metterli nell'armadio mi giro di scatto e per sbaglio faccio cascare tutti i scatoloni a terra, cerco di raccogliere tutto tra le braccia e mettere tutto sopra al letto e per caso mi capita tra le mani quel vestito rosso

<<stai tranquilla, è solo uno stupido vestito>> mi dico sussurrando

all'improvviso ogni ricordo mi torna in mente, ricordo i fischi, i mormorii, gli occhi indiscreti di tutti, io sulla grande parete in un video ho la vista offuscata presa dalla rabbia strappo il vestito

sento qualcuno che mi tocca le spalle mi giro di scatto e vedo mio padre con aria preoccupata

<<cori che succede? ho sentito un botto da giù di sotto>> dice mio padre

cerco di ricompormi subito e nascondere dietro di me il vestito

<<niente papà, sai come sono distratta di mio, per sbaglio ho fatto cascare i scatoloni e ho fatto un casino>> mi convinco io

<< ah ecco cos'era, ero venuto anche per chiederti che pizza volevi per cena, immagino che tu voglia la classica margherita che prendi sempre>> dice lui

<<si si, facciamo pure due con la fame che ho>> dico ridendo

<<e vada per due allora>> dice mentre si allontana

torno di nuovo a sistemare tutto e decido di buttare quel maledetto vestito,

dopo un'ora ancora immersa nel disordine mi innervosisco e decido di laciare tutto così com'è, appena sento il campanello suonare capisco che è arrivato il fattorino della pizza.
Mentre scendo le scale, inizio a sentire l'odore delle mie due pizze che mi aspettano
<<mi raccomando le due margherite sono le mie!!!>> grido dalle scale
Mi dirigo verso la cucina e vedo già tutta la tavola apparecchiata e loro che iniziano a sedersi.
Mentre mangio mi rendo conto che è pazzesco ciò che abbiano fatto per me nel silenzio decido di aprire un discorso
<<volevo chiedere una cosa>> mentre guardo i miei genitori
<<dicci cori>> rispondono all'unisono tutti e due
<<con il trasferimento del lavoro, ora quando inizierete?>>
<< abbiamo deciso di prenderci questa settimana per sistemare le cose di casa e tutte le questioni, dalla prossima settimana inizieremo a lavorare nella sede dell'azienda che si trova anche qui vicino fortunatamente, e se poi vuole benjamin potrebbe venirsi a fare un giro per vedere se gli piace l'ambiente e magari iniziare a lavorare lì>> dice mia madre
<< cori sai che fra qualche giorno dovrai iniziare il college??>> aggiunge mio padre
Annuisco portando gli occhi all'insù e mio fratello guardandomi scoppia a ridere
<<benji ti vedo silenzioso tu non dici niente?>> mi rivolgo a mio fratello
Prima di rispondermi lo vedo perso fra i suoi pensieri, lo guardò come per dire che aspetto una risposta che non ho ancora ricevuto
<< mi dai il tempo di masticare!>> mi dice << si in settimana verrò, poi avevo pensato di farmi un giro domani mattina per cercare una palestra dove allenarmi>> aggiunge
<< quanto sei antipatico!>>
<< ancora non siamo arrivati e già iniziate ad appiccicarvi voi due>> dice mio padre sorridendo
<<comunque nonostante io penso che tu sia talmente tanto noioso e antipatico, mi posso offrire io per accompagnarti domani, così iniziò a guardare qualcosa qui intorno>> dico guardando mio fratello
<< menomale che ci sei tu, non so come avrei fatto sennò>> dice lui ironicamente
<< non so come tu faccia a mangiare due pizze e rimanere così magra contemporaneamente>> aggiunge
<<non ho problemi a mangiarmi anche la tua>> dico mentre mi rubo una fetta della sua pizza
<<non ho parole per descriverti>> dice scherzando
<< che mi adori da impazzire, va bene anche lo stesso>>
Finito di mangiare mi alzo e do una mano a mia madre a sparecchiare, la vedo concentrata a lavare quei pochi bicchieri decido di andargli dietro e abbracciarla lei ricambia dandomi un bacio sulla guancia
<< vedrai che ti troverai bene qui ne sono sicura e il prossimo che ti farà soffrire se la vedrà con me>> dice lei
<< lo spero mamma e sai benissimo che so cavarmela da sola>>
<< lo so benissimo, con questa testa calda che ti ritrovi non ho certo dei dubbi!!>> dice lei scherzando
Le do la buonanotte, vado in salone e saluto anche mio padre e mio fratello, decido di tornare in camera e sistemare un po' del caos che ho lasciato prima.
Mi faccio una doccia veloce e nel frattempo che mi metto il pigiama inizio ad entrare nel mio mondo, quello che conosco solo io, dove nessuno mette piede e in realtà non do neanche l'opportunità a nessuno di entrarci, ora che sono qui che strana sensazione, spero solo di non pentirmi di questa scelta, so che dovrei lasciare il passato alle spalle e ricominciare da capo, ma è così complicato farlo. Dovrei fingere che tutto ciò non sia mai successo,
dovrei accettarlo per andare avanti ma come si può curare una ferita aperta che non ha intenzione di ricucirsi e mentre continuo a tormentarmi mi addormento.

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