Tirannosauro.

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Isla Nublar, Costa Rica

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Isla Nublar, Costa Rica.
06 – 07 – 1993.
19:45 p.m.
Auto.

Alan Grant

Il tempo era peggiorato lungo il tragitto e il buio era calato molto velocemente di quanto pensassi, se messo insieme alla pioggia incessante, il vento forte e i fulmini che non davano tregua rendeva l'atmosfera più terrificante di quanto non sia già...restare fuori con questo tempo non mi entusiasmava affatto e rimpiangevo il sole caldo del Montana.

Essendo che sono originario proprio da li, di Livingston per l'esattezza, sono abituato al caldo e all'afa che durante l'estate predomina la città, per cui mi è risultato facile trasferirmi a lavorare a Snakewater dove il clima era il medesimo, ma qui era tutt'altra storia.

Non mi piaceva particolarmente la pioggia, ti si appiccicava da per tutto facendoti venire i brividi e se unito al fatto del vento ti faceva anche ammalare per il freddo...tutto questo l'avevo trovato qui e la cosa mi rendeva inquieto, anche se non era l'unica cosa.

Aver lasciato da sola Beth insieme a Gennaro e hai nipoti di Hammond non mi lasciava tranquillo, mi aveva trasmesso un inquietudine che non riuscivo a scrollarmi di dosso e l'unica cosa che volevo fare era stringere la mano di Elizabeth tra le mie beandomi del suo calore e della morbidezza della sua pelle profumata di lavanda...amavo il suo profumo e amavo tutto di lei.

Non mi ero accorto dei miei reali sentimenti verso di lei perché per me è sempre stata la mia migliore amica, la persona con cui potevo sempre parlare senza essere giudicato e che non mi avrebbe mai abbandonato...era la cosa più bella per me e l'avrei protetta ad ogni costo.

Non sapevo nemmeno quando era iniziato tutto questo, quando arrivò allo scavo insieme alla sorella minore la trovai subito bellissima, non avevo mai visto una donna bella come lei, aveva degli occhi verdi stupendi e un sorriso fantastico...non so nemmeno per quanto mi ero fermato a guardarla ma volevo guardare tutto di lei.

Apprezzai subito la sua compagnia e se la trovavo bella esteriormente, rimasi affascinato anche com'era dentro, aveva una grande forza d'animo che la spingeva a non arrendersi mai, sapeva anche essere dolce e premurosa verso le persone a cui voleva bene, il suo intelletto e il suo sapere sui dinosauri mi aveva ammaliato moltissimo e aveva quella nota sarcastica che rendeva tutto gradevole hai miei occhi, persino il suo desiderio di essere madre mi aveva attratto come l'ape e il miele e un desiderio di paternità nascosto da qualche parte era spuntato fuori, che cresceva ogni volta che io e lei legavamo fino a diventare ciò che siamo...ho persino immaginato i nostri figli una volta.

Tutto però era successo inconsapevolmente mascherandosi d'amicizia, non so come mai la reputavo solo come amica quando invece avrei voluto qualcos'altro, ma ogni volta che usciva con un uomo non riuscivo a spiegarmi la gelosia che provavo e desiderando di essere io con lei invece che loro...esultavo persino quando andava male perché significava che era ancora mia e che avevo tempo per farlo ufficialmente una volta per tutte, peccato però che non lo avevo mai fatto.

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