Trova spazio dentro me

CAPITOLO 149

Pov's Niccolò
*Sono appena partito da San Basilio, sto andando a prendere Simona. Le ho detto che sarei andato in studio ma in realtà sono andato a ritirare il suo regalo. Arrivo sotto casa sua e suono il clacson. Dopo due minuti la vedo scendere, sale in macchina lasciandomi un bacio.*
S: -"Allora, tutto ok in studio?"
N: -"Si si, dovevamo sbrigare le ultime cose. Tu che hai fatto?"
S: -"Oh emh nulla, mi sono messa a lavare a terra." *Per il resto del tragitto ascoltiamo la nostra canzone, "Che tesoro che sei" di Venditti. Gliel'ho dedicata una sera. Eravamo a casa e gliela suonai al piano, ricordo che la sera prima aveva dormito a casa mia e la mattina si svegliò prestissimo per andare in pasticceria così mi scrisse un bigliettino lasciandolo sul suo cuscino. C'era scritto "mi rendi sempre più pazza di te." Così mi ricordai di questa canzone. "Un biglietto per me, sono pazza di te, non lo sai?" canta Antonello in essa. Un'altra frase forte di questa canzone è "Che tesoro che sei quando mi guardi quando penso con gli stessi occhi, tu mi lascerai. Che paura che hai, non mi sorprendi perché stare con me non è bere un caffè e tu lo sai" ed è proprio vero, stare con me è pesante perchè ho
un carattere di merda e lo ammetto a me stesso. La frase più bella però è nel ritornello dove dice "E se questo poi non fosse amore giuro io non ti lascerei perchè sei bella come sei, sei bella come ti vorrei". E' quella che ho sempre immaginato perciò ecco perchè questa è la nostra canzone. Tra sorridi e sguardi arriviamo da Elisa. Suoniamo il campanello e saliamo trovando tutti gli altri.*
V: -"I soliti ritardatari!" *Dice Valerio vedendoci mentre ride. Gli dò una calata mettendolo a tacere e me la rido.*
S: -"Allora Eli, che faccio io?" *Chiede Simona recandosi in cucina mentre io rimango con i ragazzi.*
T: -"Ao Nì, perchè Simona cammina così?" *Mi domanda Tiziano facendomi scoppiare a ridere.*
N: -"Niente niente." *Dico io sorridendo pensando alla scorsa notte. Gabriele inarca un sopracciglio guardandomi.*
G: -"Ho capito... C'avete dato dentro eh?" *Dice continuandomi a guardare maliziosamente.*
N: -"Regà però zitti." *Dico guardandomi dietro controllando non ci sia l'ombra delle ragazze. So che ai miserabili posso dire tutto, l'abbiamo sempre fatto.*
Ad: -"Daje parla!"
N: -"L'abbiamo fatto per tutta la notte. Le abbiamo contate anche tutte quante. L'abbiamo fatto per dieci volte." *Dico mentre mi osservano increduli!*
Ma: -"Beato te fra, Carlotta se me la dà du volte a settimana è pure tanto!"
V: -"Basta basta basta, non voglio sentire più nulla. Aaaah bleah che schifo!" *Dice Valerio disgustandosi.*
G: -"Ao non è che sei diventato gay? Cioè non che sia contrario a ciò ma se reagisci così..." *Valerio lo spinge da una spalla.*
V: -"Cazzo dici, non so gay. Non so se ve ricordate che è mia cugina, una sorella in pratica, e immaginarmela a farlo dieci volte co sto coso no grazie non ci tengo!"
*Risponde lui così scoppiamo a ridere. Lo abbraccio sfregandogli i capelli spettinandolo tutto.*
N: -"Daje Valè, è na cosa naturale. Poi lo sai quanto ci tengo a lei."
V: -"Non è quello il punto. In pratica mi hai fatto immaginare mia cugina dieci volte a letto con te, guardala come cammina avrò questa immagine davanti per tutta la serata!" *Dice indicando Simona verso la cucina. Stiamo ridendo come i matti. Ci mettiamo a parlare d'altro fin quando le ragazze ci chiedono di apparecchiare. Ci sediamo a tavola, sento l'odore delle pizze, fatte in casa sono ancora meglio. Apriamo il vino e lo versiamo in tutti i calici preparandoci per il brindisi. Una volta che anche le ragazze raggiungono tavola brindiamo e iniziamo a mangiare passando una serata piacevole come sempre.*
Sv: -"Regà, domani dopo la mezzanotte ci vediamo? Così ci scambiamo i regali." *Propone Sveva.*
N: -"Brava nana! Venite tutti a casa."
S: -"Siii che bello!" *Dice Simona guardandomi. Finiamo di mangiare, rimaniamo un'altra oretta parlando di cose varie per poi aiutare Elisa. Dopo aver pulito tutto andiamo a casa, stanotte dormo da Simona.*