CAPITOLO 178

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Pov's Simona
*Siamo in macchina, siamo quasi arrivati. Durante tutto il viaggio io e Niccolò abbiamo cantato allegri e spensierati, sono davvero felice che l'abbia presa bene. Anzi, forse l'ha presa meglio di me. Prima di dirglielo ho avuto per giorni le mie mille paranoie, ma oggi sono scomparse tutte dal momento che lui ha iniziato a saltellare per la stanza felice. Dopo qualche altro minuto arriviamo al parcheggio e il panorama già da qui è meraviglioso. Scaleremo una piccola montagna, ma ora è più facile, ci hanno costruito delle scale per il percorso turistico. Prendiamo gli zainetti dove abbiamo messo qualcosa da mangiare e un pò d'acqua. Per fortuna oggi è una bellissima giornata, il sole è caldissimo e non fa nemmeno molto freddo. Niccolò mi prende la mano incrociando le nostre dita e raggiungiamo questo posto. Ci sono un sacco di persone, speriamo che non fermino Niccolò, vorrebbe stare tranquilla e sinceramente anch'io. Ma penso che quest'allegria di oggi nessuno ce la possa distruggere. Arriviamo davanti ad una scalinata che si trova come fosse scavata nella montagna, iniziamo a salire fin quando Niccolò non mi tira il braccio fermandomi.*
S: -"Che succede?"
N: -"Amo ma puoi farle ste cose? Cioè, non è che ti stanchi, non è che succede qualcosa?" *Mi chiede preoccupato così sorrido, adoro quando si comporta così.*
S: -"L'importante è che faccia tutto questo tranquillamente. Non ti preoccupare, se sono stanca ci fermiamo e riposiamo." *Dico tranquillizzandolo così annuisce e continuiamo a salire. Dopo dieci minuti di camminata arriviamo davanti ad una grande cascata, è immensa e meravigliosa. Il rumore dell'acqua che scorre mi rilassa da morire, chiudo gli occhi respirando l'aria fresca che c'è quassù. Ovviamente non mi avvicino di più perchè soffro di vertigini e non posso guardare il fiume che c'è giù. Niccolò mi abbraccia da dietro lasciandomi un bacio sui capelli.*
N: -"Quanto è pura quest'aria. Si sta benissimo qui." *Mi sussura nell'orecchio così faccio un piccolo sorrisetto. Poggio le mie mani sulle sue che sono poggiate che sono poggiate sulla mia pancia. In questo momento non riesco a pensare ad altro se non a quanto sto bene con lui e a quanto io sia felice e fortunata di aspettare un bambino da lui. Poggio la testa sulla sua spalla mentre ci godiamo la tranquillità di questo posto. Camminiamo un altro pò addentrandoci tra gli alberi e le piante. Andando più avanti troviamo un area picnic, decidiamo di fermarci e mangiare un panino. Ci sediamo ad un tavolo, apro lo zaino ed estraggo due panini. Il mio è con la bresaola, Niccolò invece, per mantenersi "leggero", lo mangerà con mortadella e provolone. Quando gli passo il panino vengo sopraffatta dall'odore della mortadella, è invitante da morire, ma devo resistere. Faccio un respiro profondo cedendo il panino a Nic che mi guarda ridendo.*
N: -"Vuoi un morso?" *Mi chiede, bastardo. Lo fulmino con lo sguardo e lui scoppia a ridere.*
S: -"Dai amò ti prego, già soffro di mio." *Dico facendo la finta offesa, non posso mangiare la mortadella ma di certo non è colpa sua.*
N: -"Sei bella assai amore mio." *Mi dice mandandomi un bacio volante. Finiamo di mangiare, ci alziamo per continuare la passeggiata in questo posto pazzesco, lui si avvicina e afferra il mio zaino mettendolo al contrario. Avendo già uno sulla schiena questo lo fa poggiare sul suo petto. Si avvicina e mi lascia un bacio sulla guancia.*
N: -"Così non fai sforzi." *Mi dice mentre mi afferra la mano e continua a camminare. Arriviamo giù, dove termina il fiume, praticamente è dove non volevo affacciarmi per le vertigini. Ci sediamo su un masso, Niccolò si leva gli zaini di dosso e mi avvolge con le sue braccia muscolose.*
N: -"Diventerò papààà, diventerò papààà." *Canticchia lui allegro. Sorrido e poggio la mia testa sul suo petto e rimaniamo così, in silenzio.*

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