L'inizio

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Un'isola dai colori molto accesi e che faceva intravedere un sole spettacolare e un cielo senza nuvole, riusciva ad attrarre come sempre due donne.

Proviamo ad avvicinarci un po' meglio.

Sono di sicuro gemelle, si vede ad occhio nudo.

Hanno capelli neri come il carbone ed occhi argento, accesi da una scintilla di divertimento.

Per distinguersi, sulla guancia sinistra una ha un neo e l'altra no e che guarda la sorella con fare divertito.

«Non vedo l'ora che arrivino. È da un bel po' che non li vediamo più. C'è la faremo, Candida»

«Oh, ne sono più che certa. In fondo, siamo quasi a metà del lavoro. È tempo di rivederli, Cecilia» quella che penso si chiami Candida si volta verso di lei e la osserva, sempre più maligna.

«Andiamo a prepararci. Manca poco, ormai. Non vedo l'ora di rivedere la mia cara Fiona» Cecilia comincia a dirigersi verso la foresta dietro di loro e la sorella la segue dopo pochi attimi, sparendo con uno schiocco di dita.

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Pov's Emily

«Dai, tesoro, dovete andare a scuola. Non potete mancare al vostro primo giorno» la voce di mia madre mi interrompe dal mio lunghissimo sonno.

Non sono riuscita a dormire stanotte e il motivo è lo stesso di cui ha parlato la mamma.

La scuola.
Sedici anni.
Terza superiore.

Dovrei essere abituata a tutto ciò ma la mia voglia di continuare a dormire, supera di gran lunga quello che dovrò affrontare una volta tornata in classe.

Fortunatamente, ci sono Lily, Hilary e Isabelle.

E lui.

Continuo a fare sogni proibiti su di lui e ciò mi fa imbarazzare parecchio, perché non è una persona qualunque.

È il fratello della mia migliore amica.

Decido di alzarmi, zoppicando per la stanza e cercando di trovare la mia divisa scolastica.

È stata la stessa di mia madre, ma non mi ricordo mai dove la metto.

Un mio difetto: molto distratta.

«È sulla tua sedia» mi volto di scatto verso il ragazzo accanto allo stipite della mia stanza che sorride.

Non un sorriso divertito, bensì uno dolce come solo lui sa farli.

«Grazie» mi dirigo verso la sedia accanto al mio letto e me la prendo.

Come ho fatto a non vederlo?

«Se solo riuscissi a fare un sorriso così a Hilary, cadrebbe ai tuoi piedi, te lo assicuro» mi metto davanti a mio fratello e lo ammiro in tutta la sua bellezza.

Se non fosse mio fratello, ci farei anche un pensierino.

Non so proprio perché Hilary non riesce a parlargli o quantomeno ad ammirarlo.

Kyle Moore: capelli neri, sempre scompigliati presi da papà e dal mio nonno materno e occhi verdi molto profondi presi dalla mamma.

È uno dei più popolari a scuola e se ne vanta moltissimo.

Lui sgrana gli occhi, sorpreso da tutta questa schiettezza e ribatte, sbuffando:«Quella rompiballe sa solo rompere le scatole. Altro che sorriso dolce, io la prenderei a calci in culo per quel sorriso sornione che ha. Tutt'altra persona è Andres» e in un certo senso non gli dò torto.

Io, lui e un'isolaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora