il riflesso della morte

88 5 4
                                    

sono qui, il tramonto è spettacolare! la sabbia sotto i piedi non brucia più come questa mattina e l'acqua del lago è molto più calma. "Alex, dobbiamo andare!" mia sorella interrompe i miei pensieri riportandomi alla realtà. "arrivo!" rispondo io guardando il tramonto. ad un tratto il mio sguardo cade sulla figura riflessa nello specchio d'acqua e mi si cela il sangue. mi muovo e anche il riflesso lo fa ma è in ritardo come se, invece di riflettere, mi stesse... copiando.
sento una mano posarsi sulla mia spalla e mi giro di scatto. "Alex! che hai?" mi chiede il mio fratellino preoccupato. "nulla! andiamo!" ci incamminiamo verso casa e, qua do arriviamo, mi stendo sul letto pensieroso ma, subito, sento mio fratello stendersi accanto a me. "mi mancano..." dice lui riferendosi ai nostri genitori morti circa tre mesi fa in un incidente... non sono stati ritrovati neanche i corpi. da all'ora viviamo a casa di nostra sorella Susan.
è notte, tutti dormono... tutti tranne me. ho pensato tutto il tempo a quell'episodio sulla sponda del lago. sono frustrato!
non riesco a dormire allora mi alzo e, molto silenziosamente, esco di casa.
la spiaggia è deserta, si sentono solo i versi dei grilli presenti in delle piccole zone di prato ma, a parte questo, niente.
mi avvicino lentamente alla sponda della sera prima e comincio a sentire delle voci, delle voci fin troppo conosciute, che mi chiamano... erano i miei genitori! "Mamma!" "Papà!" grido guardando intorno ma nulla. penso di essere pazzo! ma una figura mi riporta alla alla vita reale... il riflesso dei miei genitori nel lago che mi chiamano. "Alex, ci sei mancato!" le loro voci sono dolci e decise allo stesso tempo e, in un certo senso, mi ipnotizzano.
ad un certo punto sento come se il mio corpo stesse cadendo ma io sono sempre in piedi. sento qualcosa premermi sul petto e comincio a camminare in avanti. non ho più il controllo del mio corpo, non riesco a stare fermo.
non passano neanche venti secondi che sono in acqua e sento le braccia dei miei genitori stringermi ma, dopo qualche secondo.... buio.
mi sveglio, sono immerso nel lago ma non sto soffocando... mi guardo intorno e vedo i miei genitori arrivare da me con qualcosa in mano, mia madre... tiene la mia testa con una scia di sangue che colora di rosso l'acqua cristallina di quel meraviglioso lago.

"Alex! Alex svegliati!" sento la dolce voce di mia sorella chiamarmi. "c-cosa è s-successo?" chiedo con voce stanca e spaventata. "stavi dormendo e ti sei messo ad urlare... ci siamo spaventati!" mi spiega mio fratello. io li abbraccio entrambi piangendo silenziosamente. "andiamo giù, mamma ha preparato la colazione!" spalanco gli occhi a quella affermazione e corro in cucina.
trovo mio padre seduto a leggere il giornale e mia madre che cucina. scoppio a piangere. "che hai Alex?" chiede mio padre, gli salto addosso abbracciandolo e, poco dopo, sento le braccia di mia mamma stringermi. "Vi voglio bene!"
































































(chiedo perdono, non ricordo quando l'ho scritto!)

spero che vi sia piaciuto e che si sia capito il significato!

per qualsiasi domanda e/o curiosità sul testo potete chiedere commentando!

fatemi sapere come vi sembra!

i miei temi♡Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora