6

1.4K 90 48
                                    

[Parole: 1230]

-È stato uno sbaglio, ecco cosa penso- aveva cercato di mantenere un tono il più naturale possibile, anche se dentro di lei stava morendo, sentiva che quello non era ciò che avrebbe voluto dire, avrebbe voluto semplicemente avvicinarsi a lui e baciarlo, più di quanto avesse fatto la prima volta, abbracciarlo, sentirlo vicino a lei, ascoltare il battito del suo cuore sincronizzarsi con quello di lei.
Ma il pensiero di fare soffrire il suo ragazzo la faceva restare male, nonostante questo avrebbe voluto dire far soffrire il ragazzo che in quel momento si trovava con lei.
Dal canto suo Rintarō aveva sentito il cuore creparsi, non ancora totalmente in pezzi, aveva continuato a guardare la ragazza davanti a lui con un esperessione impassibile, sapendo che lei aveva altro da dire.
-Io ho un ragazzo, che mi ama. Non sarebbe giusto nei suoi confronti- continuò -Mi dispiace se ti ho illuso. Se ti ho ferito con le mie parole ma non era mia intenzione-
I suoi occhi erano lucidi, ascoltare la testa e non il cuore era stata un impresa ardua, ma aveva faticato così tanto per cosa?
-Okay- il suo cuore era andato, definitivamente, in pezzo.
Si stupì di quella risposta così secca e priva di ogni sentimento, forse per lui quel bacio non aveva significato niente.
Y/n si sentì morire dentro, ma  era meglio così, la faceva sentire meno in colpa e lui lo sapeva benissimo. Avrebbe voluto dire di più, che per lui quel bacio era stato tutto, che non riusciva a vedere un futuro senza di lei che avrebbe voluto sentire nuovamente le sue labbra soffici sulle sue, che avrebbe voluto ridere con lei, sentirla vicino a se durante le notti di tempesta; ma avrebbe preferito soffrire lui che veder soffrire lei.
- Domani vieni da mia Nonna?-
-S-Si- balbettò lei.
Lui si alzò stiracchiandosi.
-Torni con me?-
-N-no, resto un altro po' qui- gli occhi fissi al pavimento, non sarebbe riuscita a sostenere un contatto visivo con lui.
-Okay- sospirò lui, si levò lentamente la felpa e la posò delicatamente sulle spalle di lei, facendola sussultare.
-Farà freddo tra poco- Lei annuì stringendo il tessuto rosso e caldo.
-Ci vediamo domani- il rumore dei passi divenne man mano sempre più flebile finché non sparì completamente, lasciando solo il rumore del vento accompagnato dai singhiozzi della c/c, che aveva lasciato che le lacrime ,trattenute fino a quel momento, le righassero il viso.
Sentì delle piccole zampe solleticarle la mano.
Alzò il volto incontrandosi con le ali colorate di una piccola farfalla. Tirò su con il naso e la osservò mentre questa si muoveva sulla sua pelle fredda.
La sua mente, prima piena di pensieri si era liberata lasciando spazio solo alla piccola creatura che camminava indisturbata.
Però, come era arrivata se ne andò, librandosi in volto verso dove, poco prima, si era allontanato il ragazzo.
Y/n si mise ad osservare la stradina,
forse sarebbe dovuto tornare con lui. Infondo avrebbero comunque dovuto vedersi tutti i giorni, era meglio dimenticare subito e ricominciare da capo al più presto.
Si alzò di scatto, senza pensarci oltre, si infilò la giacca e cominciò a correre
per il piccolo sentiero erboso.
-Rin!!!Rin!!!- urlò scorgendo la figura del ragazzo in lontananza -Aspetta- ansimó, reggendosi alle ginocchia.
Lui si fermò voltandosi verso la ragazza che, inconsapevolmente, gli aveva appena spezzato il cuore.
Si asciugò velocemente le lacrime, non voleva che lei lo vedesse piangere.
-Che succede?- chiese impassibile, stringendo il manubrio della bicicletta, mentre lei lo raggiungeva.
-Torno con te- accennò un piccolo sorriso.
Lui annuì.
La strada era abbastanza lunga, e il silenzio la rendeva ancora più infinita, lui guardava gli alberi ai lati della strada mentre lei si osservava le scarpe, entrambi troppo pieni di pensieri per poter conversare.
-Come sta Nana?- chiese lei per spezzare quel silenzio che la stava soffocando.
-Bene- rispose lui osservando gli alberi mentre le lacrime gli sciendevano lente; a volte si sorprendeva anche lui di quanto facilmente riuscisse a nascondere le proprie emozioni.
-Nari?-
-Bene-
-Tua madre?-
-Bene!- urlò lui, spaventandola -stanno tutti bene!!L'unico che non sta bene sono io!!- si voltò verso di lei mostrando il viso bagnato dalle lacrime.
-Sono appena stato rifiutato dalla ragazza che mi piace. Perché si, mi piaci, cazzo!!-il suo volto era disperato e il cuore di lei minacciò di fermarsi; come aveva potuto fargli questo?
-E anche se per te non è lo stesso io non posso farci niente!! Ma è davvero da ipocriti chiedere alla persona a cui si ha appena spezzato il cuore come stanno gli altri!!- terminò.
Lei lo osservò in silenzio per alcuni secondi per poi scoppiare a piangere per l'ennesima volta in quella giornata. Si portò le mani al viso.
-Io... scusami- disse in preda ai singhiozzi.
Lui la guardò. Cosa aveva fatto?
Non voleva vederla piangere e pure era colpa sua. Non gli era mai successo di sfogarsi così prima d'ora, neanche quando Osamu si mangiava il suo pranzo senza chiedere, mai, neanche quando perdeva una partita.
L'amore gli faceva uno strano effetto.
Le si avvicinò, accucciandosi e le afferrò le mani allontanandole dal suo viso.
-Scusa- sospirò -Non so cosa mi sia preso-
-No. Hai ragione. Sono un ipocrita. Non ho pensato ai tuoi sentimenti e...-
-Fa niente- le poggiò una mano sulla guancia per asciugarle le lacrime -I miei sentimenti non sono importanti, mi importa solo che tu sia felice-
Non ci pensò oltre e poggiò le sue labbra su quelle del ragazzo, assaporandone ancora una volta il gusto che questa volta, però, era accompagnato dal salato delle lacrime.
-Io. Scusami- il cuore di lui scoppiò di gioia.
-Tranquilla- rispose dolcemente mostrandole un piccolo sorriso
-Io non posso, è per Shizue...- il moro si incupí nuovamente, era stanco di sentire quel nome.
-Io...lui...non si merita tutto questo. Anche se a volte non sembra è davvero un bravo ragazzo e-
-Va bene, tranquilla. Se tu vuoi stare con lui io non darò problemi. Mi basta poterti amare. Anche se è da lontano- sospirò sistemando il colletto della giacca di lei
-Sicuro? Io...-
-Sicuro. Anche se farà male, va bene così- sorrise, un sorriso pieno di tristezza.
-La sua felicità prima della mia.-
Continuava a ripetersi, d'altronde gli bastava che lei sapesse che lui ci sarebbe stato sempre e comunque, anche se sarebbe dovuto stare sempre al secondo posto nel cuore di lei.

Spazio autrice

Ho avuto un sacco di ripensamenti riguardo a questo capitolo, probabilmente lo riguarderò altre mille volte prima di pubblicarlo perché ancora non mi convince d tutto. 😗✌️

Quindi se lo vedrete sarà molto diverso da quello che leggo io adesso, non so perché ve lo sto dicendo, non credo vi interessi.
Anyway.
Questo capitolo, attualmente, è super smielato e pieno di drama :3
Non sono solita scrivere capitoli di questo tipo ma un po' di sano dramma non fa mai male a nessuno.

Inoltre ho appena comprato una statuina di Suna alta 15 cm perché, perché si. Suna è bello quindi la statuina è bella. punto. non ci sono altre spiegazioni.

Spero che la storia sia di vostro gradimento, diciamo che sto cercando di farla il più reale possibile. Tutte le storie che ho letto fino ad ora sono così poco realistiche, a parere mio. Voglio cercare di dare un po' di giustizia al piccolo Rin💕.

Love u <3

the summer of butterflies•Suna Rintarō x reader |Haikyuu|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora